19. She

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Il professore lo fece accomodare e, non appena dentro, Draco aguzzò la vista sul pacchetto sopra ad uno dei tavoli.
"Oh Draco, cosa ti porta qua?"
"Oh ecco volevo chiederle.. non so' se ricorda quel fagiolo che aveva dato alla classe da piantare per far crescere la pianta Lunaria.. beh ero stato assente e volevo provare anche io a realizzarne una..."
"Oh ma si, certo, vado a prendere il fagiolo e ti spiego in un attimo" disse il professore con molta allegria mentre si allontanava per cercare il fagiolo. Draco sbirciò la stanza per assicurarsi di non essere visto, poi si avvicinò al tavolo e con un'incantesimo aprì la bottiglia, tirò fuori dalla tasca interna della divisa scolastica una fialetta e la versò dentro. Le mani di Draco tremavano. E se il professore lo avesse scoperto? Mentre pensava a che scuse inventarsi, non si accorse che la fiala stava facendo lentamente scivolare fuori un po' di liquido che li faceva strada lungo il vetro della bottiglia ma quando Draco se ne accorse, la goccia aveva già macchiato l'etichetta che a grandi toni recitava la scritta di "vino alla ciliegia". Con un dito cercò di raccogliere la scia della goccia, richiuse subito la bottiglia e tornò ad aspettare il professore.
"Oh eccolo!" disse Lumacorno da dietro un armadio, mentre Draco fece un improvviso subbuglio in preda all'agitazione.
"Ecco, questo è il fagiolo della pianta Lunaria,  mi raccomando, devi tenerla al chiuso e darle da bere, poi la sera mettila davanti alla finestra in modo che possa crescere grazie alla luce della Luna. Quando inizierà a germogliare portala subito qua" spiegò il professore. Draco annuì. Non era interessato a quella pianta. Prese il fagiolo e tornò in stanza. Per poco non lo buttò nel primo cestino che gli passò davanti. Ora doveva solo sperare che Silente ci andasse giù pesante di vino e, oltre ad ubriacarsi, che si avvelenasse.
Il giorno dopo non era ancora arrivata nessuna notizia di Silente. Nemmeno quello dopo.
Però con la scusa del fagiolo da piantare, Draco passava la sera passava il tempo a prendersene cura. Finchè non si accorse di star diventando un casalingo. Aveva perfino iniziato a mettere in ordine la camera. Non andava bene. Gli parve di essersi chiuso a se stesso sempre di più. Ma in realtà era Pansy che, dall'altra parte della camera, glielo faceva pesare. La mattina aveva sempre gli occhi lucidi e rossi, ma soprattutto gonfi. Ma cosa ne poteva lui? Più rimuginava, più i giorni passavano. E quel sabato, quel meraviglioso casino di sabato, arrivò.
Draco si alzò dal letto baldanzoso come non mai. Aveva perfino iniziato a ballare e cantare durante il tragitto verso il bagno; spazzolò i denti con energia, sistemò i capelli, mise la divisa scolastica (sempre ballando) e prese la cartella per uscire e andare a lezione. Giá. Anche se quella sera ci sarebbe stato il ballo del Ceppo con la misteriosa "A", le lezioni non si fermavano. Le prime due ore aveva la McGranitt. Arianna stava due banchi davanti a lui, seduta di fianco a Blaise che ridavacchiavano mentre provavano nuove trasfigurazioni. Draco spostò lentamente la testa per scoprire con chi se la sarebbe spassata quel giorno a prendere in giro gli incantesimi. Guardò la sedia. Vuota. Mancava un compagno. O meglio, una compagnA. Chi? Pansy. Per le due ore di trasfigurazioni lei non arrivò, e Draco fissava costantemente Blaise e Arianna, più lei che lui. Arianna. Aveva una bellissima risata, così sofficce, i suoi occhi erano tipo stupendi quando sorrideva, le guance rosse quando si imbarazzava. Perfino i denti erano perfetti. Lei era..era semplicemente lei. Bellissima.

spazio autoree🍵💐🐠
allora scusate per la lunga assenza, ho cazzeggiato per tutta l'estate percui ora mi ritrovo a dover finire questa fanfiction altrimenti mi mangiate e finire i compiti altrimenti mi ammazzano, so io proverò a stare dietro a tutte e due le cose ma non vi assicuro che sarò super attiva. ee niente ahah tutto qua.

oops, i love u tooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora