©apitolo 2

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Sono fuori con i miei amici. Ridono, scherzano e io cerco di fare qualche battuta o almeno di ridere alle loro, ma mi sembra così difficile in questi giorni anche solo sorridere...

Sono tornato a casa presto, alle 10, dopo che i miei amici mi hanno detto che sembravo strano.

Avevo paura scoprissero anche loro che non sono normale come gli altri.

Quando sono sul letto una domanda mi affolla la testa: "Come la prenderebbero le persone che mi circondano a sapere che non faccio parte della normalità?".

Poi un senso di paura mi assale.

Vorrei che non fosse così difficile...
Vorrei che non facesse così male al petto...
Vorrei essere felice...

Vorrei non averti mai amato Iwa-chan...

~~~~~

Oggi hanno bussato al campanello del mio nuovo appartamento, ho aperto. Eri tu Iwa-chan.

Ero così felice di vederti dopo quasi due settimane, eppure sentivo un peso sul cuore. Sembrava un macigno enorme, ma questo non te l'ho detto.

Oggi stavi quasi per leggermi, me ne sono accorto, Hajime.

Ho visto i tuoi occhi scurirsi per qualche attimo e i tuoi ingranaggi del cervello girare. Ci sei quasi arrivato Iwa-chan.

Sei stato a casa mia per tutto il giorno.

Non facevo un sorriso vero da settimane, quindi grazie per questo Iwa-chan.

Poi d'un tratto mi hai detto che sono bellissimo, e io ho perso qualche battito.

<Ahh, lo so Iwa-chan~, le mie fan si sono moltiplicate in questo periodo.> ma ti ho risposto come facevo qualche tempo fa con orgoglio e con un sorriso sfacciato in viso.

Tu hai abbassato lo sguardo, e io non so perché, ma mi sono sentito in colpa.

In realtà non mi fermano in strada da quasi due mesi...

È possibile che anche tu mi ami, Hajime?

Eppure cosa avrei io di tanto speciale per farmi amare proprio da te?

Abbiamo anche cenato insieme, e mentre cucinavo sentivo il tuo sguardo bruciarmi addosso.

Quando ci siamo seduti a tavola per mangiare, ti ho visto boccheggiare un paio di volte.

<Iwa-chan, devi dirmi qualcosa?> ti ho chiesto mentre addentavo un pezzo di carne.

Tu te ne sei uscito con un <Ho rotto il telefono, per questo non ti ho scritto o chiamato in questi giorni... >.

So che mi hai mentito.

Si era fatto tardi, erano le 11.
Siamo stati insieme a parlare fino a tardi.

Quando eravamo sulla soglia della porta ti ho abbracciato, tu mi hai stretto a te.

Poi mi sono staccato, e ho lasciato che per qualche secondo i miei occhi esprimessero tutto il mio dolore.

E amore, per te.

Avrei voluto dirti che ti amo...

Poi ti sei girato e te ne sei andato.

Cosa volevi dirmi davvero, Iwa-chan?

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Hei, miei lettori, come va?
Io sto cercando il più possibile di farvi capire i pensieri di Tooru e le sue paure, quindi fatemi sapere se ci sto riuscendo 👉🏻👈🏻

al prossimo capitolo ✨

Per essere felice || IwaOiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora