fred weasley ~ i don't know

• You are beautiful •

Stava per entrare nella Sala Comune di Grifondoro, era appena stata dimessa dall'infermeria e voleva assolutamente raggiungere la sua camera prima che qualcuno la vedesse.

Aveva aspettato un po' in modo da riuscire ad arrivare davanti al quadro della Signora Grassa quando tutti si erano congedati in Sala Grande per la colazione, per essere certa di non incontrare nessuno.

Ise:"Pozione Polisucco..." disse con la voglia di vivere pari a quella di un ippogifo suicida.

Il quadro si aprì, la sala sembrava vuota, si sedette sul divano per godersi gli ultimi momenti che avrebbe passato lì da sola e sentì qualcuno chiamarla da dietro, ed era sicura fosse Fred.

Si alzò velocemente per corrergli contro: voleva, anzi, doveva scusarsi con lui per aver pietrificato la sua accompagnatrice, o semplicemente per abbracciarlo, forse era la persona che più le era mancata, siamo tutti sicuri sul fatto che non lo avrebbe mai ammesso.

Ise:"Scusa" disse soffocando il grido nella divisa dell'amico, che le accarezzava i capelli "i-io non volevo, ti giuro, io- sono un errore dell'esistenza..."

Fred:"Hey" la stacco da sè, si abbassò leggermente per poterla guardare negli occhi "no, non lo sei, solo che a volte le persone ti fanno credere di aver fatto talmente tanti errori da portarti a credere alla fine di essere tu l'errore, non dirlo mai più, ok?"

La ragazza sorrise tra i lacrimoni che gli scendevano dagli occhi, rivide la scintilla negli occhi del ragazzo dai capelli fiammeggianti, questa volta leggermente diversa, più luminosa e più vera.
Annuì e lo riabbracciò.

Ise:"Fred...?" lo chiamò in un sussurro, sentì la presa del ragazzo allentarsi e il suo sguardo su di lei, raggiunse di nuovo i suoi occhi "io...ti prego, non prendermi per ridicola, ma-"

Venne fermata dalle risate dei vari Grifondoro che stavano per entrare in Sala Comune, non aveva intenzione di farsi vedere da nessuno, piccola eccezione per Ginny, corse verso la sua stanza.

Dopo poco la testa della rossa fece capolino dalla porta, girò per un secondo lo sguardo per la stanza per poi soffermarsi a Ise, che guardava disinvolta la luna ancora impressa nel cielo stranamente azzurro.

Ginny:"Che volevi dire prima a mio fratello?" camminò fino a raggiungere la mora, era ancora impegnata nell'osservare la luna, la richiamò e Ise la guardò negli occhi.

Ise:"Ginny! Ciao..." si rigirò verso il cielo "Non la trovi stupenda?"

Ginny:"Sisi, bellissima, ma rispondi: che volevi dire prima a mio fratello?"

Ise:"Come fai a sapere che volevo dirgli qualcosa?"

Ginny:"Io...ero seduta dalla scrivania in fondo alla Sala, ho assistito a tutta la scena e quindi dimmi: che volevi dirgli?" aveva un leggero sorriso sul volto, mischiato a quel piccolo senso di terrore che ancora aveva dentro, dopo tutto Ise aveva ucciso una ragazza da poco.

La mora rigirò lo sguardo verso il cielo, la rossa le ripeté la domanda.

Ise:"Se ti dicessi che mi piace...cosa diresti?"

Ginny:"Cioè...nel caso?" Ise annuì "Beh...probabilmente a te non direi niente, ma direi a lui di starti lontano" rise, la ragazza corrugò la fronte.

Ise:"Cioè...?

Ginny:"Hai appena ucciso una tipa...e non vuol dire che ti odio, solo...fai un po'-"

Ise:"Paura?" il tono della ragazza si era fatto davvero scontroso, si staccò dal davanzale della finestra per guardare Ginny dritta negli occhi, la differenza di altezza intimidiva la rossa, tanto da non farla rispondere "sul serio Ginny? Sei davvero così-"