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La terza prova.

Tutti gli studenti erano completamente in delirio e Ise era, con Lena, chiusa nella Stanza delle Necessità intenta nel creare striscioni per supportare suo cugino.

Lena:"Sai...dovremo mettere io e Moody la coppa al centro del labirinto, questa sera" disse lei fermandosi nel dipingere una grande Y rossa.

Ise:"Ah, wow, sono contenta per te" invece lei non toglieva gli occhi dal grande pezzo di stoffa bianca.

La bionda le schioccò le dita davanti alla faccia e lei alzò gli occhi, li posò su quelli verdi dell'amica, decisa.

Lena:"Ise, devo metterti un'attimo alla prova"

La mora annuì, lei mise davanti a lei il braccio, ancora coperto dalla manica della camicia bianca, e lo scoprì, Ise non si mosse di un centimetro.

Lo guardò un secondo: l'inchiostro magico che sembrava galleggiare sulla pelle, il disegno affascinante quanto terribile le fece ricordare la notte della finale di Quidditch, in quel momento sembrò realizzarsi.

Ise:"La coppa è maledetta, vero? E se vincesse Harry, morirebbe?"

Lena:"Non proprio: è una passaporta, porta in un cimitero, e lì" si fermò un secondo, guardò il marchio e poi l'amica "Voldemort tornerà potente grazie a Codaliscia e chiamerà tutti i suoi seguaci, capisci ora?"

Ise:"Harry morirà"

La ragazza sospirò.

Lena:"Non se io mi rifiuto di rimanere con Codaliscia al cimitero"

Ise:"E in quel caso Voldemort ti farebbe il culo, quindi no"

Ricominciò a pitturare la Y di rosso, la bionda le mise due dita sotto il mento e le tirò su la testa, piangeva.

Ise:"Lena, non fare cazzate, ti prego, sai che se tu muori io-"

Lena:"È tuo cugino"

Ise:"Ma non si è mai dimostrato tale" scansò la testa, la mano della bionda viaggiava a mezz'aria, e Ise era sul punto di scoppiare in lacrime "invece tu si: in tre anni che ci conosciamo mi hai fatto da sorella maggiore, e non ti voglio perdere, se tu muori io muoio con te"

L'ultima frase la urlò, dopo abbassò la testa verso il lungo striscione e cominciò a lanciarci sopra tanta vernice babbana rossa, che si erano procurate poco prima: la scritta non si vedeva più.

Pianse, tanto, sia per il fiume di ricordi che le stava attraversando la mente in quel momento, sia per il fatto che l'amica si sarebbe sacrificata comunque, ed in quel momento un piccolo fulmine azzurro ghiaccio spuntò dai suoi occhi.

Si sentì abbracciata, smise leggermente di singhiozzare, ma le lacrime uscivano comunque.

Lena:"Se non mi trova non mi ammazza. Ise, tranquilla, tornerò da te ok? Ora vado, oppure sarà Moody ad uccidermi" sorrise e si alzò, lasciando l'amica da sola, in mezzo alla stanza, in ginocchio per terra.

Fu troppo tardi quando realizzò le ultime parole dell'amica, che lei era già nel centro del labirinto o oltre: Moody c'entrava qualcosa? e se Harry non fosse morto, sarebbe toccato a lui ucciderlo, dopo?

Non ne era sicura, e quando arrivò in Sala Comune si fiondò subito verso le due teste rosse che parlavano ridacchiando, i suoi due migliori amici: i gemelli.

Ise:"Ciao ragazzi!" si sedette per terra sul tappeto bordeaux davanti al camino, i due la guardavano sorridenti, come sempre del resto, probabilmente George non sapeva niente di ciò che era successo al ballo.

fred weasley ~ i don't knowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora