Mentre esco dall'università il mio sguardo incrocia di nuovo un paio di occhi azzurri. È il ragazzo di ieri. Anche lui deve avermi vista, perché viene verso di me.
<<Ciao>> mi saluta.
<<Ehi>> gli sorrido.
<<Ti andrebbe di venire a bere qualcosa?>> mi propone. Penso che voglia scusarsi per ieri, perciò annusico.
<<Al bar qua?>> domanda, indicando quello vicino all'università. Annusico.
<<Non mi sono ancora presentato. Sono Mattia>> dice, mentre entriamo.
<<Alice>> dico, sedendomi ad un tavolino per due. Lui si siede davanti a me. Subito arriva una cameriera a prendere gli ordini ed a portarci i nostri due caffè. Osservandolo meglio noto un particolare che ieri non aveva.
<<Porti gli occhiali?>> domando. Lui annuisce.
<<Ieri non li avevi>> dico.
<<Attenta osservatrice>> commenta lui, bevendo il suo caffè.
<<Che facoltà frequenti?>> gli domando.
<<Economia>> risponde. Come Marco. Forse si conoscono.
<<Tu?>> chide poi.
<<Scienze motorie>> rispondo sorridendo. Lui mi guarda confuso.
<<Che cosa fai dopo scienze motorie?>> chiede. Differentemente da come si potrebbe pensare non mi altero, perché è una domanda che ancora in molti si pongono e, di conseguenza, che mi fanno.
<<Dopo questa triennale posso continuare con una magistrale, sia in ambito sportivo che alimentare o didattico e di benessere. Oppure lavorare nell'ambito sportivo, promuovere incontri sportivi, avvicinare le persone allo sport e tanto altro>> rispondo.
<<Ma cosa studiate? Ad esempio, quali materie?>> chiede.
<<Scusa se ti faccio domande così, ma non ne so molto di questa facoltà e non mi dispiacerebbe saperne di più>> aggiunge poi.
<<Tranquillo, nessun problema>> lo rassicuro.
<<Oggi, ad esempio, abbiamo avuto anatomia, biologia e psicologia generale>> rispondo.
<<Non è male se sei appassionato di questo ambito. Non sembrava così espansa come offerta dopo la triennale>> ammette.
<<Sì, il luogo comune è che dopo si vada a insegnare scienze motorie ai bambini>> sorrido.
<<E a te cosa piacerebbe fare dopo?>> mi chiede. Rimango spiazzata dalla domanda. Quasi nessuno, dopo aver detto il mio corso, mi pone questo quesito.
<<La magistrale, sempre in scienze motorie>> rispondo.
<<Anche se in realtà non so ancora bene perché anche qualcosa legato all'alimentazione, sempre per l'ambito sportivo, non sarebbe male>> aggiungo.
<<Tu invece?>> gli domando a mia volta.
<<Marketing in generale>> risponde.
<<Sembra interessante>> rispondo. Lui annuisce.
<<Per me molto>> aggiunge, sorridendo. Gli sorrido a mia volta. E in questo momento di silenzio la radio annuncia un nuovo film. No time to die, quello nuovo su James Bond. Io e Maria da bambine siamo andate con Nicolas, il fratello della mia migliore amica, a vederlo al cinema. Avevamo perso una scommessa su una partita. Una volta uscite dalla sala abbiamo iniziato a giocare agli agenti segreti e da quel giorno abbiamo guardato anche gli altri.
<<La settimana prossima esce finalmente>> esclamo, appuntandomi mentalmente di avvisare la mia migliore amica.
<<Ti piacciono i film d'azione?>> mi domanda Mattia, sorridendomi.
<<Mi piacciono i film in generale>> rispondo, sorridendogli a mia volta.
<<E il tuo preferito è?>> domanda.
<<Stranamente non ne ho uno che preferisco. Ognuno è avvincente a modo suo>> rispondo.
<<Il tuo?>> gli chiedo a mia volta.
<<Dipende dal genere. Per me ogni genere ha un film imbattibile>> risponde. Annuisco in segno di accordo e continuiamo a parlare ancora per molto tempo, finché il mio sguardo cade sull'orologio.
<<Sono in ritardo>> mi alzo di scatto dalla sedia. È incredibile come sia passato velocemente il tempo con lui.
<<Per cosa?>> domanda lui, alzandosi a sua volta.
<<Ho l'allenamento>> rispondo, rovistando nella borsa in cerca dei soldi. Ma come sempre quando si è in ritardo non si trova mai niente.
<<Lascia stare, te lo pago io>>
<<No>>
<<Ti ho invitata io>>
<<Ma...>>
<<Allora facciamo così, la prossima volta mi inviti tu>> propone. Annuisco. Questo vuol dire che ci vedremo ancora. E che gli sto simpatica. Sento qualcosa esplodere dentro di me, ma non saprei dire cosa sia. Lo ringrazio ancora e corro alla macchina. Salgo, buttando la cartella sui sedili dietro, e parto. Per fortuna stamattina ho messo il borsone già pronto nel baule della macchina, così non devo nemmeno fermarmi a casa. Ma come ogni volta che si è di fretta si iniziano a trovare i semafori rossi. Ferma ad uno di questi accendo la radio. Mentre aspetto mi torna in mente Mattia. È stato carino da parte sua offrirmi un caffè. E inoltre frequenta la stessa facoltà di mio fratello ma non è lo stesso corso, infatti Marco fa economia applicata nell'ambito digitale. Nel frattempo il semaforo torna verde e riparto. Alzo il volume della radio ed inizio a cantare. Dopo altri diversi semafori, rotonde e stop finalmente parcheggio. Scendo, prendo il borsone, chiudo la macchina e mi reco allo spogliatoio di corsa. Appena entro Margherita mi saluta e mi fa cenno di sbrigarmi. Mi cambio il più velocemente possibile e mentre usciamo raccolgo i capelli in una coda alta.
<<Come mai questo ritardo?>> domanda la mia amica mentre iniziamo a correre.
<<Sono stata invitata a bere qualcosa da un ragazzo>> rispondo sottovoce. Sulla sua faccia compare uno di quei sorrisi maliziosi che ovviamente mi aspettavo.
<<No, non era nulla di che>> le rispondo, così mi guarda incuriosita.
<<Semplicemente ieri ci siamo scontrati e oggi per scusarsi mi ha offerto un caffè, tutto qua>> taglio corto io, iniziando a correre un po' più veloce.
<<Bene ragazze, oggi ci concentreremo sulla resistenza. È inutile essere bravi se non si è resistenti per tutto l'arco della partita o parte di essa>> annuncia l'allenatrice. E infatti l'allenamento sembra non passare più, non tanto per il tipo di esercizi, quanto per la stanchezza e la fatica di questi. E quando sono finalmente a casa faccio una doccia, ceno e subito dopo vado in camera mia. Metto in carica il cellulare, imposto la sveglia per domani, mi infilo sotto le coperte e appena tocco il cuscino mi addormento.
STAI LEGGENDO
Love football and love you
RomanceAlice Samischi, figlia dell'attaccante della Juventus Mirko, ha intrapreso le orme del padre nel mondo dello sport. Iscrittasi al primo anno di università incontrerà lui, Mattia, un amico di suo fratello che le farà battere il cuore come mai nessun...