1.1: Gioielli di famiglia

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L'orologio suonava. Era mezzogiorno ed io camminavo tra la folla milanese. Era orario di punta e per questo genitori su genitori correvano per  recuperare i loro figli da scuola. Anche se odio stare tra la gente: i bambini che corrono spensierati spingendoti e facendoti le smorfie, gli uomini d'affari tutti impettiti che dondolando le loro valigette marrone scuro finendo per colpirti o il marone destro o quello sinistro, le giovani ragazze che dalla fretta si truccano per strada, rischiando di sbatterti addosso tutto quel rosso porpora ecc...
Ci sono sempre stato abituato. Nacqui nel 1998 ad Atene, in Grecia, meta di moltissi turisti e luogo importantissimo per la sua storia e per la sua cultura. Nacqui da una modesta famiglia, e fui l'ultimo dei fratelli. Dopo i miei primi momenti di vita, uscirono delle bolle dal mio corpo, staccandosi da esso per poi fluttuare in giro. Esse sembravano innocue, volavano in giro emanando un fortissimo calore capace di accendere la miccia di una bomba; fu solo dopo un mio forte pianto che esse esplosero lanciando schizzi di sangue bollente da tutte le parti. Tutti i presenti furono scioccati dall'accaduto, tant'è che pensarono fossi stato benedetto da qualche divinità e così mi chiamarono Krix, anagramma di Ekrixi, tradotto dal greco, Esplosione.

Più passavano gli anni e più diventavo consapevole della mia peculiare abilità, anzi essa fu il movente dei miei studi sulla storia, sulla scienza e sulla religione. Fu però nel 2009 che ebbi una rivelazione. Era il periodo della grande depressione che colpì tutta la Grecia e per far fortuna, i miei genitori mi imbarcarono in una nave diretta verso l'Italia, ma prima di partire, proprio tra i tronchetti di un ponticello del porto, trovai una pietra bellissima. Una pietra rosso fuoco, con strisce nere e rosa disposte in modo caotico in essa. 

Appena la presi, provai una fortissima sensazione di piacere, sentivo il calore del sole entrare nei miei vestiti, accarezzando la mia giovane pelle, lentamente il mio sangue ribolliva, sentivo le mie vene pulsare per tutto il corpo che lentamente prendeva un colore rossastro. Ciò portò ad un innalzamento innaturale della mia temperatura corporea, sentivo sensazioni contrastanti, da una parte, sentivo un grandissimo senso di piacere che passava per tutta la mia pelle, ma dall'altro, sentivo il mio sangue asfissiare le mie vene; il sangue iniziò a battere senza controllo, iniziai a respirare sempre più velocemente, la mia vista si offuscava, respiro dopo respiro, vedevo sempre di meno le barche che lentamente svanivano diventando un alone bianco in lontananza, l'urlo dei gabbiani ed il canto nei grilli iniziavano a diventare sempre più forti, spalancavo gli occhi, sentivo il mio fegato collassare su se stesso, i versi degli animali che da prima erano fastidiosi, poi divennero insopportabili. Mi sentivo morire, sentivo come se stessi per esplodere, persi la facoltà di ascoltare, non riuscivo a sentire più niente, cercai di emettere un urlo ma dalla mia bocca non uscì altro che un grido soffocato. Era giunta la mia ora, quei secondi sembravano ore, avevo perso la cognizione del tempo, non sapevo nemmeno io come facevo ancora a ragionare e poi... buio. Buio totale. Pensavo fosse finita, ma all'improvviso, sentii una sensazione di fresco sul mio corpo, sentivo come se il mio sangue fosse ritornato normale; ritornai a respirare e lentamente riuscii di nuovo a vederci e a sentirci bene. Mi svegliai. Notai come quella stronza rimase nella mia mano destra per tutto il tempo. Quell'affare infernale mi ha fatto provare le pene dell'inferno in così poco tempo e così caoticamente che non capii un bel niente, avevo capito solo che quella reliquia era speciale. Non era una semplice pietra preziosa ma qualcosa di più. Notai però che non mi torturava più... eppure io la tenevo in mano, com'era possibile che non mi attaccava più? Mi feci numerosissime teorie ma nessuna di queste combaciava poi ad una spiegazione plausibile. Decisi di portarmela con me per oggetto di studi, ma appena sbarcato in Puglia un rapinatore cercò di derubarmi ed io per difendermi, usai le stesse bolle di sangue che ho usato fino ad allora per difendermi... solo che quando le lanciai contro il nemico, notai che non sparavano semplice sangue bollente ma sangue incandescente, che sciolse la faccia del povero ladro in poco tempo. Ero spaventato. Anche se effettivamente capii di esser stato potenziato dalla pietra. Scappai da quel posto e più passava il tempo e più studiavo quella pietra. Dedicai tutto me stesso allo studio di quella strana ma affascinante reliquia e capii che in qualche modo era legata a me.

Scusate.... mi sono lasciato troppo andare,  ritorniamo a noi.

Camminavo per le strade di Milano. Era il 2015 e tutti erano pronti per l'Expo. Io mi ero preso una breve pausa da tutte queste ricerche, avevo bisogno di una pausa. E fu per questo che presi una stanza in un hotel lì vicino.

Era un bel posto tutto sommato, era tappezzato in oro, aveva moltissime copie di dipinti famosi come la Monnalisa o L'Urlo di Munch. Salendo le scale sentivo uno strano odore...anzi... era puzza... puzza di morto. Quel tanfo era insopportabile, era un miscuglio di feci e di carne in decomposizione. Mi iniziava a girare la testa; controllai il numero della stanza.

Sulle chiavi c'era scritto 965.

-965.

- 9 6 5.

- 9 6 5.

- 9 6 5.

Cercavo di ripetere quel maledetto numero per distrarmi da quel puzzo di merda morta. Era impossibile, anzi più mi avvicinavo alla mia camera, più era forte il fetore. Non ce la facevo più, ero esausto ed ora quella puzza mi stava per far svenire. Camminai più lentamente, mi fermai davanti la porta e velocemente la aprii.....

Era buio...

Oramai mi ero quasi abituato a quel tanfo. Quella camera era tutta buia.. e silenziosa... io rimanevo fermo davanti all'uscio della porta immobile, sapevo che c'era qualcosa di sbagliato. Potevo sentire il ronzio delle zanzare che mi volavano attorno fino a quando non sentii una forte botta, come quando si spacca un'asse di legno oppure si spacca un vetro; e poi lo vidi... un teschio umano rotolare proprio davanti a me. Ero terrorizzato... il mio cuore batteva forte, pensavo di aver visto tutto quando poi non lo vidi...

°•~CONTINUA~•°
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(Questo è il primo episodio della mia storia, spero che vi piaccia :)
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(Questo è il primo episodio della mia storia, spero che vi piaccia :)

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