NOTA: le parole in corsivo sono i sogni/ricordi, ma solo in questo capitolo.
"Non puoi essere felice. Tutti quelli come te non possono essere felici! Siete la feccia della nostra società, state rovinando il mondo, lo capite?!" il ragazzo mi tira un altro calcio nello stomaco, facendomi raggomitolare ancora di più su me stesso nell'angolo di quello sporco bagno, mentre calde lacrime solcano il mio viso in silenzio.
'Io voglio solo essere felice, la vita è mia, posso decidere io se farmi piacere i ragazzi o le ragazze!' vorrei dirgli, ma me ne sto in silenzio mentre i due ragazzi che erano sulla soglia della porta si uniscono a lui.
Uno di loro mi tira i capelli per farmi alzare il viso.
"Ma guarda un po', il tuo viso è ancora intatto. Quasi mi dispiace sfregiarlo, sai?" dice per poi passarmi un coltellino svizzero sulla guancia.
Il bruciore mi lacera dentro, ma cerco di sopportarlo, non voglio urlare, non voglio che qualcuno mi senta e si unisca a loro.
La mia testa finisce violentamente contro il muro e io comincio a vedere sfocato, le voci sono ovattate, e quasi mi convinco che questa sia la mia fine.
Vedo tutto nero, ma so che non finirà così.
Mi sveglio di soprassalto, con la fronte madida di sudore, così come il resto del mio corpo.
Mi rendo conto solo dopo che quel umido sulle mie guance non è sudore, ma calde lacrime.
Perché è così difficile dimenticare?
Avrei dovuto reagire? Forse si, ma poi cosa avrei dovuto fare contro tre di loro?
Al solo ricordo di quanto accaduto il mio corpo di ricopre di brividi e si raggomitola su se stesso contro lo schienale del letto.
Guardo fuori dalla finestra.
È l'alba.
Prima di allora mi piaceva così tanto l'alba, ora tutti i ricordi vanno a quell'incubo di tre settimane fa.
Peccato che quell'incubo fosse reale.
Quando apro gli occhi una leggera luce mi sfiora il viso.
Mi fa male tutto il corpo: mi fa male il petto, lo stomaco, le gambe. Sento indolenzito anche il viso.
Alzo lo sguardo alla finestra serrata che c'è la muro. Sta sorgendo il sole. Nella mia mente c'è solo il fatto che ho rovinato il mio ricordo preferito con te Iwa-chan.
Ricordi, Iwa-chan? L'ultima volta che siamo andati a Tokyo abbiamo guardato il sole sorgere insieme.
Iwa-chan perché non mi hai salvato? Perché ancora non hai capito cosa mi è successo?
Forse i miei occhi non riescono a parlare abbastanza?
Iwa-chan ti amo...
~~~~
Ma bentornate personcine, forse per alcuni questa è la mia prima storia che trovate, anche perché la prima l'ho eliminata, ma questa è totalmente diversa, parla di argomenti diversi ed è una fanfiction, su due personaggi che adoro follemente.Spero che questa storia possa piacervi, e niente buon inizio scuola :)
(a me inizia il 30 hihihi)

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Per essere felice || IwaOi
Fanfiction➪𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑒𝑡𝑎 Perché essere etero era la normalità? E perché lui non rientrava in quella "normalità"? Tooru proprio non riusciva a rispondere a quelle domande, e ad ogni passo in avanti che faceva vedeva il pavimento sgretolarsi sotto di lui. A...