Il sole era tramontato da un po', avevo lasciato le tapparelle aperte per far passare la luce dei lampioni e delle auto che sfrecciavano sotto casa mia, adoravo sentire il traffico del sabato sera, quando io ero beatamente stesa nel mio letto, sotto le coperte.
"Ehi sei sveglia?" la mano di Lucy mi accarezzò la guancia, stava dormendo accanto a me appoggiata al mio petto, e non mi ero accorta che si fosse svegliata, ero troppo intenta a fissare il soffitto "ehi ciao" dissi abbassando lievemente il viso verso di lei e sorridendo, lei ricambiò il sorriso e si accoccolò nel mio collo.
"Dovremmo alzarci a breve, lo sai?" le sussurrai all'orecchio, lei mugulò in risposta e si strinse ancora di più a me
"Lucy dico davvero...se facciamo tardi non entreremo con loro al locale" dissi ridendo e iniziando a farle del leggero solletico sui fianchi, sapevo fosse il suo punto debole e sapevo che l'avrebbe fatta svegliare del tutto.
"Dai basta smettila!" disse ridendo tra le lenzuola, ormai l'avevo sopraffatta con il mio corpo e la stavo facendo sciogliere fra le risate "ok ok mi fermo ma alzati!"
Andai in bagno per fare una doccia veloce. Ero già nuda perciò mi infilai direttamente nel box, l'acqua calda che scivolava sul mio corpo mi fece riprendere dal sonno che mi trascinavo dietro. Avevo una sensazione strana addosso, non riuscivo a dormire ultimamente, e non solo perché ero occupata a fare altro con Lucy. Quando ero da sola in casa, su quel letto, passavo quasi tutta la notte a fissare il soffitto, con un peso sul petto che mi faceva faticare a respirare e dormire. Spesso metto le cuffie e ascolto solo canzoni d'amore tristi, erano le uniche compagnie che volevo in quel momento.
"Ehi non finire tutta l'acqua calda!" mi riproverò Lucy che si era ficcata sotto la doccia anche lei, io sorrisi e le accarezzai la guancia, aprì lo sportello trasparente e uscì dal box "non rimani con me?" mi chiese con un sorrisetto malizioso "Lù no! Siamo in ritardo!" le feci la linguaccia ed entrai in camera a prendere dei jeans neri e una maglia del medesimo colore, sicuramente nel locale faceva caldo e quindi mi vestì leggera, coprendomi però con un cappotto molto pesante per il tragitto macchina - locale.
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"Ragazze siamo qui" urlò Ally che ci aveva intravisto nella folla del parcheggio. Erano tutti là, anche Camila che veniva tenuta stretta da Luke per le spalle. Strinsi un pugno nella tasca del cappotto e sospirai, Lucy che si stava aggiustando il laccetto dei tacchi mi raggiunse, mi prese per mano sorridendo. Io ricambiai il sorriso e raggiunsi il gruppo.
Dopo i saluti, fatti solo con un gesto della mano, non volendo avvicinarmi fisicamente a nessuno, in modo da non doverlo fare anche con lei, ci avviammo verso l'entrata. Louis aveva un amico che lavorava come buttafuori e ci fece entrare saltando la fila.
Le luci rosse e viola illuminavano le pareti bianche e nere del locale, il Dj aveva già iniziato a suonare e la gente era quasi tutta riversata in pista, prendemmo un privé in modo da stare più comodi e non perderci di vista.
Il locale era enorme e il privé incantevole, con poltrone stile principesco e un tavolo già attrezzato con 3 bottiglie di Vodka e varie bevande da mischiare.
"Ragazze andiamo in pista?" gridò Ally, sempre pronta a ballare appena sentiva una nota musicale, tutte sorrisero mettendosi dietro di lei, compresa Camila "io per ora bevo un po', vi raggiungo fra un istante" dissi sorridendo, Ally e Lucy fecero labbruccio mentre Camila continuò a guardarmi con uno sguardo neutro.
Sembrava non se ne fottesse un cazzo, sono così facile da dimenticare?
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"Laur dai ora basta bere!" mi spintonò Luke, eravamo abbastanza alticci, sia io che lui e anche Louis con altri due suoi amici imbucati "andiamo a ballare scemo!" urlai saltandoli sulla schiena. Facendoci spazio nella calca arrivammo vicino alle ragazze.
Notai subito dei ragazzi che avevano accerchiato le ragazze, scesi subito dalle spalle del mio amico e senza pensarci due volte mi avvicinai a loro.
"Ehi che succede?" chiesi a Normani che era quella più vicina a me "Laur siete qui finalmente!" urlò lei sorpassando uno di quei ragazzi e abbracciandomi.
Lanciai un occhiata alle altre e tutte sorridevano verso di me, mi raggiunse subito dopo Luke mettendomi un braccio intorno alla spalla e Louis con un drink in mano.
"Quindi ragazze qualche problema?" disse il mio migliore amico, i ragazzi si girarono a guardarci, erano tre, abbastanza muscolosi e alti, appena ci videro alzarono le mani e si allontanarono, credo abbiano capito che le ragazze non erano da sole ed evidentemente non volevano dare spettacolo.
Purtroppo però uno di loro, che inizialmente non avevo visto, non aveva ancora capito che doveva lasciare stare le ragazze, anzi più precisamente Camila, quell'essere viscido le stava avvinghiato e lei cercava in tutti i modi di allontanarlo.
Fu come una scintilla dentro di me, mi avvicinai a lei e spintonai il biondino ubriaco, lo capii dal modo in cui barcollò cadendo come una pera cotta al suolo. Camila era accanto a me ora e mi guardava con un'aria stupita. In realtà tutti mi guardavo con un'aria tra lo stupito e il confuso.
"Ohi tigre è tutto ok!" mi disse Luke dopo avermi poggiato una mano sulla spalla e avermi scossa.
"Eh?" resuscitai dalla mia trans passeggera "tutto ok?" si avvicinò Lucy e mi accarezzò la guancia, feci un sorriso tirato e scusandomi andai verso il bagno per sciacquarmi la faccia.
L'acqua fresca mi fece riprendere da tutto l'alcool che avevo bevuto, mi asciugai con due fazzoletti che avevo nella tasca dietro i jeans e le mani con l'aria calda attaccata alla parete del bagno. Guardavo il mio riflesso mentre facevo scivolare le mani sotto quell'aria bollente, che diavolo mi è preso?
Il mio riflesso venne poi raggiunto da una figura più piccola di me, slanciata in quell'occasione da due tacchi abbastanza alti. Alla luce limpida del bagno potei notare l'abito nero super aderente e corto, con le maniche a tre quarti. Era stupenda. Mi volta verso di lei per far scontrare i nostri sguardi.
"Grazie Lau" disse con un filo di voce, sfiorò il mio braccio ancora teso verso la macchina ad aria calda.
Non avevo notato che il flusso bollente si fosse fermato, feci scivolare le mani nelle tasche anteriore dei pantaloni e le sorrisi "non ho fatto nulla di che..." abbassai lo sguardo osservando i suoi tacchi bordeaux con dei piccoli rilievi argentati "non sapevo fossi una tipa che guarda i tacchi" disse poi lei con un tono scherzoso.
Alzai gli occhi ed emisi una piccola risatina "no infatti, sono tipa da Nike" "si lo vedo" indicò le mie Air force nere e bianche. Restammo per qualche secondo in silenzio scrutando ogni particolare del nostro viso. Non ci vedevamo da un po', e non così da vicino.
"Scusa per quello che ho detto al bar l'altra sera" disse poi interrompendo quell'atmosfera silenziosa "tutto passato tranquilla" allungai le labbra per cercare di sorridere ma credo ne sia uscita una riga dritta, che tutto poteva far trasparire tranne che serenità.
"Amiche?" chiese allungando la mano.
Io la osservai per pochi istanti, alzai lo sguardo su di lei, e non so come mai ma percepì come se le sue parole non corrispondessero al battito del suo cuore. Come se ciò che la bocca in quel momento aveva prodotto, in realtà non era ciò che pensava.
"Amiche" affermai stringendole la mano.
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𝘓𝘢 𝘙𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘢 𝘋𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘗𝘢𝘭𝘦𝘴𝘵𝘳𝘢 || 𝘊𝘢𝘮𝘳𝘦𝘯 𝘝𝘦𝘳𝘴𝘪𝘰𝘯
Fiksi Penggemar𝐋𝐚𝐮𝐫𝐞𝐧 𝐞' 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐚, 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭 𝐞' 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐚 𝐚𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐦𝐢𝐜𝐨, 𝐋𝐮𝐤𝐞. 𝐔𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐦𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞 𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐩𝐚𝐥𝐞𝐬𝐭𝐫𝐚, 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐫...