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Sono passati 10 minuti e ancora non ci hanno chiamati. Intanto mamma chiama papà e lo mette al corrente di tutto. Appena chiude la telefonata ci chiamano. Entro dentro, alla mia destra c'è una scrivania davanti a me un lettino con vicino un macchinario e immezzo alla stanza un medico con i capelli brizzolati che mi fa mettere sul lettino. Tolgo la maglia e inizia l'esame, intanto entra un'infermiera che si avvicina per vedere. Sullo schermo del macchinario si vede il mio cuore battere e, con alcuni tasti, si può sentire il battito e vedere le frequenze. Dopo 5 minuti buoni il dottore mi guarda e mi dice:"che sport fai?"

-"basket"

-"per caso quando corri ti affatichi subito o senti qualche fastidio?"

-"no", mia mamma inizia ad agitarsi

-"ok" si rivolge a mia madre "faccio chiamare una dottoressa per scambiarci i pareri"

-"Va bene..."

Dopo un tempo che mi è sembrato un eternità il dottore ritorna seguito dalla collega. Appena mi guarda noto che ha uno sguardo un po' confuso, dispiaciuto e consapevole. Il primo a spezzare il silenzio è il dottore che mi racconta di essere un ex calciatore e ha deciso di diventare medico perché un suo amico aveva avuto un malore in campo; mi dice che nella situazione in cui sono io mi potrebbe succedere la stessa cosa ed è sorpreso dal fatto che non ho mai avuto alcun sintomo.

-"Sei una roccia. La maggior parte della gente che è nella tua situazione, anche molto importante, non fa sport quindi mi stupisco molto del fatto che tu sia riuscita a fare sport agonistico fino a questa età senza avere mai alcun problema. Si vede che lotti molto" nella stanza è calato il silenzio; mia mamma è nervosissima, si sta distruggendo le mani, ed io non so molto bene come sto...sono un po ' confusa..non capisco perché questo dottore mi stia dicendo tutte queste cose..mi sto preoccupando. Finalmente riparla "Purtroppo devo dirti che il tuo cuore ha un problema...te lo spiego semplicemente... in una vena molto importante ti passa il 10% del sangue a causa di una membrana che occulta il corretto passaggio" mi guarda un po' triste "ed è per questo che, in quanto medico ti vieto di fare sport agonistici"

Cavoli no!

-"per quanto?" Sono le uniche parole che riesco a dire

-" Per sempre; a meno che la membrana non viene asportata mediante un'operazione"

Dai..almeno non è definitivo

Mia mamma si è imbolata a fissare un punto del pavimento. Mi sembra anche che non respira. Ogni tanto si guarda intorno, alza lo sguardo e mi fissa e poi torna al pavimento. Probabilmente lo ha preso peggio di me. Questa volta ad rompere il silenzio è la dottoressa "accomodatevi fuori appena sarà pronto il referto ve lo consegneremo e potrete andare a casa". Usciamo da quella stanza, ci danno il referto, andiamo in macchina.. durante il tragitto nessuno parla, arriviamo a casa alle 12 tra tutto mamma va in cucina e io corro in camera mia, mi butto sul letto e inizio a piangere.

-sono viva ; scusate l'assenza ma non sapevo bene come raccontare i fatti e quindi ci ho messo più del previsto. Fatemi sapere che ne pensate.-
Ringhio♡

Gli scherzi della vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora