It was only a kiss

390 27 1
                                    

08/a. please be all mine

Era passato quasi un mese dall'infausta mattina. I due finsero che non fosse successo nulla e sembrò essere stata l'idea migliore per entrambi... almeno fino a quel momento.
Per tutti gli gnomi da giardino. Non poteva essere vero.

Harry si era risvegliato umido ed eccitato. Aveva ancora gli occhi sbarrati dal ricordo del suo sogno: si ricordava la sensazione della morbida pelle di Draco sfiorare la sua, delle loro labbra unite...

- Potter, tutto bene? -
- Ho fatto un sogno strano. -
- Strano quanto? -
- Troppo - rispose Harry, voltandosi su un fianco e chiuse gli occhi nuovamente.
- E comunque alzati, bradipo! C'è lezione di Magia Sicura oggi, tra dieci minuti dobbiamo essere nell'aula magna. -
- Inizia ad andare tu! Io non posso. Ho sonno! -
- Pigrone, - lo additò Draco tirandogli un cuscino contro. - Alzati e andiamo, su! Quanto ci metti a vestirti? -
- Malfoy, veramente, inizia ad andare tu! Mi tieni un posto? -
- Potter, non fare il bambino, - lo rimproverò Draco. - Se non ti muovi, ti butto giù dal letto e poi sono cavoli tuoi... Uno... Due... Tre! -

Draco poggiò le mani sulle spalle dell'altro ragazzo che si rannicchiò per istinto di protezione.
- Draco, non mi toccare sennò qua oggi non esco più! -

Malfoy lo fissò interdetto e solo in un secondo momento notò che Harry aveva una mano tra le gambe, come a coprire qualcosa che non voleva far notare.
Draco si sforzò di restare impassibile.
- Tranquillo, Potter. Capita a noi maschi. Fatti una doccia fredda. -
- Ok, però non guardare. -
- E perché mai? -
- Perché dovresti? - s'innervosì Harry.
- Vuoi che ricambi il favore, Potter? - Draco lo fissò malizioso, inumidendosi l'angolo delle labbra con la punta della lingua.
- No, grazie, so fare da solo. -
- Lo so quello che sai fare... sei tu a non sapere quello che so fare io. -
- Declino l'offerta, Malfoy. -
- Va bene, peggio per te. -

Draco strinse le spalle e si sedette accanto a lui, infilandosi i calzini.
Perché Malfoy sembrava essere così sexy anche in attività banali come infilarsi un calzino?
Draco si voltò, notò l'aria sognante con cui Harry lo stava fissando e roteò gli occhi.
- Fanculo quello che vuoi, Potter, - bisbigliò prima di afferrargli la maglietta del pigiama e tirarlo a sé. Lo bacio sulle labbra, si prese la sua lingua e lo accarezzò con la propria, appassionatamente.
Harry non se lo fece ripetere due volte e poggiò le mani sulle spalle di Draco, stringendo tra le dita la stoffa della camicia indossata dal ragazzo. Lui era etero, lo era sempre stato, allora per quale motivo era così felice di quel bacio che si stavano scambiando?
Forse perché aveva sempre ammirato Draco, in fondo lui era da sempre stato un ragazzo determinato e ambizioso, oltre che molto bello. Da piccolo si era comportato come un bambino viziato, però le persone cambiano e Draco aveva scelto di cambiare in meglio.

- D-Draco, - balbettò Harry stendendosi sotto il corpo dell'ex Serpeverde. - L-la lezione... Non faremo tardi? -
- Chi se ne fotte della Magia Sicura, Potter, - rispose Draco riprendendo a baciarlo. Sembrava non fosse capace di staccarsi dalle labbra di Harry.
Cavolo, stava baciando Harry Potter!
Harry Potter!
Quello che a Hogwarts era la vittima preferita, quello cui inviava bigliettini minatori...
Draco gli morse il labbro inferiore e infilò la mano destra tra le gambe di Harry, al di sotto alla biancheria, iniziando a massaggiare la sua eccitazione.
Harry trasalì; era strano il tocco di Draco, deciso e vigoroso, nulla a che vedere con quello più delicato di Ginny.
Malfoy era sensuale, sapeva come farsi desiderare e sapeva anche come toccare Harry per farlo andare su di giri. Draco sentì il sesso di Harry pulsare sotto il suo tocco; era evidente che stesse per venire, così Draco gli parlò all'orecchio in tono suadente.

- Harry... Vuoi fare l'amore con me ? -

Alla sola domanda, complice il tono usato da Draco, Potter riversò la propria eccitazione tra le dita del ragazzo.

08/b. plans

Harry aveva risposto dicendo che non se la sentiva, alla fine.
Draco Malfoy aveva lasciato la stanza dopo avergli detto che gli avrebbe conservato un posto alla lezione.

- Ehi, Draco! - lo chiamò Blaise facendogli cenno di sedersi accanto a lui. - Come mai questo ritardo? -
- Lo vuoi un consiglio, Blaise? -
- Dimmi! -
- Fatti i cazzi tuoi. -

Nonostante Draco fosse ferito nell'orgoglio, non avrebbe mai mostrato a Harry o a qualcun altro quel lato di sé: lui era un ex Serpeverde, un mago potentissimo, un ragazzo intelligente... era Draco Malfoy, mica uno qualunque.
Harry Potter l'avrebbe desiderato da morire.
L'espressione di Draco che tramava qualcosa non era una novità per Blaise che deglutì, intimorito.

- Blaise, ho un piano. Ma mi serve il tuo aiuto. -

08/c. it started out with a kiss

- Come sei elegante! -

Draco indossava uno smoking nero opaco, in contrasto con la pelle chiara e la camicia bianca, nero come la cravatta sottile e le scarpe. Harry aveva fissato il movimento libidinoso delle dita di Draco che si abbottonava la giacca.

- Sto uscendo -
- Dove vai? -
- Ho un appuntamento. -
- Oh. Con chi? -
- Con uno. È per una questione importante. Come sto? -
- Sei... sei bellissimo. -
- Mh, avrei preferito perfetto e impeccabile ma bellissimo può andare. -

Malfoy sorrise malizioso, infilò la bacchetta nella tasca della giacca e le chiavi della stanza in quella dei pantaloni; uscì di soppiatto, salutando Harry con un cenno.

*

- Dai Harry, sbrigati! Ho fame! Se non ti sbrighi, penso che mangerò Neville! -
- Sto venendo, sto venendo! Un attimo solo! Dove hai detto che andiamo? -
- A "I tre manici di scopa". -
- Eccomi qui, sono pronto! -

Blaise e Neville si guardarono compiaciuti e, appena usciti dal cortile dell'università, si presero per mano, smaterializzandosi a Hogsmeade.

Una volta lì, camminarono per la strada quasi buia; Harry aveva le mani in tasca e sembrava essere pensieroso.

- Peccato che Draco non sia qui, - brontolò Harry.
- Hai ragione, - rispose Neville.
- Non sa che si perde... i panini di Madame Rosmerta sono il male, - aggiunse Blaise.
- Peccato che Draco dice che questo posto è pieno di mocciosi e che non ci verrà mai. -

Blaise e Neville si lanciarono un altro sguardo d'intesa e poi, insieme a Harry, entrarono nel pub.
I tre manici di scopa era uno dei pub più frequentati della cittadina di Hogsmeade e nella storia di Harry aveva sicuramente un ruolo importantissimo: era lì che Harry, nascosto dal mantello, era venuto a conoscenza della storia di Sirius, ed era lì che Hermione combinò l'incontro tra Harry e Rita Skeeter per far rilasciare a Harry a quest'ultima un'intervista pubblicata poi sulla rivista Il Cavillo... Tutti questi ricordi si erano affollati nella mente di Harry provocando un senso di nostalgia misto a familiarità, che non impiegò molto a tramutarsi in vera e propria rabbia, quando vide qualcuno a pochi tavoli dall'ingresso.

Draco Malfoy era seduto di fronte ad un uomo elegante, non molto più grande di lui all'apparenza, e stavano ridendo davanti a un piatto di patatine fritte. Draco stava ridendo insieme a quello! Aveva un appuntamento con un altro! Perché? Perché, dopo che gli aveva chiesto di andare a letto, aveva preso appuntamento con un altro?

Harry li osservò attentamente, senza preoccuparsi di passare per uno stalker. Draco aveva le mani intrecciate sotto il mento e sembrava gradire le parole di quel tizio che era con lui; era una persona apparentemente elegante, quanto Draco, composta, come Draco, pulita... Sembrava essere tutte quelle cose che Draco gli rimproverava sempre di non essere. Probabilmente quel tizio non avrebbe mai detto di no a Draco.

- Harry? -
- Ah..? -
- Vieni, il nostro tavolo è il numero 7! -

A little's enoughDove le storie prendono vita. Scoprilo ora