Danger.

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Ho un nodo alla gola, Lou sorride, io voglio sotterrarmi.
- Cosa hai capito?
Mi guarda sorridendo, mi perdo.
- Alice, calmati, è una cosa bella provare dei sentimenti.
- Lou, io non so di cosa stai parlando.
Si che lo so, fingere non porterà a niente di positivo. Lo fermo prima che lui possa rispondere.
- No, okay, so cosa vuoi dire, ma non sei costretto a ricambiare, a me va bene anche esserti amica.
Amica? Mi sono giocata l'occasione di avere Lou tutto per me. Complimenti, cretina.
- E se io non volessi averti come amica?
Boom. No, aspetta, cosa intende?
- In che senso, Lou?!
- Aspetta, non fraintendere, intendevo... E se a me non bastasse?
Fermi tutti, fermi tutti. Ho il cuore a mille, gli ormoni stanno dando di matto, non riesco a controllare le mie emozioni, aiuto. Sorrido.
- Lou... Parla.
- Alice, io non so come sia potuto succedere, ma sin dal primo momento io non riuscivo a fare a meno di te. So di averti fatto impazzire inizialmente. Avevo mille casini per la testa, il processo, l'ansia, la paura che non ti avrei più rivista, Harry, i miei.
- E adesso Lou?
- Adesso sono sicuro che voglio andare avanti, con te. Se tu vuoi, ovviamente.
Se voglio? Mi ha chiesto davvero se voglio?
- Lou, lasciami capire. Hai fatto lo stronzo bipolare solo perché cercavi di capire cosa provi per me?
- No, cioè tecnicamente si, ma non è per questo che ti evitavo. Lo facevo perché volevo liberarmi da tutti i miei casini, in modo da non coinvolgere anche te.
Effettivamente è un pensiero molto carino, lo apprezzo molto.
- Lou, posso abbracciarti?
- Chiedi pure?
Mi tira a sé, mi stringe fortissimo, sento un mix di emozioni, sono felice per la prima volta dopo tanto tempo.
- Ali, posso baciarti?
- Chiedi pure?
Ridiamo, mi accarezza il viso e poi ecco qua, il bacio.
Un bacio di pochi minuti ma che sembra durare un'eternità. Il mondo intorno a noi è fermo, sento solo il suo cuore battere con il mio. Ed è tutto ciò che mi basta.
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I giorni volano, io e Lou siamo sempre più uniti, più complici, lo vedo felice, sento che questa storia può portare solo felicità nelle nostre vite. I suoi genitori hanno dimezzato le visite. Lui è finalmente libero e ci godiamo la libertà attimo dopo attimo.
Studiamo insieme per il diploma, pranziamo insieme, ceniamo insieme e passiamo intere giornate l'uno al fianco dell'altro.
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- Buongiorno dolcezza.
- Buongiorno occhi blu.
La prima notte insieme, dopo quasi un mese, la più bella della mia vita.
- Vuoi fare qualcosa in particolare oggi?
- Oggi tornano i miei Lou.
- Giusto, va bene, allora vado a casa. Chiamami se cambi idea.
Si veste, di fretta, mi da un bacio dolce, prima sulla fronte e poi sulle labbra.
- Ti amo.
Oookay, il primo ti amo, sono impanicata, non pensavo lo dicesse lui per primo. Che faccio? Che dico?
Sorrido, gli accarezzo il viso.
- Anche io, Lou.
Vado a prepararmi per l'arrivo dei miei, sento delle urla, corro ad affacciarmi, provengono dalla casa di Lou.
Esco e la scena che vedo è da brividi.
Il nonno di Lou è stesso a terra, chiamo il 911, perde sangue.
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Siamo in ospedale, il nonno di Lou è stato aggredito da un uomo, aveva il volto coperto, nessuno l'ha visto.
- Dottore, ci può dire qualcosa?
- Si, seguitemi in ufficio.
Fortunatamente è tutto okay, il signor Tomlinson si riprenderà presto.
Torno a casa, Lou mi ha chiesto di andare a tranquillizzare la nonna.
- Signora, posso?
- Si, cara entra pure.
- Suo marito sta bene, è fuori pericolo.
Sospira, la sua pelle riprende colore piano piano, si siede rilassata.
- Sa chi era quell'uomo?
- Oh, tesoro ma non era un uomo. Era un ragazzino, credo sia della vostra età.
La mia mente pensa ad un solo nome, James.
- Cosa voleva da suo marito?
- Ha detto qualcosa tipo "Louis la pagherai", è successo qualcosa a scuola?
No, di recente no, sta andando tutto bene ultimamente.
- No, signora. Lou è ben voluto da tutti.
O quasi, penso tra me e me.
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James oggi è assente ed io non posso fare a meno di collegare tutto.
- Lou, devo parlarti.
Gli racconto tutto, della conversazione con sua nonna e delle mie sensazioni.
- Tranquilla piccola, vedrai che è solo una coincidenza. Nel caso dovesse esserci lui di mezzo agiremo di conseguenza.
Come fa ad essere così tranquillo. Fuori scuola parlano tutti di James.
Mi avvicino a delle compagne di classe, tra cui Rachel.
- Hei, Rachel, ma cosa succede?
- Ho sentito dire che hanno espulso James, si è messo nei casini.
- Dimmi la verità, c'entra Lou?
Rachel sta zitta, pare abbia paura di rispondere.
- Alice, ascolta, Lou è in pericolo. Conosci James meglio di tutte noi, vuole fargliela pagare per averlo fatto espellere dalla scuola.
- Ma Lou non ha fatto espellere nessuno.
- Noi questo lo sappiamo, ma James ormai ha deciso.
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A casa ne parlo con Lou, ma questa volta non ha più paura, si sente forte.
- Tranquilla ti ho detto, adesso preparati che andiamo al centro commerciale.
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Camminiamo, siamo mano nella mano, tutto tranquillo, fino a quando si sente uno sparo, Lou cade. Mi giro, James è lì, armato.

𝒯𝒽ℯ𝓎 𝒹ℴ𝓃'𝓉 𝓀𝓃ℴ𝓌 𝒶𝒷ℴ𝓊𝓉 𝓊𝓈.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora