«Oh mio dio» la professoressa White entrò nell'ufficio della preside «Oh mio dio. È successa una cosa terribile.»
«Che cosa le prende? Perché non ha bussato?» si lamentò la direttrice.
«Mi dispiace Miss Collins, sono così sconvolta che non ci ho pensato, ma la signorina Destiny ha lasciato la scuola» annunciò, toccandosi il petto con la mano più volte.Il quel momento Annie, Kriss e Amanda fecero irruzione nella stanza. «Des è fuggita. Ci ha lasciato delle lettere.» proruppe Annie.
«Se n'è andata finalmente» esultò Amanda trionfante.
«So già tutto» la preside era l'unica rimasta impassibile.In quel momento gemelli si fiondarono nello studio. «State parlando di Des, non è vero?» chiese Peter.
«Miss Collins, vorremo chiederle il permesso di uscire dalla scuola» le domandò Patrick.
«Per fare che cosa?» chiese sbigottita.
«Ma per cercare Des naturalmente, e riportarla indietro» si intromise Peter.
«Perchè mai vorreste farla tornare? È andata via di sua spontanea volontà» interferì Amanda sprezzante.
«Amanda, sta' zitta» le urlò Peter.
«Anche io voglio andare a cercarla» annunciò la professoressa White «Era affidata a me. Mi sento responsabile»
«Si, andiamo» decretò Peter.
«Ragazzi, aspettate» cercò di fermarli la direttrice.«Miss Collins, avrebbe dovuto espellere Destiny già da molto tempo. È fuggita per raggiungere Terence e ora ne risentirà il buon nome della scuola» si intromise Amanda quando i gemelli, Annie, Kriss e la professoressa White andarono nel parcheggio.
La preside si alzò dalla sedia e si voltò verso la finestra dando le spalle ad Amanda. «Le cose non stanno affatto così. Destiny mi ha lasciato una lettera dove spiega i motivi della sua fuga» ribatté calma.✩✩✩
Con il denaro che mi aveva dato Albert avevo preso un biglietto di terza classe per il piroscafo che mi avrebbe riportato negli Stati Uniti. Ero molto vicina a rivedere l'America e la casa di Pony. Mi imbarcai sulla nave e mi diressi alla mia cabina, quando sentii la stessa struggente musica che mi era così familiare.
Quella melodia che nascondeva sfumature più tristi, di solitudine e nostalgia. Trattenni il fiato. Quella era l'armonica che suonava Terence. Forse non era ancora partito. Spalancai la porta. Non era Terence, ma un bambino di circa 13 anni. Indossava una canottiera bianca, e niente. Era in mutande.«Vestiti» gli ordinai «Per favore»
«È la mia cabina e faccio quello che voglio» frignò.
«La "nostra" cabina, vorrai dire.» marcai la parola "nostra" «Posso vedere la tua armonica?» Prima che rispondesse, gliela presi di mano e la osservai. «No, non è quella di Terence» mormorai amareggiata rigirandomela tra le mani.
«Terence?» domandò meravigliato.
«Anche tu lo conosci?» domandai stupefatta.
«Certo, è stato lui a comprarmi questa armonica. A volte succedono le cose più strane» constatò.
«Dimmi quello che sai di lui, ti prego» lo scongiurai.«L'ho incontrato in una sera nebbiosa come questa. Gironzolavo per la strada affamato e infreddolito. All'improvviso mi venne addosso e mi fece cadere. Lo stavo per insultare, quando si scusò e mi chiese dove si trovava un albergo. Mi disse che sarei andato d'accordo con una ragazza che conosceva. Ha detto che sembravo suo fratello. Infine mi ha suonato l'armonica. Mi piaceva così tanto, che gli ho chiesto se poteva prestarmela, ma lui rifiutó. Si offrì di comprarmene una tutta nuova e mi insegnò a suonarla fino al giorno della sua partenza.» finí di raccontare Ted.
«Ci avrei scommesso che Terence te l'avrebbe comprata, sai?»
«Questa è anche migliore di quella che aveva, ma credo che fosse molto importante per lui quell'armonica.» raccontò «Ho visto spesso Terence suonare quell'armonica, ma ogni volta era triste. Poi è arrivato il giorno della sua partenza e allora io, l'ho suonata per lui. Solo allora ho capito cosa provava Terence. Si allontanava da una persona a cui voleva molto bene. Io ho immaginato che fosse quella ragazza che nominava sempre. Io credo che tu sia...»
Mi rattristai. Terence non doveva lasciarmi lì. Perché non mi aveva portato con lui?
«Oh, la nave sta salpando dal porto» notò.
Ci recammo sul pontile. Al molo vidi arrivare una macchina che sfrecciava a tutta velocità.
Al volante c'era Patrick. I ragazzi e la professoressa White scesero dall'auto. Erano arrivati troppo tardi, la nave stava già salpando. Li salutai con la mano, ma non riuscii a dire niente.
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WITH OR WITHOUT YOU
Romance|COMPLETA| Una sera d'inverno di fine ottocento, Destiny e Annie vengono ritrovate davanti ad un orfanotrofio. Le due bambine diventano inseparabili e vivono insieme per dodici anni, finché Annie viene adottata dalla ricca famiglia Brighton. Des si...