10 Aprile 1912, Molo di Southampton, Regno Unito.Era un normalissimo giorno di Aprile. Al molo di Southampton una folla di persone si era radunata di fronte a quell'immensa nave soprannominata 'L'Inaffondabile'.
L'accesso a quell'immensa struttura non era una cosa da tutti, riuscire a trovare uno di quei costosi biglietti poteva essere considerata una immensa fortuna.
C'era chi stava facendo la fila per i controlli sanitari, chi salutava i propri cari sventolando il cappello in direzione della nave, o chi, come Midoriya Izuku e il suo amico Bakugou Katsuki stava scommettendo il tutto per tutto in una semplice sfida con degli svedesi.
Erano in quel semplice bar colmo di anziani che scolavano birre in attesa che la nave salpasse.
Agli occhi delle altre persone lì intorno era una semplice partita a carte con in balio dei soldi e varie bigiotterie, che per persone di terza classe come loro erano letteralmente solo fortune che non avrebbero mai toccato.
In effetti loro erano due semplici americani che stavano scommettendo il tutto per tutto con degli sconosciuti che nemmeno parlavano la loro lingua.
Quando il povero Bakugou si ritrovò con delle carte non molto fortunate in mano, lanciò un'occhiataccia al suo amico di infanzia che lo aveva costretto a scommettere con lui.
"Non preoccuparti." gli disse il verde, dopo
qualche occhiata di troppo."Se non hai niente, non hai niente da perdere" disse portandosi alla bocca la sigaretta fumante, tenuta fra il medio e il pollice della mano con cui non stava tenendo le carte.
Quando però, oltre ai pochi spiccioli e quegli orologi da quattro soldi, vennero messi in balio due biglietti per quell'immensa nave di fronte a loro, si ritrovarono con il cuore in gola e la voglia di vincere nel sangue.
Dopo qualche turno e qualche sorso di birra, Midoriya Izuku si ritrovò a scusarsi con il biondo.
"Oh...Mi dispiace, Bakugou." sospirò il verde, fumando.
"Ma come ti dispiace? Abbiamo scommesso tutto, vai al Diavolo!" rispose il biondino, lasciandosi scappare un cazzotto sul tavolo, che fece scricchiolare il legno.
"Mi dispiace perché non rivedrai tua madre per un po'...Perché noi ce ne andiamo in America!" disse Izuku, facendo vedere le carte fortunate che gli permisero di vincere contro gli svedesi.
Si alzarono in piedi trionfanti quando vennero interrotti dall'anziano barista che indicava l'orologio.
"No giovani, il Titanic va in America. Fra cinque minuti!" disse, mentre asciugava un bicchiere.
Così i due giovani americani si ritrovarono a colmare frettolosamente le loro sacche dei premi vinti in quella fortunata scommessa, mentre uno del gruppo degli svedesi stava menando un suo compagno gridando solo Dio sa cosa.
E così ebbe inizio la corsa contro il tempo per salire sul famoso Titanic. I due poveri ragazzi si ritrovarono a correre disperatamente verso il ponticello che univa il porto all'entrata della nave.
"Siamo i figli di puttana più fortunati del mondo!" disse Midoriya tentando di schivare le carrozze e le molteplici persone, o almeno di non colpire nessuno con la sacca che teneva sulle spalle.
Arrivati al ponticello si ritrovarono un signore in uniforme che sbarró l'entrata ai due ragazzi.
"Avete fatto il controllo sanitario?" chiese guardando il verde.
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Disaster Nights // TodoDeku & KiriBaku ONE SHOT
FanfictionE se Todoroki Shouto e Midoriya Izuku si ritrovassero protagonisti di eventi tragici? Riuscirebbero a trovare l'amore nella sofferenza? Raccolta di One Shot boyxboy (TodoDeku & Kiribaku) Se non ti piace la ship o l'argomento in questione ti sconsi...