Punto di rottura.

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PUNTO DI ROTTURA

Prompt: "Cosa dicono? «Non so cosa fare.»" ~ "Dove? In un luogo nascosto" ~ "Extra: Il caretaker provvederà all'igiene personale del sick" ~ "Cosa c'è? Uno stronzo".

IN UN MOMENTO IMPRECISATO, DURANTE LA PRIMA GUERRA MAGICA.

Era stato terrificante, per Lily, veder James piombare in casa alle prime luci dell'alba. Come ad ogni notte di luna piena lui, Felpato e Codaliscia accompagnavano Lunastorta durante la sua trasformazione e generalmente si fermavano alla Stamberga Strillante un paio d'ore dopo le luci dell'alba, a controllare le condizioni di Remus e rilassarsi un po' insieme, a chiacchierare sottovoce e fumare sigarette come ai vecchi tempi ad Hogwarts.
Ma quella mattina le condizioni di Remus erano leggermente più preoccupanti del solito e avevano deciso di tornare prima, se non fosse che lungo la strada di ritorno erano stati attaccati, mentre aiutavano Sirius a trasportare Remus a casa. Un gruppo di Mangiamorte aveva tenuto loro un agguato e il primo ad essere stato colpito fu proprio Lupin, incapace di difendersi. Sirius e James erano immediatamente balzati in sua difesa, ma sotto allo stupore di tutti qualcosa di inaspettato li aveva investiti con la forza di un carro armato: Peter era scappato.
Dopo esser riusciti a scappare anche loro dall'attacco dei Mangiamorte, non potendo mettere a rischio la vita di Remus rimanendo a combattere, erano riusciti a contattare Silente, che li aveva immediatamente trasferiti in un luogo più sicuro, in un piccolo edificio protetto da Incanto Fidelius.
Prima, però, James si era immediatamente materializzato a casa sua, per portare Lily con sé.
Ora i cinque giovani si trovavano all'interno della piccola stanza che li doveva ospitare per qualche giorno: Remus dormiva profondamente, sotto strati di coperte in uno dei letti a castello si riprendeva da quella notte infernale. Sirius rimaneva al suo fianco, senza mai allontanarsi neanche un istante, non parlando neanche a James che aveva passato tutto il tempo a borbottare qualcosa.
«Ho la sensazione che qui dentro ci sia uno stronzo. E stavolta non è Sirius che decide di trasformarsi in Felpato per poter cagare in giardino.» disse, in maniera quasi passiva aggressiva, riferendosi a Peter, che si era accucciato in un angolo del suo letto.
«James, basta.» Lily lo riprese, ma lui non vedendoci più dalla rabbia la ignorò totalmente, avvicinandosi all'amico leggermente intimorito dal suo sguardo.
Sirius si era trattenuto per tutto il tempo, ma finché doveva badare a Remus non gli importava di Peter e della sua fuga. Non poteva pensare a quello adesso, per quanto desiderasse davvero con tutto se stesso spaccargli la faccia.
«Scusa Pete, perché non racconti a Lily come sei scappato come un coniglio quando i Mangiamorte ci hanno attaccati?» continuò a domandare James con una tranquillità che era terrificante.
Sirius per la prima volta in vita sua cercava di non ascoltarlo, perché quei discorsi stavano alimentando la rabbia che covava dentro e se avesse perso le staffe lo avrebbe sul serio picchiato a sangue. E in quel momento aveva decisamente altro a cui pensare.
«E-Ero andato ad evocare un Patronus.» balbettò Peter, con la voce che tremava «Per avvertire Silente.»
«Sì, certo.» rise James, avvicinandosi pericolosamente all'amico, non lasciandogli via di fuga «Perché non acclamiamo l'eroe? Grazie Peter Minus per averci salvati, sul serio, grazie di cuore.»
«Non sono scappato, James, ero andato-»
Ma James non fu più capace di trattenersi, prese Peter dal colletto della maglia e lo bloccò contro al muro violentemente: «Che cazzo di Gridondoro sei?» gli domandò minaccioso a pochi centimetri dal volto, mentre Peter tremava e Lily correva in suo soccorso, allontantando James da lui.
«Basta, James, adesso non mi sembra proprio il caso di far questa scenetta.» lo rimproverò nuovamente Lily, ma lui la ignorò di nuovo, puntando il suo sguardo su Sirius, sperando che almeno lui lo appoggiasse.
«Mi raccomando, Sirius.» stavolta si rivolse al suo migliore amico, a voce alta e ironicamente «Sta' lì fermo e zitto a guardare Moony che dorme, che se non ci fossimo stati io e te sarebbe già all'altro mondo.»
James sapeva perfettamente quello che stava facendo, era consapevole di star provocando Sirius affinché si schierasse con lui per far capire a Peter il madornale errore che aveva commesso. Far leva sulla condizione di Remus avrebbe sicuramente spronato il suo migliore amico a reagire.
E senza troppa sorpresa ci riuscì alla grande: se ne accorse non appena, con una terrificante calma, Sirius s'alzò dal letto e si diresse verso Peter, non pensandoci due volte a tirargli un forte pugno sul volto; lo fece d'improvviso e senza dire una parola, senza che nessuno potesse sospettare che avrebbe fatto proprio quel gesto.
Ma Lily e Peter rimasero stupiti: il ragazzo si teneva il volto con una mano, guardando l'amico terrorizzato. Mai, mai e poi mai Sirius aveva anche solo osato fare una cosa simile a uno dei suoi amici. Era letteralmente cresciuto a pane e violenza a Grimmauld Place e faceva di tutto pur di distaccarsi da quel dannato stile di vita che i suoi genitori gli avevano inculcato fin da bambino.
Gli occhi grigi erano vitrei, impassibili, minacciosi, avevano scrutato Peter solo per un istante e poi erano tornati a concentrarsi su Remus addormentato: «Se gli fosse accaduto qualcosa a causa tua ti saresti potuto considerare morto.»
Non ebbe bisogno di aggiungere altro per farsi rispondere da Peter con un semplice cenno di capo che gli dimostrò di aver capito. James sorrise amaramente e Lily era la personificazione dell'amarezza.
Non aveva mai visto i Malandrini litigare in maniera così seria e temeva che quel giorno qualcosa di sarebbe potuto rompere in quel meraviglioso gruppo di amici storici.
Sirius lasciò una singola carezza sulla guancia di Remus e poi si stese al suo fianco, stringendolo cautamente tra le braccia e provando a dormire dopo la notte insonne.
Forse, sperava di svegliarsi e scoprire che nulla di tutto quello fosse mai accaduto.

Ma Sirius si destò stretto in quel piccolo letto a castello e comprese che tutte le cose orribili accadute in quella notte non erano state solo un sogno; notò con piacere che Remus al suo fianco era sveglio e lo guardava con i suoi piccoli occhi stanchi. Perché Remus Lupin si prendeva cura di Sirius Black anche dopo le notti di luna piena, in cui era lui a non aver neanche la forza di respirare.
«Hey, son felice di vederti sveglio.» un inusuale tenero sorriso apparve sul volto di Sirius, un sorriso che riservava solo a Remus prima di sporgersi a baciare con dolcezza le sue labbra. «Come stai?»
«Come se fossi stato investito da un trattore.» rise Remus, ironizzando la sua attuale situazione e strappando una risata anche a Sirius.
«Che cazzo è un trattore, Moony?»
«Poi te lo spiego...» gli sussurrò il ragazzo, per poi cambiare totalmente argomento: «Sir, vorrei farmi un bagno.»
«D'accordo.» gli rispose «Abbiamo un piccolo bagnetto che non è niente male per questa prigione dove il Vecchio ci ha rinchiuso.»
«Dai, smettila, sarà solo per qualche giorno, per accertarci che i Mangiamorte non abbiano scoperto dove viviamo e ci piombino in casa.» gli spiegò Remus, anche se aveva già sentito quell'inutile discorso dal professor Silente almeno un paio di volte.
Con premura Sirius s'alzò dal letto e aiutò anche Remus a fare la stessa cosa, cercando di condurlo verso il piccolo bagno. In quell'istante notò che James e Lily erano teneramente addormentati nel letto di fianco al loro, abbracciati stretti, con i capelli rossi della ragazza sparsi sul cuscino e gli occhiali di James poggiati sul pavimento.
Anche Remus li notò. E si accorsero anche che Peter non era in camera.
«Sarebbe il momento perfetto per spalmare un po' di dentifricio sulle loro facce.» scherzò Remus, mentre veniva tirato su in piedi con l'aiuto del compagno.
«Ci penseremo dopo, ora vieni a lavarti così ti cambio anche le fasciature.»
E sorreggendolo ad ogni passo lo condusse nel bagno, riempì la vasca con dell'acqua calda e delicatamente iniziò a spogliare Remus, con movimenti lenti per non fargli sentire troppo il dolore delle ferite fresche. Le fasciature con cui lo avevano medicato inizialmente i Malandrini erano sporche di sangue e Sirius si dimostrò notevolmente restio nel togliergliele, temendo davvero di fargli troppo male. Così Remus alzò un braccio e gli accarezzò piano il volto in un gesto di incoraggiamento: «Vai, toglile.» gli sussurrò semplicemente.
E tra i gesti lenti e premurosi di Sirius e qualche smorfia di dolore di Remus, il giovane Lupin fu finalmente nudo, immerso nella vasca. Pian piano il dolore delle ferite sembrava placarsi per lasciar spazio solo ad una docile sensazione di rilassamento.
Per prima cosa Sirius iniziò a lavargli i capelli, scorreva le mani tra quelle ciocche lisce, insapondandole bene per togliere ogni residuo di sporco e il compagno parve quasi addormentarsi di nuovo, coccolato da quel dolce movimento.
Il bagno la mattina dopo la luna piena era un loro rituale, li faceva stare meglio entrambi e, nonostante quella situazione decisamente scomoda, avevano deciso di non privarsene.
Dopo che Sirius ebbe finito gli lasciò un bacio sui capelli bagnati e si premurò di prendere una spugna e iniziar a lavare il corpo di Remus, facendo particolarmente attenzione alle ferite e pulendole meticolosamente, cercando di far meno male possibile al suo ragazzo tanto amato.
«Odio non aver la forza neanche per lavarmi da solo.» borbottò Remus «Odio che tu ti senta costretto a fare questo...»
«Rem, per carità, smettila.» lo riprese, scuotendo la testa per sottolineare per l'ennesima volta che le sue erano solo pure paranoie.
«Scusa, Sir... È che non so cosa fare...»
«Non devi fare niente. Hai passato la luna piena e sei stato colpito da due schiantesimi nel giro di poche ore, devi solo riposare e riprenderti.» gli spiegò serio, continuando a lavare il suo corpo. Remus semplicemente annuì in silenzio.
Dopo che ebbe finito e il giovane Lupin uscì dalla vasca, Sirius lo avvolse in un accappatoio e lo fece sedere, gli alzò il volto per potergli baciare nuovamente le labbra, incantando i loro occhi in un legame eterno.
Si susseguirono delicate carezze sul suo volto, sulle cicatrici che Remus tanto odiava, sul suo leggero accenno di barba... Sirius lo contemplava, chiedendosi anche quella volta cosa avesse fatto di così bello nel mondo per meritarsi l'amore di quell'uomo.
«Vado a prenderti le bende pulite.» disse semplicemente, sussurrando appena e lasciandogli un ultimo cenno di affetto sulla guancia.
E mentre frugava in uno dei borsoni che James aveva portato alla ricerca di bende e pomate curative, Sirius ebbe quell'atroce sensazione che qualcosa all'interno dei Malandrini si fosse definitivamente spezzato.
Sorrise amaramente e si girò a guardare Remus, terribilmente bello nella sua stanchezza. Volle credere che lo avrebbe avuto al suo fianco per tutta la vita.
Non sapeva quanto tempo ancora gli fosse concesso assieme a quella meravigliosa creatura, perciò in quell'istante Sirius Black giurò di non sprecarne mai più neanche un secondo.


Note d'Autrice:Questa storia è stata scritta per la 7eMezzoChallenge sul Gruppo "Hurt/Comfort Italia Fanfiction e Fanart", la challenge è ancora in corso!Diciamo che questa One Shot è stata una piccola impresa, specialmente per dover accomunare più cose insieme e per la mia solita mancanza di tempo per scrivere hahahahaha l'ho scritta molto velocemente (in due ore help) e non so bene cosa ne sia uscito fuori, ma ho cercato di renderla il più scorrevole possibile.Sappiate che scrivere dei primi cenni di rottura dei Malandrini ha fatto davvero male, quindi conto di riprendermi con una Burrobirra fresca e un paio di Cioccorane!Vi ringrazio per aver letto questa piccola confusione (specie la parte iniziale help), spero vi sia piaciuta e che sia meno strana di come mi appare.A presto!Merasavia Anderson.

Marauders Days.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora