Capitolo 5.

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Arrivati davanti alla mia camera, scopro con dispiacere che la camera di John è quella affianco alla mia. Questo significa che dovrò ascoltare certe cose nel cuore della notte.
<<John, verso le 16:00 iniziamo ad andare a visitare le case editrici?>>
<<Si, ora andiamo a mangiare qualcosa, ok?>>
<<va bene, il tempo che sistemo le valigie e vengo.>>
Inizio a tirar fuori i vestiti e li dispongo in modo tale da farli prendere aria e in modo ordinato. Anche se non si direbbe da me, visto che sono la disordinata number one!!
Prendo la mia borsa ed esco. Lo trovo appoggiato al muro, con le mani dietro la schiena. Quasi identica alla posa di un modello. Come fa ad essere legale una bellezza così simile se fa morire le persone?!
Mi rivolge un occhiolino e dice <<Allora, andiamo?>> mi porge la mano.
Mi ricompongo e afferro la sua mano. Mm, bella, dolce, vellutata. Ah, è così perfetto! Ha qualcosa di imperfetto?!
Andiamo nell'ascensore e scoprire che siamo solo noi due, questo mi mette un po in agitazione. Per fortuna sono pochi piani.
Sento tipo una scarica elettrica invadermi il corpo. Cerco di non farci caso. Ma proprio in quel momento, John mi guarda sott'occhio e mi rivolge un sorriso da 'lo so che mi vuoi ora'. Si gira, mi prende il viso e mi stampa un bacio sulle labbra. Oh. Sono morta!
<<M-ma che fai? S-sei impazzito?>> balbetto diventanti rossa come non mai.
<<Il tuo corpo voleva qualche altra cosa. Ma visto che siamo quasi arrivati, è inutile. Magari al ritorno, chissà >> mi rivolge un sorriso malizioso.
<<No. Non ci pensare nemmeno.>> sbotto irritata.
Mi sorride e mi stringe ancora di più la mano. Usciamo finalmente dall'ascendente e ci dirigiamo verso l'uscita. Ovviamente il playboy rivolge circa dieci occhiolini per ogni ragazza che incontra, tra cui quella receptionist labbrarossofuoco.
Alzo gli occhi al cielo. Una piccola parte di me è un po' irritata. Ma lui è così. Impossibile cambiarlo.
Ci dirigiamo verso un piacevole ristorante italiano. L'ambiente dentro è molto caldo e confortevole. Emana tranquillità, a parte per i camerieri che volano di qua e di là come se stessero facendo una maratona.
Ci dirigiamo verso un tavolo, al centro della sala. Ci sediamo e scegliamo cosa mangiare.
Una volta ordinato, ne approfitto per sapere un po' di più della vita di questo gran pezzo figo che sta davanti a me.
<<Perché ci provi con tutte?>>
<<Curiosa, eh? Diciamo che non sono il tipo con cui puoi avere una storia d'amore con un finale 'e vissero per sempre felici e contenti'. Non ho mai cercato questo tipo di relazione e le donne con cui vado a letto non me l'hanno mai proposto. Quindi, per il momento va bene così.>>
<<Ma non provi un senso di vuoto facendo sesso con una donna che non condivide niente con te, se non il letto?>>
A quella domanda lui si sorprese. Si passò una mano tra i capelli e aveva lo sguardo perso nel vuoto, come se stesse ragionando su ciò che ho detto.
<< In verità, spesso ci penso. Ma non posso negare neanche che a volte non sopporto il mio comportamento. Prendi la donna, portala a letto e mandala via. Mi sento meschino. Ma non ho ancora la forza di amare una persona. L'amore fa paura. A volte è imprevedibile, ti può ferire ma ti può far stare meravigliosamente bene. Aspetto di trovar una ragazza che si lasci amare da me e che mi ami. Ma per il momento, non posso stare con le mani in mano, o per non dire qualche altra cosa.>>
Non l'ho mai visto così loquace tanto quanto sincero. Mi sono sciolta ad ascoltarlo.
Sì, certo.. Tutti avremo un'anima gemella, colei che ci regala attimi felici, giorni amari, lacrime di gioia. Ci sarà sicuramente una persona capace di farti piegare ma allo stesso tempo rialzarti. Una persona che ti ama. Che ti protegge. Chissà, se la mia anima gemella riuscirà ad affrontare con me il mio passato. Perché so benissimo che quando hai conti in sospeso con qualcuno del passato, esso verrà nel tuo presente e cercherà di impedirti di vivere.
Iniziammo a mangiare e in quel momento scoprì quanta fame avevo. Oddio, è buonissimo questo spaghetto alle vongole. Certo, la cucina italiana non la batte nessuno.
<<Ehy, ritorna sul pianeta terra.>>
Scuoto la testa e gli porgo le mie scuse.
<<Come mai sull'aereo hai gridato come se fossi indemoniata e hai pianto?>>
Sbiancai. Non volevo urlare. Ora non so che dirgli. Di certo no la verità!
<<E-ehm ..io.. Ecco..>> cavolo, cosa gli dico? Abbasso gli occhi sulle mani che ho in grembo che stanno stropicciando la tovaglia.
<<Ho avuto un brutto incubo in cui sono venuti a galla vecchi ricordi dell'infanzia. Purtroppo non è stata una delle migliori.>> a quelle parole alzai gli occhi su di lui, che mi guarda in quel modo così dolce e tenero. Ma non voglio pietà. Non ho mai avuto bisogno di ciò.
Continuammo a mangiare. Quell'argomento non riapparse più nella nostra conversazione. Scoprì molte cose su di lui. Ha un'animo dolce e sensibile. Sembra che sia un piccolo bambino con un corpo da uomo. Sentire la sua risata spensierata, mi fa stare bene e mi sento sollevata e non più nervosa. Certo, sa proprio farci con le ragazze!!
Andammo via da quel ristorante e ci avviammo per le strade di Seattle. Arrivammo davanti ad una casa editrice, la Publishing Tray inc.
Il pomeriggio passò così velocemente che avevamo perso la cognizione del tempo.
Avevamo visitato tutt'e quattro case editrici. Visto che durava mezz'ora ogni incontro, siamo stati fortunati. Dopo aver cenato, verso le 21:00 ritorniamo nell'albergo.
Domani sera dobbiamo ripartire di nuovo.
<<Allora, grazie per tutto John. È stata una bellissima giornata. Anche se è stata faticosa, ne è valsa la pena. Buonanotte e sogni d'oro.>> mi alzo sulle punte e gli do un bacio sulla guancia. Lui mi afferra la nuca e poggia le sue labbra sulle mie con fare violento. Come se ne avesse bisogno. Apro la bocca così gli do libero accesso.. Insieme creiamo una dolce e tortuosa danza. Continuammo per un po'. Lui si staccò da me per riprendere fiato. Mi guarda e mi sorride. <<Buonanotte.>>
Si gira ed entra nella sua camera.
Faccio lo stesso anche io. Una volta dentro mi accascio a terra con la schiena appoggiata alla porta. Non posso crederci! Mi tocco le labbra ancora rosse e gonfie per il suo ardente bacio. Ho un sorriso da ebete e felice e contenta vado nel letto e cado in un sonno profondo sognando occhi scuri e labbra meravigliose che mi baciano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 31, 2014 ⏰

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