Capitolo undici

356 20 2
                                    

Sono le dieci e trenta quando sento il mio pc squillare per una video chiamata in arrivo vedo che è Peter e quindi non rispondo continuando la mia colazione ma dopo la prima ne giunge un'altra 

-Chi ti cerca?-domanda mio padre, volto il computer verso di lui e lo vedo assumere un'espressione seria -Rispondi Hayley, fidati di me-alzo gli occhi al cielo, rigiro il computer verso di me e rispondo, resto per qualche secondo a guardare Peter e noto subito che non è nella sua stanza 

-Ho risposto solo perché mio padre mi ha chiesto di farlo, che vuoi Peter?-mi guarda ancora per qualche secondo con il suo solito sguardo dolce ed il mio cuore inizia a battere forte, no! Non devi far trasparire nulla! -Allora? Il gatto ti ha mangiato la lingua? Non ho tutto il giorno!-anche se oggi è sabato ed in effetti non ho nulla da fare ma sono solo piccoli dettagli insignificanti 

-Ti ho lasciata perché prima di metterci insieme ho fatto domanda per lo scambio culturale e mi è arrivata la risposta positiva, non potevo rifiutare ed ora sono a Milano, in Italia-lo dice tutto d'un fiato ma io recepisco ogni singola parola ed il mio cuore si spezza, in italia...a Milano... -Dovrò stare qui per un anno, volevo solo lasciarti libera di fare le tue esperienze e non essere legata-scuoto la testa con le lacrime che vogliono uscire ma non glielo permetto 

-Avresti potuto dirmelo...potevamo stare insieme a distanza o trovare un'altra soluzione ma hai deciso tutto tu! Pensavo fosse colpa mia ed ho sofferto così tanto-sta per parlare ma lo interrompo -Non farti più sentire Peter capito? Mi hai davvero delusa e ferita...mi hai trattato come un oggetto e non come una persona con dei sentimenti...con me hai chiuso- e detto questo chiudo anche la video chiamata lasciando libere le lacrime, subito mio padre viene ad abbracciarmi. Passo la giornata sul divano a fare la maratona di Harry Potter e mangiare schifezze insieme a Steve visto che mio padre e Bruce sono dovuti ad andare ad un convegno su non so cosa -Pensavo davvero fosse quello giusto Steve-ci guardiamo per qualche istante poi mi bacia teneramente la fronte 

-Hai solo sedici anni amore, troverai la persona giusta-ci alziamo ed andiamo in camera dove mi rimbocca le coperte come se fossi una bambina, mi posa un bacio sulla fronte e sta per andare via ma io lo trattengo prendendolo per un polso 

-Resti qui per questa notte?-mi sorride ed entra sotto le coperte, mi passa un braccio sulle spalle ed io poggio il viso al suo petto -Grazie Steve-sussurro 

-Ci sarò sempre per te cucciola-sorrido ed in poco tempo riesco ad addormentarmi. La mattina dopo vengo svegliata da delle urla soffocate visto che la porta è chiusa, la apro leggermente 

-MA COME HAI POTUTO STEVE??-urla mio padre esco dalla stanza e vado verso la cucina ma restando nascosta, vedo il biondo spalancare gli occhi -è mia figlia! Ha solo sedici anni!-urla ancora 

-Tony ma di che stai parlando?? Sei impazzito? Come puoi pensare ad una cosa del genere?? Hayley è come una figlia per me! Abbiamo solo dormito insieme-mio padre lo guarda scettico così decido di entrare in scena 

-Papà Steve dice la verità, gli ho chiesto io di restare a dormire con me...come puoi pensare che lui possa fare una cosa simile?-fa un respiro profondo

-Scusami Steve davvero è solo che vi ho visti a letto insieme e lei indossa solo una tua t-shirt-il biondo annuisce anche se un po' deluso, papà si avvicina e lo bacia dolcemente, lui ricambia il bacio ma per poco 

-Come hai potuto sospettare una cosa simile?-sussurra, mio padre lo guarda colpevole e con gli occhi leggermente lucidi  

-Scusami amore davvero io...-lo stringe a se e sussurra qualcosa al suo orecchio, sorrido e torno in camera per cambiarmi e fare una doccia.

La figlia di Tony StarkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora