𝗌𝖾𝗏𝖾𝗇𝗍𝖾𝖾𝗇

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il giorno dopo mi sveglio a causa di soffici baci sul mio viso.

apro leggermente gli occhi e vedo payton con i capelli scompigliati mentre mi osserva.

io «sei inquietante»

payton «tu sei bellissima invece»

io «grazie» dico arrossendo.

payton «ti va di andare al mare con i ragazzi e le ragazze così ci conosciamo meglio?»

io «certo, passiamo verso l'ufficio di anna così la saluto e poi andiamo a prepararci»

usciamo, come al solito busso.

anna «avanti»

io «hey, sono passata per salutarti»

anna «oh certo, vedo che sei in compagnia»

io «già»

mi sorride però non è uno dei soliti, ma come dire triste.

io «va tutto bene?»

anna «certo»

io «avanti ti conosco troppo bene, so che stai mentendo»

anna «ecco, hai presente che ti ho detto, che per costruire questo club ho chiesto dei soldi in prestito da persone?»

io «si?»

anna «mi hanno chiesto di restituirli, il punto è che le spogliarelliste non guadagnano molto, tutte tranne te, quindi ho pensato che l'unico modo per avere tutti i soldi in una volta era di venderti» dice con flebile voce.

io «tu hai fatto cosa?!»

anna «ti ho messa sul sito a diecimila dollari il primo che ti comprerà, andrai con lui»

io «come hai potuto?!»

anna «mi dispiace»

io «non me ne faccio nulla delle tue scuse, mi sono fidata ciecamente di te, sei diventata quasi come una madre che non ho mai avuto!» cadendo in ginocchio mentre da dietro payton mi abbraccia per consolarmi.

payton «hai già avuto delle offerte?»

anna «no, ho messo l'annuncio cinque minuti fa»

payton «la compro io»

io «cosa?»

payton «non permetterò che un ragazzo qualsiasi ti compri solo per i propri bisogni, magari potrebbe farti del male quindi lo farò io»

io «ma sono troppi soldi»

payton «tranquilla»

anna «levo l'annuncio dal sito, i soldi gli voglio in contanti»

payton «torno tra un'ora con tutto»

payton «vieni» dice prendendomi in braccio mentre io continuavo a piangere sulla sua spalla.

io «perché a me?»

io «mi f-fidavo di lei»

payton «sh sh piccola mia»

io «perché t-tutti fanno f-finta di tenere a me, per poi dimostrarmi il contrario»

payton «io ti amo, non sto fingendo e mai lo farò okey?»

payton «guardami negli occhi»

alzo la testa e lo fisso, nel frattempo eravamo arrivati fuori, vicino alla sua auto.

payton «sorridi che sei bellissima»

accenno un sorriso debole.

payton «andiamo a casa tua, parli un po' con le ragazze e poi vengo a prenderti così andiamo da me e ci rilassiamo okey?»

𝗇𝗂𝗀𝗁𝗍 𝖼𝗅𝗎𝖻 - 𝗉𝖺𝗒𝗍𝗈𝗇 𝗆𝗈𝗈𝗋𝗆𝖾𝗂𝖾𝗋Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora