Chinatown

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Non appena sveglia Rachel si recò in cucina, dalla quale proveniva un ottimo profumo di caffè nero e pancakes.

Raily: Ben svegliata, spero ti piacciano i pancakes.
Rachel: Molto.

Le due ragazze si sedettero una davanti all'altra a fare colazione. Era evidente che la bionda fosse contenta di avere qualcuno insieme a lei.
Dato che la sua ospite sembrava di buon umore, Rachel ne approfittò per azzardare una richiesta.

Rachel: Raily
Raily: Si?
Rachel: Mi accompagneresti a Chinatown?

La ragazza quasi non si strozzò con un pezzo di pancake.

Raily: Perché vuoi andare proprio a Chinatown?!
Rachel: Ne ho sentito molto parlare e vorrei farci un giro. Andata e ritorno, promesso.

Anche se un po', okay, molto scettica, la bionda Americana accettò di accompagnare la ragazza.
Erano le 10 di mattina e, sperando, Rachel non avrebbe dovuto diventare una possibile vittima a quell'ora, in più a Chinatown ci stava Shorter, e la ragazza era sotto anche la sua protezione.

Le due coinquiline salirono in macchina.

Raily: Se non ti dispiace di lascerei a Chinatown per un paio d'ore, io devo fare una commissione. Poi ci troviamo a mangiare lì, va bene per te?

Rachel annuì, anche se non aveva assolutamente voglia di tentare la fortuna e girare da sola.
Arrivati nei pressi di Chinatown, Raily lasciò scendere dall'auto la ragazza, ma prima...

Raily: Prendi questo.

Disse la bionda passandole una specie di scatolina nera.

Rachel: Che cos'è.
Raily: Un teaser.

Disse la ragazza in maniera del tutto naturale.

Rachel: UN TEASER?!
Raily: Non sai quante volte mi è stato utile quando abitavo in questo quartiere.

Rachel non voleva indagare oltre e, ringraziata Raily per il buffo regalo, iniziò a girare per il quartiere.
I negozi la intrigavano, ovviamente sapeva che era tutta bigiotteria, ma quando vide un negozio di abbigliamento non potè fare a meno di entrare. Non appena entrò però si sentì gli occhi di tutti addosso.

Rachel: Buongiorno.

Disse lei stupidamente, ed iniziò a dare un'occhiata ai giubbotti. Ne aveva trovato uno che le piaceva parecchio: Era blu con le maniche bianche e il cappuccio grigio in felpa e sul davanti sul petto aveva la lettera 'W' scritta in rosso. Decise di comprarlo perché costava solamente 15 dollari.
Non appena comprato indossò immediatamente il suo giubbotto nuovo, per paura che qualcuno glielo strappasse di mano. Si fermò anche in altri negozi, comprando occhiali da sole con le lenti colorate e alcune collane fatte con delle catene.
Tutto sommato Chinatown le piaceva, certo, non ci sarebbe mai andata ad abitare, ma per il momento lo trovava  decisamente più bello del quartiere dove abitava la sua ospite, tranne per il fatto che era la zona di Ash.
Era quasi mezzogiorno, così Rachel si diresse alla tavola calda dove aveva appuntamento con Raily.
Si era seduta vicino alle vetrate che davano direttamente sulla strada, le piaceva, le faceva sembrare di essere in un vecchio film americano.
La cosa che le piacque meno fu quando si dovette nascondere nel cappuccio quando vide passarle, accanto sulla strada, Arthur e la sua banda.
"Che ci fa lui qui? Questo è il territorio dei cinesi. Forse dovrà parlare con Shorter di quanto successo ieri... ma se mi vede sono fritta".
In quel momento la porta del ristorante si spalancò, facendo entrare proprio Arthur e 4 dei suoi uomini.

Arthur: Dov'è tuo fratello? Gli dobbiamo parlare.

La ragazza dietro il bancone disse che non ne aveva idea, e che gli affari di Shorter non erano affari suoi. All'improvviso dalla cucina arrivò un uomo con lunghi baffi e capelli grigi legati in una treccia. Si era presentato come il proprietario del locale.

Proprietario: Sholtel non passa più dal mio listolante, pelò so che questa mattina doveva vedelsi con l'uomo bianco dagli occhi di Giada.
Arthur: Ash?

Il proprietario annuì, così Arthur e i suoi uomini si dileguarono.
"Oh no, se Shorter non è qui allora sono senza protezione... meglio rimanere qui al ristorante per un po', almeno finché non arriva Raily."
Il proprietario del ristorante si avvicinò al tavolo della ragazza.

Proprietario: Certo che sei poco furba ad uscire da sola dopo quello che ti ha detto ieri Ash.

Rachel scrutò l'uomo, la voce le era famigliare... poi ogni dubbio si dissolse quando Shorter si tolse i baffi finti, la parrucca e la vestaglia cinese, ritornando il solito punk con felpone e pantaloni larghi.
Il ragazzo si sedette davanti alla ragazza.

Rachel: Sono venuta contando sulla tua protezione.
Shorter: Sono contento che ti fidi di me, ma non giocherei col fuoco fossi in te, hai visto Arthur poco fa, non si farebbe problemi a trascinarti da Golzine.

La ragazza annuì desolata.
Non poter avere la libertà di uscire di casa senza temere il peggio era una nuova, terribile esperienza per lei.

Shorter: Su, ora non fare quella faccia, mh vediamo, è ora di pranzo, che ti faccio preparare?
Rachel: Oh, sto aspettando la mia coinquilina per pranzare, ma ti ringrazio.
Shorter: Non le hai raccontato niente di quello che è successo ieri?
Rachel: No, mi impedirebbe in Italia a calci.
Shorter: Non sarebbe una cattiva idea.
Rachel: Ehi! Grazie tante!

In quell'istante dalla porta entrò Raily, dirigendosi al tavolo di Rachel dopo un suo cenno per richiamare la sua attenzione, ma la bionda rimase stupita e sconcertata nel vederla al tavolo con un ragazzo.

Raily: e questo chi è?
Rachel: Oh, lui è ....
Shorter: Il fidanzato di Rachel.
Raily: COSA?!
Rachel: COSA?!

Raily guardò sospettosa verso la coinquilina.

Rachel: Ehm, si, intendevo, certo che è il mio fidanzato.
Shorter: Ci siamo conosciuti in Italia un po' di tempo fa, così quando mi ha detto che veniva in America le ho detto di passare per Chinatown.
Raily: Ora tutto ha un senso.
Shorter: Beh, è stato un piacere rivederti Rachel, spero avremo modo di rivederci, ora vi lascio mangiare.
Rachel: Sì, ciao.

Detto ciò il ragazzo le si avvicinò, baciandola per salutarla, poi uscì dalla tavola calda.
"Stupido Shorter, non era necessario anche il bacio! Se non dovessi contare sulla tua protezione ti avrei già ucciso!"
Raily si sedette al posto che fino a poco prima era occupato dal boss cinese.

Raily: Non mi avevi detto di un fidanzato.
Rachel: Tu non me lo hai chiesto.
Raily: E più grande anche.
Rachel: Non di molto.
Raily: Beh, sicuramente è maggiorenne.
Rachel: s-si (?)
Raily: Se volete farlo, non farlo venire a casa mia, piuttosto ti porto da lui, ok?
Rachel: CAMERIERA, POSSIAMO ORDINARE?

La lince e l'aquila || 𝑨𝒔𝒉 𝒙 𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora