Capitolo 10

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Non so perché Marco abbia tutta questa fretta di vedermi, ma non mi sembrava preoccupato.Io invece non mantengo mai la calma. In questo momento l'ansia mi sta mangiando viva. Ho mille pensieri del tipo: "e se ci avesse ripensato?Se non volesse più vedermi?".

Dieci minuti dopo sono pronta,ho indossato una felpa larga che ho comprato l'anno scorso a Budapest,dei semplici jeans e le mie amate Air Force che alle medie,durante un periodo di pazzia,ho decorato con un pennarello arancione.

Ho rischiato molte volte di cadere e di sbattere la faccia sul marciapiede,adesso capisco come si sente Jennifer Lawrence che ogni anno cade agli Oscar, mi sento anche come Sofia che,da come racconta Francesco, a Londra inciampava sempre per strada.

Finalmente arrivo al parco e lui mi saluta col sorriso sulle labbra.

-Hey,Chiara come va?-é strano sentire il mio nome detto da lui,non solo perché mi chiama sempre ragazzina,ma soprattutto perché la sua voce riesce a rendere una parola così semplice come "Chiara" in qualcosa di soave.

-Bene,perché mi hai chiamato?- noto solo adesso che nasconde qualcosa dietro di sé- e..che cosa stai nascondendo?-

-Scoperto eh?Vabbe tanto te lo dovevo far vedere- mi prende le mani e mi porge un pezzo di pane nelle mani.

-Un pezzo di pane?!- dico con un tono misto tra il confuso e il dispiaciuto, mi aspettavo di tutto,ma certamente non del pane.

-Il pane rappresenta il posto dove ci siamo incontrati la prima volta!- Dice lui raggiante. Ma io continuo a non capire.

-Lì,in quel laghetto,i passanti danno le briciole di pane alle oche ed è questo il significato del pane. Ehm Chiara...- si blocca un momento evidentemente imbarazzato - Vuoi venire allo spettacolo scolastico stasera con me?-

Io non so cosa rispondere. In questo momento sento un misto di emozioni che non riesco neanche a decifrare. Ma non ho minimamente intenzione di rifiutare.

-Sì-rispondo con un grade sorriso

Vorrei restare ancora con lui, ma mia madre mi chiama. Sto per andarmene quando lui mi tira per un braccio mi avvicina a lui, dopo esserci fissati qualche secondo negli occhi,mi bacia.

Sento i brividi.In questo momento la mia vita non potrebbe essere più perfetta di così.

Arrivata a casa salgo subito le scale e mi direggo repentina in camera mia. Apro la porta e trovo Rachele. Ma cosa ci faceva nella mia stanza?

-Ciao.Credevo fossi a casa! Che cosa stavi facendo? Perché hai un pezzo di pane in mano?-Inizia lei con la sua solita parlantina.

-Cosa ci fai qui? - le chiedo.

-Sono venuta perché domani alle 17 non posso proprio,quindi potremmo parlare oggi e inoltre mi serve aiuto per scegliere cosa indossare allo spettacolo di stasera!- noto subito che accanto a lei c'è un borsone enorme, sarà pieno zeppo di vestiti- E tu non hai ancora risposto alle mie domande cara Chiara!-

Non so cosa dirle ma è la mia migliore amica  ed è arrivato il momento di raccontarle tutta la storia dal principio.

-Ero con Marco- inizio e le spiego tutto quello che è successo in quest'ultimo periodo.

-Che cosa hai fatto?!Hai cercato di buttarti da un ponte?Perché non mi hai chiesto di aiutarti?Sai che puoi contare su di me,vabbè non parliamone più. Piuttosto parliamo di Marco. Anche a me la prima volta era sembrato carino ed ora è il tuo ragazzo- dice lei maliziosa.

-Non è il mio ragazzo- dico scocciata.

-Ok,il tuo "amico"- dice facendo le virgolette con le dita mentre pronuncia la parola amico. -Comunque ti accompagnerà lui allo spettacolo,perciò dobbiamo decidere che vestiti metterci,mancano solo 5 ore e noi non sappiamo ancora cosa indossare,come truccarci e tutto il resto! - Rido,vorrei essere spigliata come lei.

Accendiamo lo stereo e alziamo il volume al massimo mentre ci prepariamo.

Spazio Autori

Ecco qui il capitolo 10. Ho deciso di pubblicare 2 capitoli a settimana.

Spero che vi piaccia.

Commentate con qualche richiesta per il prossimo capitolo.

Alla prossima ❤

Miara3

2MC:se non è matematica, è amore?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora