1.4: La leggenda delle pietre antiche

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Uscimmo dall'hotel, mi sentivo strano, soprattutto perché stavo camminando con la persona che fino a poco tempo fa ha cercato di uccidermi. Fortunatamente il bar era abbastanza vicino ma durante il tragitto non potei non sentire la fragranza che veniva dal suo corpo. Tutto ciò è strano ma effettivamente il puzzo di morto, da quando ha ritirato gli scheletri, è tramutato in un profumo dolce non riconducibile direttamente a lui, ma nell'ambiente in sua presenza... è difficile descrivere ciò.
Egli camminava a gambe aperte, ricordava vagamente un gangster con la pistola nelle mutande che per evitare di spingere per sbaglio il grilletto cammina a cosce aperte tutto impettito con i piedi a papera. Il suo passo non era svelto, anzi, era abbastanza lento, ogni 3 passi miei, equivalevano ad un passo suo. Mi sentivo davvero un nano in confronto a lui.

Finalmente arrivammo al bar, ci sedemmo e chiedemmo un limoncello al cameriere. Passato qualche minuto gli chiesi:

-Allora? Perché hai fatto tutto questo casino per vedermi?

E lui mi risponde:

-È una lunga storia; ma ho bisogno di raccontarla per farti capire la situazione:

Anni e anni addietro, sulla Terra, prima dell'esistenza umana, il nostro pianeta era un contenitore di puro caos, grandissimi Tsunami bagnavano terre su terre, forti terremoti dividevano il pianeta in pezzi, il magma e il fuoco incendiavano la vegetazione e il ghiaccio congelava qualsiasi cosa ostacolasse la propria strada e così, gli dei, per controllare il potere distruttivo della Terra, crearono delle pietre in grado di contenere gran parte di quel potere, e così le reliquie che calmavano il mare finivano sui fondali, quelle del fuoco dei vulcani, quelle del ghiaccio negli iceberg e così via, alcune di queste pietre però ricevevano un potere maggiore trasformandosi in pietre divine, altre venivano trascurate e per ciò diventavano occulte e maledette ed infine le più rare, quelle che contenevano il caos. Questa si originava quando più forze della natura si fondevano diventando un elemento solo. Gli dei riuscirono a trovare un po' di tranquillità, fino a quando gli uomini non misero piede sulla stessa terra che tempo addietro veniva governata dalla Natura stessa. Gli uomini erano onnivori e spesso capitava che mangiassero pesci e animali che avevano ingerito accidentalmente qualche frammento di pietra; se esso veniva espulso dopo poco tempo, non succedeva niente, ma nel caso il corpo dovesse assimilare quel piccolo frammento, sarebbe stato in grado di controllare il potere oppresso da essa; e così nacquero i primi miti di uomini capaci di tutto: gente capace di vivere sott'acqua, giovani che non invecchiavano mai, persone che sconfissero giganteschi draghi a più teste; essi venivano chiamati semi-divinità. Ogni pietra ha il proprio potere, ma quello più particolare è quello del Chaos, infatti esso non ha nessun collegamento all'elemento da cui si origina ma assume un potere ignoto a tutti; si pensa che vari da persona in persona. Ed è per questo che sono qui: è perché penso che tu abbia questo potere, il che è rarissimo.

-...Quindi tu mi stai dicendo che il mio potere è legato ad una pietra? Che scemenza.

-È una leggenda, nessuno sa come si siano realmente create queste pietre o da dove vengano i poteri.

Pensandoci bene però, effettivamente un bel po' di tempo fa una pietra che ora porto sempre in tasca come porta fortuna, mi ha potenziato... può essere che magari....?

-Se te lo stai chiedendo

Continua.

-Sì la pietra che porti sempre con te è una pietra del chaos. L'ho notato anche dall'attacco che mi hai fatto poco fa, non collegabile a nessun altro tipo di potere.

Rimanevo in silenzio. Riflettevo... non riuscivo a capire il perché io sia nato con questi poteri allora. L'unica spiegazione che posso darmi è che magari mia madre quando era in gravidanza, aveva ingerito un pezzo di quella pietra per sbaglio e che automaticamente è passata a me....
Non ci capisco niente... e soprattutto come fa a sapere tutte queste cose?

-Cosa...sei?

Gli chiedo a bassa voce, con un tono di dubbio e perplessità, nemmeno me ne resi conto di aver fatto una domanda del genere.

-Il mio nome è Nito, e anche io ho dei poteri, solo che i miei riguardano l'occulto come puoi ben vedere.

Risponde.

-Eh allora? Cosa vuoi da me?

Chiedo e lui:

-Devi sapere che i poteri forti stanno progettando di prendere tutte le pietre per usarle per i loro porci comodi, se dovessero usare le pietre, manderebbero a puttane l'intero pianeta.

-Eh allora?

-Dobbiamo partire per prenderci le pietre prima che le possano rubare loro.

-E cosa ci vorresti fare con quelle pietre?

Chiesi  io e lui, lentamente, tirò fuori quella che sembrava essere una scatola dei gioielli con una fessura grossa quanto un palmo della mano.

-Se riusciamo ad incastonare le reliquie qui dentro, potremmo guadagnare un potere assurdo, paragonabile a quello di una divinità!

Ero abbastanza perplesso, sì, avevo dedicato una fetta importante della mia vita allo studio della pietra... ma sinceramente, rischiare la vita andando contro dei tizi potenti non mi va... anche se comunque avere Nito come alleato con tutti i suoi scheletri... sarebbe stato comodo.

Lentamente mi tese la sua venosa e pallida mano.

-Unisciti a me, e potremo diventare gli dei della Terra.

Velocemente pensai di nuovo alla mia vita passata: pensai alla mia famiglia e ai miei poteri... i miei erano pensieri contrastanti ma pensai che magari diventando qualcuno... un "Dio"... avrei potuto cambiare da male in meglio il mio pianeta....eheheh... "Dio Krix"....
Guardai negli occhi Nito, sorrisi e gli strinsi la mano.

-Io ti aiuterò, ma promettimi che è per un fine nobile.

-Come dice Machiavelli: <<Il fine giustifica i mezzi.>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 23, 2020 ⏰

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