Innocent.

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Louis è più spento del solito, il suo sguardo è totalmente vuoto.
- Louis, parla, mi fai solo preoccupare. Manchi da un mese, dici di avere tanto da raccontare ma te ne stai lì zitto a fissare il vuoto.
Mi guarda, si asciuga le lacrime, fa un lungo respiro e inizia.
---Louis's pov---
-Non so da dove iniziare, non è semplice, ma c'è una cosa che devo dirti. Ho mentito. Non sono stati i miei a mandarmi qui.
Alice mi guarda, perplessa, cerca di immaginare la verità ma la vedo confusa.
- Dal giorno dell'incidente, sono stato minacciato più volte dal padre di Harry. Diceva che se mi avesse trovato me l'avrebbe fatta pagare.
- Louis, tu sei scappato?
Annuisco, certo che sono scappato, ho avuto paura, per me, per le mie sorelle e per Harry.
- Si, ho dovuto farlo. Volevo proteggere la mia famiglia e in qualche modo Harry. Da allora nascondo il mio essere bisessuale.
- Aspetta. Non sei gay?
- No. Non al 100%. Ho sempre frequentato ragazze, più grandi, coetanee, ma poi un giorno ho visto lui, in un bar della città. È scattato subito qualcosa. Abbiamo iniziato a parlare da subito, abbiamo iniziato a frequentarci vivendoci attimo dopo attimo.
Ho raccontato tutta la mia storia ad Alice, dal primo incontro al primo bacio, dalla nostra prima volta all'ultima. Piange, commossa, spaventata da ciò che potrebbe succedermi.
- Hei, tranquilla Alice. Andrà tutto bene, ho un buon avvocato al mio fianco. È stato un incidente. Io volevo solo spaventarlo e difendere Harry, il colpo è partito per sbaglio.
- Louis, io mi sono affezionata a te. Ti voglio bene e ho paura di perderti ora che ti ho trovato.
Sorrido, in pochi mesi è l'unica a conoscere ogni lato di me.
- Ti voglio bene anche io.
---Alice's pov---
È dicembre, a scuola siamo pieni di test ed interrogazioni.
Louis ed io siamo diventati l'uno il braccio destro dell'altra. Sorride di più, parla di più, ha iniziato ad interagire con il resto della classe. A pranzo siamo sempre insieme, abbiamo anche iniziato a studiare insieme, non riesco più ad immaginare le mie giornate senza di Lui.
- Hei Louis, posso chiederti una cosa?
Mi guarda, i suoi occhi azzurri mi ammazzano ogni volta. Sorride e annuisce.
- Non mi hai detto come è stato rivederlo.
Smette di sorridere. Torna serio, ingoia il suo boccone e mi dice di avvicinarmi.
- Strano. Era il giorno del processo, in tribunale. Harry non mi guardava, se ne stava lì nel suo angolino accanto al padre. Era triste, lo so, conosco il suo sguardo. Ma ha detto di non amarmi più, di non averlo mai fatto, voleva solo provare. Mi è crollato il mondo addosso.
- Mi dispiace, come stai ora?
- Bene. Non provo più niente. È finita ormai.
Non so se credergli o meno. È tutto così strano, Lui è così strano.
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Natale.
Nevica, Louis mi ha invitata a fare un pupazzo di neve. Mi sembra di tornare bambina quando lo facevo con mio padre.
- Ti ho comprato un regalo.
Lo guardo, perché. Io non ho preso niente.
- Louis, ma io...io non ti ho preso un regalo, non pensavo facessi qualcosa tu.
Sorride, mi guarda impanicata, mi prende in giro. Ride di più.
- Cosa ridi?
- Scherzavo, non è vero. Volevo solo vedere come reagivi. Però ora che ci penso, ti regalo una cosa last minute.
Non capisco, sembra impazzito, si avvicina.
- Alice Brhams. Puoi ufficialmente chiamarmi Lou.
Ridiamo, mi abbraccia, mi sento felice.
Al sicuro.
- Finalmente, Lou. Però aspetta, sicuro che..?
- Si, sono sicuro. Non mi fa più niente.
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Anno nuovo vita nuova? Speriamo sia così per Lou. Ne ha passate tantissime nelle ultime due settimane, il secondo processo, quello definitivo, è durato tre giorni. Fortunatamente è stato dichiarato innocente, la pistola era tenuta illegalmente, quindi adesso i problemi sono tutti del signor Styles. Di Harry non abbiamo più notizie, al processo non c'era nemmeno e Lou, finalmente, ha iniziato a vivere.
- Bentornati, ragazzi, il diploma è sempre più vicino.
La signorina Tonks sempre più decisa e pacata per questo.
- Signorina, nessun ballo in vista quest'anno? Non vedo l'ora di vedere la nuova coppietta incoronata come re e reginetta.
Ride James voltandosi verso me e Lou.
- James. Stai zitto! O vuoi un altro pugno?
Lou si alza, cerco di fermarlo ma riesce a farlo da solo.
- Tomlinson, perché non reagisci più? Paura di finire dentro o morto come quella bestia del tuo amico frocio?
Fermi tutti. COSA?
Lo fermo, lo porto via. Trema, è nervoso. Cosa sa James? Cosa voleva dire con "morto"...?
Faccio calmare Louis, torno in classe decisa ad affrontare James.
- Adesso basta! Che problemi hai? Cosa ti ha fatto Louis? Perché devi essere così stronzo.
- Alice, torna al tuo posto!
- No, signorina. Non accetto un tale comportamento. Louis è innocente.
Mi giro verso James.
- E tu cosa sai di Harry?
- Tranquilla piccola, non ho ucciso io il fidanzatino del tuo amore non corrisposto. È ancora vivo, corri da lui a dirglielo. Avvisalo che io appoggio il signor Styles, se li vedo finisco io il suo lavoro.
Mi viene da vomitare. Corro da Lou, gli dico tutto, poi cado...non ricordo niente.

𝒯𝒽ℯ𝓎 𝒹ℴ𝓃'𝓉 𝓀𝓃ℴ𝓌 𝒶𝒷ℴ𝓊𝓉 𝓊𝓈.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora