Parte Due: N5

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Shawn Pov

-Che ti ha detto Giulia?- Guardo Gaia tornare a sedersi con noi e sospirare.

-Niente...-

-Dimmelo- Insisto, -Che vi siete dette?-

-Mi ha chiuso in faccia, Shawn...- Sospira guardando il vuoto, -Non mi vuole sentire, forse è meglio per lei, non lo so...-

-Le manchi Gaia, sono passati anni...-

-Un motivo in più per odiarmi...-

-Tu non hai fatto niente quella sera ed a me non darà ascolto! Prendi la roba e andiamo da lei!-

La ragazza mi guarda senza emozioni, incatena lo sguardo e mormora: -Domani. Ci andremo domani...-

-Perfetto-

Spero vada tutto bene...

Quando conobbi Gaia, la sua situazione era veramente pessima...
I genitori si erano appena separati e lei doveva tenere Giulia, studiare e stare dietro ad altre mille cose che, al tempo, per una tredicenne non era il massimo...
Il nostro incontro fu per caso, totalmente dato dal fato.

Andò così...

Flashback

"-Ci mancava solo la pioggia!!- Sbuffo correndo a ripararmi sotto una pensilina del bus, apparentemente vuota, -NO! GLI SPARTITI!-
Ero appena uscito da chitarra e quei fogli erano la mia prima canzone scritta da me...

-Fagli una foto...-

Alzo lo sguardo verso la voce femminile che punta l'attenzione su un'altra persona lì con me.
Guardo fisso gli occhi scuri della ragazza bagnata dalla testa ai piedi, messa peggio di me, mentre trema e la sua espressione, vitrea e senza emozione, mi fa intendere che non se la stia passando bene...

In verità questa ragazza l'avevo già intravista...

Veniva spesso presa di mira dai miei compagni di classe, veniva spinta o spesso riceveva insulti pesanti, una volta presi le sue difese proteggendola, ma non ebbi un misero ringraziamento siccome era scomparsa pochi istanti dopo...

-Fai la foto prima che l'inchiostro si sparga ovunque...- Ripete

-S-Si...- Scatto velocemente la foto e sospiro vedendo i fogli completamente irrecuperabili. Guardo la ragazza guardarli dispuaciuta e prende dallo zaino un quaderno porgendomelo: -Oggi mia madre mi ha comprato questo, ma io non suono...- Ridacchia leggermente, -Penso che tu sappia anche come utilizzarlo-

-Sì...- Afferro il quaderno lentamente, senza fretta,  e la guardo, -Tu sei la ragazza...-

-Che hai protetto- Continua lei la frase, -Sì, sono io...- Sospira guardandosi i piedi.

-Mh-

-Non ho avuto il piacere di ringraziarti quel giorno nè i giorni seguenti, avevo paura...-

-Non preoccuparti, grazie del quaderno...-

Un'auto suona.

Finalmente mio padre si è fatto vedere...

-Hey vuoi un...-

Sparita.

Come quel giorno..."

Fine

Beh, fortunatamente la signorina aveva scritto involontariamente le sue informazioni, e rintracciarla fu facile.
Lentamente iniziò a fidarsi di me e si aprì man mano che uscivamo insieme. La aiutai nel riprovare a mangiare, nel saper difendersi e si saper amarsi allo specchio e da lì a poco mi ritrovai a fare il "padre" della cugina.
Quando litigarono, o meglio le madri litigarono, mi sono ritrovato tra due fuochi.
Persi i rapporti con Gaia che nell'ultimo anno si sono ripresi e con Giulia, invece, siamo andati ben oltre all'amicizia...

-Bene, cosa facciamo oggi?- I gemelli e gli amici vengono verso di noi presi ad accarezzarci.

-Stasera torniamo a casa- Gaia si alza, -Io torno al cottage, scusate...-

-Gaia...- Harvey segue la ragazza mentre Max mi guarda torvo: -Non me la metterai contro- Ringhia.

-Evapora- Lo guardo prima si seguire la ragazza col gemello.

Domani andrà tutto bene?

Do You Love Me? // Max And HarveyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora