Inizialmente lo guardo male e lui sembra perplesso poi sembra aver capito qualcosa e gesticolando scandisce:
-Hello, my name is Rudi.-
-Em, guarda che ti avevo capito.- lui sembra sollevato.
-Dio grazie parli italiano!!! Certo che sapevo che Beck aveva buon gusto ma non cosi tanto.- arrossisco e cala un silenzio imbarazzante. Dopo qualche lunghissimo secondo Rudi prende lo zaino.
-E va be, mo andiamo? C'è mio padre fuori in macchina.- annuisco e lo seguo tra la folla fino al parcheggio ad un auto blu elettrico, il ragazzo apre la portiera mi fa segno di entrare. Un uomo sulla quarantina inoltrata sta alla guida, Rudi sale davanti e la macchina si muove.
Il tragitto è silenzioso quando l'uomo dice:
-Ah, che sciocco non mi sono presentato... Ciao figliuola, io sono Giulio, benvenuta alla Garbatella. L'altra ragazza sara felice di avere qualcuna americana con qui parlare. A parte Marco, Eva e Alice non sappiamo parlare bene l'inglese, ma che parlo a fare? Tanto non sai l'italiano.-
Okay... chi era l'altra ragazza?!? Probabilmente non la ho mai vista ma mi incuriosisce questa storia...
-Stia tranquillo Giulio, io parlo l'italiano.-
-Dio ti ringrazzio e ti prego dammi del tu!!!- la macchina accosta vicino a una grande casa con un bianco muro di cinta. Rudi mi apre la portiera, io scendo e recupero il mio zaino. Sulla porta c'è una donna che mi saluta con un gran sorriso, mi sforzo di ricambiarlo.
Giulio mi accompagna in quella che penso sara la mia camera da letto, anche se sembrerebbe piu una mansarda o qualcosa del genere, ma no apre la porta.
-Allora, questa è la tua nuova camera... per ogni cosa chiedi a Rudi o a me insomma... fai come se fossi a casa tua. La cena è tra una mezzoretta, se vuoi prepararti.- si gira e scende le scale. Io spingo la porta, avanzo fino ad un letto matrimoniale al centro,sopra di questo c'è una ragazza girata di spalle che dorme. Ha i capelli rossi e un vestito rosa scuro, ma io conosco quei tratti, quel ♡ sul piede... è Cat!!! Metto una mano davanti alla bocca per non urlare. La squoto e lei si sveglia.
-Ma chi... che cosa... - le sue pupille si dilatano nei suoi occhi marroni.
-JADEEEE!!!- mi butta le braccia al collo e quasi mi soffoca.
-Sttt calmati!!!- la zittisco. Mi fa cenno di sedermi sul letto.
-Jade, devi dirmi tutto!!! Che ci fai in Italia? Come sta Beck? Che cosa è successo? Ma aspetta le tue valigie?!?-
-Calmati Cat... quale era la prima domanda?!?- la chiedo ridendo.
-Che ci fai in Italia?-
-Storia lunga... mia madre è incinta...- subito mi interrompe con un gridolino.
-Cat!!!- la sgrido ma non davvero.
-Dicevo è incinta di Gary.- lei sbianca e inizia a tossire, le batto la mano sulla schiena.
-E mi hanno portato in Canada. Li ci sono stata per circa 4 mesi e i miei mi hanno portata da uno strizza cervelli perchè sono anoressica e poi è arrivato Style, lo psicologo che è un figo assurdo. Poi c'era Robbie che è un pazzo e poi è tornato Beck che mi ha mandata qui con questo.- le mostro lo zaino.
-Quindi sei scappata?- annuisco. Stiamo un po' in silenzio.
-Be guardiamo che c'è dentro!!!- mi urla di un tratto Cat: sono quindici minuti che sto con lei circa e gia voglio sopprimerla!!!
-Em... va bene.- apro la zip della tasca: un cellulare il mio che ci avevo infilato prima, un caricabatteria, un pacco di fazzoletti, un portamonete e un sacchettino. Apro anche la cerniera grande: sono tutti vestiti di Beck, a parte due jeans e una canotta. Perdiamo un po' di tempo a guardare il cellulare, un po' di messaggi, che ora non voglio guardare.
Una voce chiama dal corridoio. Ci precipitiamo giu a tavola, prima pero ci lavimo le mani e quando sono giu dalle scale un ragazzo della mia etá compare sopra la rampa e scende con un sorriso, se possibile, più bello di Rudi.