5. Walking the wire

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Do you feel the same when I'm away from you?
Do you know the line that I'd walk for you?
We could turn around, or we could give it up
But we'll take what comes, take what comes
Oh, the storm is raging against us now
If you're afraid of falling, then don't look down
But we took the step, and we took the leap
And we'll take what comes, take what comes

Feel the wind in your hair
Feel the rush way up here

Iris si allungò sulle punte, per osservare più lontano. La sua mano era ancora teneramente stretta in quella di Tim, che non sembrava neanche accorgersene. Continuò a trascinarlo, verso una meta indefinita.
Erano entrambi sulle tracce di una possibile voragine sul pavimento, mentre seguivano una sottile crepa.
Man mano, la crepa andò ad allargarsi, fino a diventare un vero e proprio buco. Da lì usciva un raggio di luce, sul violetto.
-forse dobbiamo scendere da lì. -disse Iris, calandosi sul buco. Cercò di guardare oltre la luce, senza risultati degni di nota.
-non resta che provare. -le rispose Tim, con lo sguardo puntato sulla sua nuca. Si trovava dall'altra parte del buco, e osservava con insistenza Iris.
-vado prima io. -esordì lei, cominciando a calare le gambe nel fosso. Fu bruscamente fermata dalla mano di Tim, che le afferrò un braccio, messo sulle punte e in pericolo di cadere.
-tu non ti muovi, vado io. -stirò le labbra in un'espressione avvilita, e ritirò le gambe. Osservò Tim calarsi poco a poco nella voragine, fino a vederlo scomparire. A sua volta, entrò e quando ne uscì, dal lato opposto, ringraziò per una volta di essere impulsiva e testarda.

* * *

Lorraine lasciò andare la mandibola verso il basso, in preda allo stupore. Provò a cercare una scusa plausibile, col solo risultato di far allargare il sorriso della ragazza.
-c-cosa? Quale tresca? -chiese in un sussurro frenetico. Cominciò a tirarsi e torturarsi le dita, sbattendo la punta del piede sul pavimento legnoso rovinato.
-vi ho visti, non fare la stupida. -ribadì June, evidenziando la nota di malizia nella sua voce melodiosa.
-non dirlo a nessuno, per favore. -le bisbigliò in modo agitato, aumentando la velocità al piede. In quel momento il suo sguardo, solitamente agguerrito, esprimeva fragilità.
-non hai risposto alla mia domanda. -gongolò la ragazzina, con una risatina divertita alla fine della frase.
-oooh! -roteò la testa, verso l'alto, con fare avvilito. Diede un ultimo colpo deciso al pavimento e sbuffó. -sì e no... Sette anni.-
-uuuuh! Questa è mafia! -sussurrò mostrando i denti bianchi in un sorriso scaltro.
Lorraine le lanciò un'occhiata furente, e in risposta, lei rise.
-non lo dico a nessuno, tranquilla. -le disse in un sorriso gentile.

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