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Un messaggio di allerta è apparso sul mio telefono e ora ci sono delle strane creature nella mia città...


Parte 3

Il mio cuore si fermò per un momento.  Avevo solo 2 ore e mezza per raggiungere il rifugio antiaereo più vicino. Con quelle creature che martellavano incessantemente sul pannello della soffitta e solo una piccola finestrella come opzione di fuga, le mie possibilità di fuggire in sicurezza erano quasi zero. Ma non mi sarei arreso.

l'unico rifugio antiaereo che conoscevo non era neanche lontanamente vicino a dove vivevo. Senza modo di sapere quante di quelle creature si aggirassero là fuori, non avrei avuto alcuna possibilità di arrivarci a piedi. 

Avrei avuto bisogno di una macchina, ma la mia era in garage e le chiavi erano, se c'erano ancora, in una ciotola vicino alla porta di casa. 

Sarebbe stato troppo rischioso tornare in casa perché ero sicuro che avrei avuto bisogno di  un bel po' di tempo per trovarle considerando lo stato della mia camera da letto.

Purtroppo in quel momento di tempo non ne avevo

Cercando di creare diversi scenari nella mia testa e trovare una soluzione più velocemente che potevo, mi ricordai di uno dei miei vicini, Craig, con cui mi era capitato di parlare diverso tempo prima. In quell'occasione mi aveva raccontato di come si preparava per un eventuale guerra nucleare, o qualche altro disastro biologico.  In quel momento pensai fosse pazzo e mi dimenticai completamente di quella conversazione poco dopo. Non avrei mai pensato che qualcosa di simile sarebbe mai successo. 

Craig mi aveva raccontato di aver installato un bunker antiatomico sotto casa sua circa un anno prima con, a detta sua: "cibo sufficiente per sfamare una famiglia di quattro persone per un anno intero". Nonostante casa sua fosse poco lontana dalla mia, non vidi mai nessun operaio intento a installare il cosiddetto "bunker". 

A quel punto però, Craig era l'unica possibilità che mi rimaneva per trovare un posto in cui sarei stato in grado di sopravvivere prima che il bombardamento iniziasse. Avevo bisogno di arrivare a casa sua il prima possibile e la mia unica via di fuga era la finestra della soffitta.

Mi avvicinai immediatamente alla finestra della soffitta, era piccola ma si apriva completamente  quindi pensai di poterne sgusciare fuori. 

Dovevo riuscire ad uscire senza allertare nessuna delle creature fuori dalla casa. Sperai che non potessero salire o scalare la casa in nessun modo.

La spalancai leggermente e sbirciai fuori, la finestra era rivolta verso la direzione in cui dovevo andare.

 Dalla finestra non vidi nessuna delle creature nelle vicinanze, cercai tenerla il più aperto il più possibile e provai a scavalcarla. Una volta che una delle mie gambe fu fuori, mi chinai e sgusciai fuori. Tenendomi al davanzale della finestra, guardai il muro sotto di me e mi abbassai lentamente finché i miei piedi non toccarono il tetto del piano inferiore. 

Le tegole del tetto erano solide, ma non mi fidavo abbastanza delle mie capacità atletiche, quindi mi abbassai a quattro zampe e mi accovacciai. 

Da lì potevo sicuramente essere visto dalle creature, quindi mi spostai subito più all'interno, verso il retro della casa. Immaginavo che ci sarebbero state più di creature per strada piuttosto che nel mio cortile.

Avevo ragione, osservai il cortile e, dal mio punto di vista, non vidi nessuna delle creature, tuttavia, potevo ancora sentirle martellare sul pannello della soffitta. Ciò significava che  erano ancora occupati e avevo del tempo prima che capissero che non ero più lassù. Mi diressi con cautela verso il tubo della grondaia che attraversava la lunghezza della casa e osservai per l'ultima volta il cortile prima di calarmi su di esso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 18, 2022 ⏰

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