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Mi allontanai dai ragazzi.
<<che cazzo vuoi?>>
So che all'inizio avevo detto di non essere incazzata con lui, ma risentire la voce di mio padre dopo tanti anni mi ha fatto molto male. Come avevo già detto lui ci ha lasciato per un'altra famiglia. Non so neanche dove vive.
Pa(che sarebbe Simon): hei non parlaremi in questo modo! Sono tuo padre!
<< e tu ti reputi ancora mio padre?! tu ci hai lasciato per un'altra famiglia cazzo!!>>
Urlai arrabbiata al telefono. Lui ormai per me non è nessuno, ci ha lasciate quando io avevo 3 anni. Potrà anche essere una reazione esagerata, ma lui mi ha fatto sentire molto peggio del modo in cui lo sto trattando ora.
Mi accorsi soltanto dopo però che i ragazzi mi stavano guardando da lontano confusi.
Tutti tranne Mattia, Ashley, Madison e Kairi.
Pa: ascolta Liv, mi dispiace tanto di avervi abband-
<<Perché te ne sei andato?>>
Chiesi interrompendolo per poi iniziare a lacrimare.
Pa: io... io non lo so...
<<Non lo sai...?>>
Non lo sa. Non lo sa.
Attaccai la chiamata ritornai dai ragazzi. Questo non me l'aspettavo.
Lui se n'è andato così non sa neanche il motivo. Io mi aspettavo un non mi trovo bene con tua madre oppure mi piaceva di più questa o cose del genere, ma no, non lo sa.
Alv: Liv va tutto bene? Ti abbiamo sentita urlare.
Ti sembra che vada tutto bene?
<<si si. Andiamo?>>
Si guardarono fra di loro e poi annuirono.

Appena fatto un giro, dopo i saluti, ci dividiamo e ognuno va a casa sua.
Io naturalmente torno con Mattia.
Ma: era tuo padre prima al telefono?
<<non ne voglio parlare>>
Chi risposi fredda.
Ma: scusa...
"Almeno tu ci puoi ancora parlare con pui" lo sentì mormorare.
Mi fermai un attimo.
Sono una merda. Mi ero completamente scordata di tutto.
Appena vede che mi sono fermata, si ferma pure lui.
Mi avvicino a lui e lo abbraccio.
<<scusa i- io non volevo>>
Mi interruppi iniziando a bagnagli la  spalla.
Sua madre è morta in un incidente stradale in America.
Dopo un po' decise pure lui di abbracciarmi, e così stringe le sue braccia attorno alla mia vita.
Ma: tranquilla.
Disse per poi darmi un bacino sui capelli.

<<comunque si, era mio padre. Non so bene che cosa volesse e come avesse fatto ad avere il mio numero. Non l'ho fatto finire>>
Feci una risatina nervosa.
<<ha detto che non sa il motivo per la quale se n'è andato>>
Ma: che stronzo...
Lo guardai
Ma: cioè no scusa. Io no-
<<nono. Hai ragione. È uno stronzo >>

Ma: siete arrivati giusto in tempo. Sbrigatevi che se no si raffredda.
Ne parlerò dopo da sola con mia mamma della questione di mio padre.
Ci sediamo tutti quanti a tavola. Sono affianco a Mattia e davanti a me c'è mia mamma.

Gia: È buonissima la pasta Angela.
Ang: grazie!
Esclamò, per poi sorridersi a vicenda.
Aww che carini.
Appena finito di mangiare metto i piatti nella lavastoviglie.
Ma: Olivia, Mattia, io e Giacomo andiamo a fare una passeggiata. Ci vediamo più tardi.
"va bene" rispondemmo.
I nostri uscirono, e rimasimo io e Mattia... sul divano... da soli...
Data la situazione, decisi di accendere la Tv e mettere tutte le volte che ho scritto ti amo. Adoro troppo questo film.
Appoggiai la testa sulla spalla di Mattia durante il film.
Lui mi iniziò a fare i grattini. Sa benissimo che io adoro i grattini, e infatti chiudo subito gli occhi per godermeli.
Solo che poi non sento più il film e così apro gli occhi. Questo coglione mi ha fatto i grattini per prendere il telecomando.
<<dai>>
Ma: stavi dormendo.
<<non è vero>>
Ma: si invece. E poi è noioso.
<<tu sei noioso>>
Lui mi guardò e poi si butto sopra di me per farmi il solletico.
<<daiii HAHA. BASTAA>>

il Fratellastro //Mattia Polibio//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora