Prologo

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Il fischio del capotreno avvisò Bianca che il convoglio sarebbe partito di lì a pochi minuti.

Era finita l'estate, erano finite le vacanze pensò, mentre saliva i tre scalini per prendere posto sulla carrozza numero sei.

Il viaggio sarebbe stato lungo, sarebbero trascorse circa otto ore prima di arrivare a Milano.

A Polignano aveva trascorso delle giornate meravigliose. Aveva rivisto gli amici di sempre, aveva passeggiato tra le stradine del suo paese, ritrovando i suoi profumi, quell'odore acre del mare.

Si era abbandonata a lunghi bagni nelle insenature della sua infanzia, che conosceva così bene e delle quali sentiva terribilmente la mancanza.

Ora era giunto il momento per lei di ritornare ai suoi doveri, nella città che la stava ospitando da qualche anno, da quando l'aveva scelta per i suoi studi.

Era certa, Polignano le sarebbe mancata infinitamente, insieme a tutto quello che significava per lei quella città, ma soprattutto le sarebbe mancata tantissimo la sua cara amica.

Ada era la sua amica di sempre, ed era con lei che Bianca aveva trascorso la maggior parte dei pomeriggi estivi. Sotto il sole rovente, le due amiche avevano chiacchierato a lungo dei tanti pettegolezzi del paese, che per Ada erano sempre notizie certe, mentre Bianca aveva solo riso di gusto e alla fine avevano concluso le loro serate abbuffandosi di gelato.

Ada era una tipica ragazza polignanese, mora, prosperosa, abbronzata tutto l'anno, perché poteva godere dei raggi del sole caldo della Puglia. Subito dopo il liceo, aveva deciso con il suo ragazzo dell'epoca di aprire un piccolo negozio di prodotti tipici pugliesi.

Negli ultimi anni il negozio, considerata anche la mole di turisti che popolavano Polignano in tutti i periodi dell'anno, era cresciuto a dismisura, e si era rivelato un ottimo investimento, tanto che i due fidanzati avevano deciso di associargli un magazzino per la vendita online.

Ada ed Enrico erano una coppia storica e Ada sfogava la sua voglia di pettegolezzo sugli abitanti del suo Paese.

Bianca adorava il modo entusiasmante con il quale Ada raccontava di nuove coppie, che a suo dire avrebbero avuto più o meno lunga durata.

Solo una volta l'amica non era stata felice dei suoi pettegolezzi, quando le aveva riferito che giravano voci su suo padre Nicola e una certa Katia.

Nicola e Maria Cristina, i genitori di Bianca erano separati da ormai due anni, dopo che per l'ennesima volta Nicola aveva tradito sua moglie.

Con quell'ultimo episodio però aveva superato il limite. Si era accompagnato ad una gentil signora, che per lui era una nuova conoscenza, ma per la moglie si trattava di un nuovo membro del circolo del burraco, del quale Maria Cristina era presidentessa.

La donna aveva sempre perdonato le scappatelle del marito, si erano sempre dimostrate vuote e senza importanza, ma diventare lo zimbello della sua associazione e di tutto il paese proprio non ci stava. A quel punto si erano separati, o meglio Maria Cristina aveva dato una settimana a suo marito per andarsene. Nicola, dal canto suo non aveva perso tempo, aveva preso in affitto un appartamento in centro a Polignano, dopo pochi mesi aveva comprato un attico con affaccio sul mare. Per lui Nicola Carriso, il miglior architetto della zona non era stato certo difficile. Da quel momento i rapporti tra i due ex coniugi erano ridotti all'essenziale.

Avevano due figli, ma Antonio aveva ventotto anni e lavorava nello studio con il padre, se pur vivesse a casa con la mamma e Bianca a quell'epoca già studiava Giurisprudenza alla Bocconi a Milano. Grandi cose per parlare o incontrarsi non c'erano.

Il divorzio dei genitori, aveva reso i rapporti tra Bianca e il padre ancora più aspri. Sin da piccola contrariamente a come erano di norma i rapporti tra padre e figlia femmina, si era sempre sentita più affine alla mamma, il padre era sempre fuori a seguire cantieri o a fare progetti nello studio.

Bianca [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora