Doppio gioco

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Lisbona estrasse velocemente la pistola e la puntò contro Alicia che la guardò sorpresa non aspettandosi quella mossa meschina
"Se fai fuori lui, io faccio fuori te. Sarebbe un peccato per tuo figlio non avere più una mamma. Vero Alicia?"
"Che cosa vuoi Raquel?"
"Lascialo andare e non opporre resistenza".

Dietro al suo sguardo supplicante si celava una donna perfida che aveva già studiato tutto nei minimi dettagli.
Alicia spinse l'uomo verso la donna tenendo la pistola ancora puntata verso di lui.
Non appena fu tra le braccia di Raquel, essa lo legò alla sedia minacciandolo "tu adesso porterai a termine la rapina e poi penseremo sul da farsi. Sbrigati, mettiti al lavoro"

Il Professore e Alicia la guardarono sorpresi e confusi credendo che lei avesse completamente perso la testa.

L'uomo dopo i primi attimi di stordimento iniziale le chiese "Raquel, puoi dirmi cosa stai facendo?"

Alicia intanto abbassò lentamente la pistola mentre la sua testa le diceva di fuggire.

Lisbona guardò entrambi "Sergio, Sergio, Sergio" disse ridendo "davvero credevi che io potessi scegliere un povero idiota, miserabile come te?"

La rossa la guardò temendo di giungere alla conclusione che Raquel avesse davvero completamente e irrimediabilmente perso la testa.

"Alicia" disse la donna pronunciando il suo nome per richiamare la sua attenzione
"Raquel sei impazzita? Che cazzo stai facendo?" Rispose duramente l'altra
"Sto scegliendo te" disse ovvia "lui porterà a termine la rapina e noi due prenderemo una parte dei lingotti e andremo via, saremo felici"

E in quel momento Alicia si rese conto che quella non era più la donna di cui si era innamorata.
Quella che si trovava dinanzi a lei era una donna manipolatrice, calcolatrice, doppiogiochista e più folle di lei ma sarebbe stata al suo gioco per riscuotere la sua vendetta.
Un lampo di cattiveria le attraversò lo sguardo e disse "amore mio, certo che staremo insieme".

Sergio sapeva che qualcosa non tornava, puntò il suo sguardo su Alicia cercando di captare le sue prossime mosse.
Sapeva che Raquel era innamorata ma Alicia era stronza.
Un dolore lancinante alla testa causato da un oggetto lo riscosse dai suoi pensieri e la voce di Lisbona iniziò a impartire ordini "tu adesso chiami la squadra e dirai loro che è tutto ok, farai proseguire la rapina secondo i piani e se fai un passo falso ti ammazzo e sarebbe un peccato lasciare tutti alla deriva in un posto che è una trappola per topi" disse imitando un tono triste.

Alicia intanto se ne stava in silenzio ad osservare la situazione non sapendo come muoversi, come iniziare così decise soltanto di indagare più a fondo
"Quanto manca per portare a termine la rapina?" Chiese schiarendosi la voce
"Cinque giorni, sedici ore e ventisei minuti se tutto prosegue liscio" le rispose il Professore che poco dopo chiamò la Sua squadra
"Professore" rispose Palermo entusiasta mentre veniva affiancato da Tokyo che subito disse "Professore, Sierra è fuori dai giochi ed è stata rimpiazzata da una certa Maggie. Dovremmo preoccuparci di Alicia ora che può agire indisturbata e lontana dalla polizia?"
Il Professore sorrise amaramente voltandosi verso la donna "no, non dobbiamo preoccuparci di Sierra, se ne starà buona con suo figlio, a casa"
"Ma Professore non possiamo saperlo con certezza"
"State zitti ed eseguite i miei ordini" disse alzando di poco la voce -era in una situazione di merda e non poteva fare nulla-

Informò la squadra sul passo successivo da fare spiegando tutto nei minimi dettagli e chiese loro di non litigare come dei bambini perché non potevano permettersi passi falsi.

Quando chiuse la chiamata, Lisbona si avvicinò a lui strattonandolo per un braccio e lo chiuse in uno stanzino così non avrebbe potuto comunicare con nessuno e dato il punto isolato in cui si trovavano nessuno lo avrebbe sentito.

Andò lentamente verso Alicia che la guardava sorridendo
"Siamo sole ispettrice"
"A quanto pare si Raquel. O dovrei chiamarti Lisbona? Sa, mi è giunta voce che voleva compiere una rapina" disse suadente pensando che doveva portare a termine un piano e poi infondo una scopata non le sarebbe dispiaciuta
"Davvero ispettrice? Allora dovrebbe arrestarmi, se vuole ammanettarmi non opporrò resistenza" disse tirandola a sé dall'impermeabile che indossava "con questi occhiali sei ancora più sexy" disse sfilandoli lentamente sorridendole dolcemente
Un sorriso sfiorò anche le labbra dell'altra, un sorriso cinico. Fece girare velocemente Raquel che adesso le dava le spalle e iniziò a spogliarla velocemente afferrandole poi i polsi ammanettandola.

"Spogliati Alicia" le disse sfidandola e Alicia ovviamente accettò la silenziosa sfida proposta tramite sguardi togliendosi l'impermeabile, facendo poi scendere le sue mani fino a sfilare i lacci dei pesanti anfibi togliendoli insieme alle calze, arrivò il turno della maglietta che tolse velocemente lasciandola cadere accanto a lei, infine si liberò dei jeans neri che le avvolgevano le gambe restando in intimo.
Le si avvicinò piano e la spinse contro il muro girandole il viso di lato per baciarla, un bacio violento. Catturò il suo labbro inferiore tra i denti mordendolo fino a sentire il sapore ferroso del sangue sulla lingua godendosi quel gusto, poi le passò la lingua sul lobo dell'orecchio.

Un brivido caldo attraversò Raquel finendo tra le sue gambe che strinse prima che Alicia le riaprisse spingendo un ginocchio tra esse "è questo che volevi, vero Raquel?" chiese e inserì improvvisamente due dita dentro di lei mentre le si strusciava contro il sedere.
Raquel rilasciò un gemito inaspettato nel mentre si godeva il tocco violento di Alicia che la afferrò i capelli facendola girare verso di lei e passando la lingua dallo sterno alla sua intimità inginocchiandosi passando la lingua sul clitoride muovendola sempre più velocemente
"Sto per venire Alicia" gemette Raquel balbettando "non ti fermare, ti prego" ma l'altra si fermò rialzandosi facendole allacciare le gambe al suo bacino mentre la sentiva bagnarla dei suoi umori spingendo la sua intimità verso la donna che le mordeva i capezzoli, finirono stese sul divano e Raquel le sfilò gli slip mentre le loro intimità continuarono a toccarsi reciprocamente fino a venire rilasciando dei gemiti e sospiri soddisfatti.

Alicia si tolse da sopra di lei stendendosi al suo fianco. Raquel la guardò sorridendo esclamando "come i vecchi tempi", le passò la mano tra i capelli ma Alicia non si voltò, continuò a fissare il soffitto sorridendo forzatamente
"Che hai tesoro?" Chiese cautamente Lisbona
"Nulla, giornata pesante. Dormiamo?" Disse mentendo sperando di non ricevere altre domande.
Raquel la abbracciò addormentandosi dopo pochi minuti.
La rossa era ancora sveglia e allungò un braccio verso i suoi pantaloni quando sentì l'arrivo di una notifica sul suo cellulare: "ciao Alicia, sono Maggie. Ho chiesto il tuo numero ad Angel -spero non ti dispiaccia- e volevo sapere se domani mattina sei libera, vorrei confrontarmi con te su alcune cose riguardo la rapina"
"Che rottura di palle" pensò rispondendo "ciao Maggie, ci vediamo domattina al bar accanto la tenda alle 10:00"
La risposta non tardò ad arrivare "a domani 😉"
"Un occhiolino? Questa ragazza non crescerà mai, sembra avere perennemente dieci anni" pensò lasciando il cellulare sbuffando.

L'indomani mattina si inventò una scusa con Raquel per uscire e andò da Maggie che le chiese consigli e informazioni in modo tale da poter gestire al meglio la rapina, a parte l'imbarazzo iniziale tutto era andato per il meglio e le aveva fatto piacere rivederla, doveva ammettere che era diventata ancora più carina di qualche anno fa.

Prese l'auto per tornare da Raquel ma prima decise di farsi un giro per schiarirsi le idee, sapeva che c'era solo un modo per mettere fine a tutto e per quanto lo odiasse l'avrebbe fatto per sé stessa, per suo figlio -soprattutto per lui- e per la sua carriera.

Tornò da lei come se nulla fosse e vide il professore intento a parlare con la squadra per concludere tutto nel migliore dei modi.

Guardò l'orologio notando che mancavano 96 ore esatte alla fine di tutto.
Mancava sempre meno al suo piano che sarebbe costato la vita di qualcuno, la sua pistola avrebbe sparato un proiettile destinato a un bersaglio preciso.

Spazio autrice:
Allora, siamo quasi alle fine e non so se mi ammazzerete o amerete per il possibile finale che ho scelto ahahah.
Cosa vi aspettate dalla fine?

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