Capitolo 6

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Capitolo 6

"Ancora 17 minuti e avrai finito", questo è quello che continuo a ripetere a me stessa mentre riordino i bicchieri delle bibite sugli scaffali, una volta finito mi volto nuovamente verso l'entrata, aspettando che qualche nuovo cliente si faccia vivo, ma l'unica cosa che vedo sono macchine ferme al semaforo poco più avanti, e dopo un po' anche quelle macchine ricominciano a camminare.

Dopo qualche secondo vedo però un ombra familiare fuori dall'ingresso, o almeno credo di aver visto, è durato solo pochi attimi, ma giurerei di aver visto lo stesso tizio che ieri mi aveva seguita fino al Beachwood Cafe. Wow, era solo ieri, non so perché ma mi sembra siano passati mesi.

"Emma?", quando mi giro vedo Greg, un ragazzo sulla trentina, alto e con gli occhi talmente chiari che sembrano trasparenti, lui è quello che mi da il cambio nei turni del giovedì e del venerdì, è simpatico, non ci ho legato molto, poiché lavora qui da solo due mesi, però abbiamo parlato qualche volta quando non c'era nessuno da servire. Dalle nostre poche conversazioni ho scoperto che ama i pinguini, e sognava di fare lo zoologo, ma i genitori non volevano pagargli gli studi, quindi non poté mai frequentare l'università, e ho scoperto anche che suona in una band, lui suona la batteria, ma se la cava anche con il basso. Non è molto, ma mi accontento.

"Ehi, come mai già qui?"

"Non ho trovato traffico, quindi invece di girarmi i pollici per 15 minuti ho pensato di venire a darti il cambio, o almeno aiutarti.", il suo tono e dolce, e i suoi occhi sorridenti mi conferiscono un senso di calma e tranquillità di cui ho bisogno, dato quello che mi aspetta tra poco più di due ore.

Durante tutto il giorno ho cercato di non pensarci, ho cercato di distrarmi il più possibile, e concentrarmi sulla lezione del Mr. Wolf, ma non è servito a molto, ogni volta che chiudevo gli occhi un paio di occhi smeraldo guardavano dritto nella mia anima, e ogni volta che il mio telefono vibra spero di vedere il suo nome comparire sullo schermo, ma devo solamente resistere due ore circa e poi potrò finalmente rivederlo, non sono ancora sicura di cosa mettermi, ma ci penserò poi quando arriverò a "casa", è inutile stressarsi ora, vero?

"Grazie mille allora.", vorrei tanto staccare prima, così da avere un po' più tempo per prepararmi, ma mi vergogno un po' a chiederglielo, quindi spero solo che la metro passi subito, dita incrociate.

"Se vuoi puoi andare, a quest'ora non viene nessuno, quindi dato che sono già qui posso pensarci io.", vorrei fare i salti di gioia in questo momento, sono solo 15 minuti, lo so, ma questi quindici minuti potrebbero salvarmi, se la metro non dovesse arrivare, o per qualche motivo dovessi arrivare al dormitorio alle 7, quindi annuisco, cercando di mantenere una certa compostezza, e dico "Sarebbe fantastico, grazie".

"Passa una buona serata.", mi saluta Greg con una cenno della mano, che io ricambio, prima di scomparire dietro la porta del personale. A quel punto mi tolgo  velocemente il grembiule e lo appendo dietro la porta, poi prendo il mio cappotto, la borsa, ed esco dall' edificio.

Una volta sulle fredde strade di Londra mi dirigo verso la stazione della metro, sorpasso qualche cupo edificio, e qualche piccola boutique ai lati della strada.

Quando finalmente arrivo alla stazione, passo la tessera, e mi avvio ai binari, quando arrivò le porte della metro si stanno chiudendo, quindi maledico silenziosamente me stessa per aver camminato troppo lentamente, e mi siedo su un sedile della banchina. Dopo qualche minuto un altra metro arriva, e sono una delle prime persone ad entrare, stranamente trovo un posto a sedere, quindi tiro fuori un libro, ed inizio a leggere.

Mancano solo 3 fermate, quando il mio telefono inizia a squillare, lo tiro fuori e premo il tasto verde, senza nemmeno controllare chi sia.

"Pronto?"

Famous (h.s.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora