𝟹𝟻. 𝙲𝚊𝚙𝚘𝚍𝚊𝚗𝚗𝚘

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Mi reggevo ancora a Luke mentre giravo la chiave nella serratura, appena il portone scattò sentii dei passi venirmi incontro, era ancora a casa mia.

"Amore sei torn-oh Luke" il suo sguardo era tra il sorpreso e lo scioccato "mi ha...mi ha aiutata a tornare a casa perché avevo un po' di dolori, ma sto bene, tranquilla" tirai fuori un sorriso striminzito cercando il più possibile di tranquillizzarla, ma non riusciva a togliere lo sguardo da Luke, aveva paura, lo percepivo.

"Ti accompagno dentro?" disse lui guardandomi "oh no tranquillo ce la faccio" mi allontano un attimo dal suo petto per vedere se riesco a mantenermi in piedi da sola "visto?" aprii le braccia come per fargli vedere che avevo pienamente ragione "si ok va bene" accennò un sorriso e si voltò per andarsene.

"Aspetta Luke!" con un paio di falcate lo raggiunsi "io...cioè io volevo chiederti se Mercoledì guardiamo la partita insieme, è...è la prima partita dell'anno è l'ultima settimana di vacanza e poi inizieremo a lavorare e..non lo so,vuoi?" rimase in silenzio forse a meditare la risposta, spostò il suo sguardo su Camila.

"No io non ci sarò, ho tanto da studiare" sorrise lievemente. Luke fece un sospiro abbastanza rumoroso, si stropicciò gli occhi con indice e pollice, questo gesto lo faceva sempre quando doveva prendere una decisione "ti prego Luke" sfiorai la sua mano con la mia guardandolo dal basso e cercai di fare l'espressione più smielata che potessi fare, "ok, porto le birre" si girò e camminò a passo svelto verso l'uscita.

Un sorriso si instaurò sul mio viso, forse c'era speranza che tornasse tutto come prima!

Delle mani mi avvolsero da dietro, e il mento di Camila si poggiò sulla mia spalla "sono contenta per te" disse piano e mi lasciò un bacio sulla schiena prima di rientrare.

Rimasi ancora un po' a fissare il vuoto, prima riempito dal corpo possente del mio migliore amico, si accese una piccola scintilla di speranza in me, avrei avuto modo di parlargli, di farmi ascoltare senza intromissioni, certo eravamo più calmi rispetto alla settimana scorsa.

Si ce la potevano fare!

♡♡♡

"Quindi oggi cena e poi a casa?" mi chiese mentre alzava le due grucce di fronte lo specchio per scegliere se indossare l'abito nero a balze o quello rosso aderente "quello nero" dissi sorridendo, mentre ero stesa sul letto e la osservavo "...e si, gli altri andranno direttamente a ballare e a me non va, è il nostro primo capodanno e vorrei averti solo per me dopo tutti questi drammi" sorrisi e lei si girò per catturare i miei occhi "ok, ma portami in qualche posto carino!" buttò il vestito nero sul letto, mentre conservava nella piccola valigia che si era portata dietro, quello rosso.

Qualche volta mi ascolta.

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"Wow" ormai lo ripeteva ad ogni passo, l'avevo portata in questo ristorante lussuoso, quelli da Mille e una Notte, che subito dopo mezzanotte si sarebbe trasportato in una discoteca "si, hai detto solo quello da quando siamo entrate" dissi quasi sbuffando, lei mi tirò uno schiaffo sul braccio "però fa un po' freddo" storse il naso "te l'avevo detto di mettere una giacca!" quasi urlai, aveva tutta la schiena nuda, cazzo, e avevo già notato due, tre coglioni che la guardavano.

"Non fare la gelosa dai! Il bello di questo vestito è la provocazione" mi fece l'occhiolino e io alzai gli occhi al cielo.

♡♡♡

"Ecco i vostri piatti" disse il cameriere vestito di bianco, era già venuto al nostro tavolo per le altre portate e, ogni volta, lanciava un'occhiata sulla schiena nuda della mia ragazza, stronzo!

𝘓𝘢 𝘙𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘢 𝘋𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘗𝘢𝘭𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢 || 𝘊𝘢𝘮𝘳𝘦𝘯 𝘝𝘦𝘳𝘴𝘪𝘰𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora