Capitolo 9

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Scendo dal taxi e corro a casa. Con la mano frugo nella borsa in cerca delle chiavi. L'odore della miriade di fiori all'entrata mi invade le narici.

«Meg!» sento Rosa chiamarmi, ma non riesco a rispondere.
Salgo le scale con così tanta fretta che mi sembra di stare in uno di quei film fantastici in cui il protagonista viene seguito da un un drago a tre teste pronto a mangiarselo vivo.

Apro la porta della mia camera che al momento mi sembra l'unico rifugio sicuro di tutta la città.

«Sei arrivata!» Matt sorride seduto sul mio letto a gambe incrociate. Non sapevo che sarebbe venuto a trovarmi oggi. Appena incontra i miei occhi quell'espressione sul suo viso si spegne «Meg! Cos'è successo? Perché hai quella faccia?» mi corre incontro.

«Quel ragazzo è pazzo» commento buttando a terra la borsa con alcuni libri all'interno e il rumore rimbomba nelle mie orecchie.

«Quale di tutti quelli con cui vivi?» trattiene un sorriso ma il tono con cui l'ha detto è talmente tanto buffo e ridicolo che non ce la faccio e scoppio a ridere.

«Brayden» rispondo sedendomi sulla poltrona accanto alla finestra.

«Cos'ha fatto?» mi chiede «Sono pronto a spaccargli la faccia per te, sappilo». Sorrido all'idea di uno scontro tra Matt e Brayden che sembra un armadio in confronto a lui.

«Ha cercato di baciarmi» dico tutto d'un fiato.

«Oh...wow. Non me l'aspettavo» si passa la mano tra i capelli.

«Già nemmeno io» rispondo «Sai qual è la parte peggiore?»

«Quale?» chiede.

«Che stamattina ho conosciuto la sua fidanzata Anna gambe lunghe»

«Non ci credo...che pezzo di merda» sospira.

«Puoi dirlo forte...» lascio cadere la testa sullo schienale e chiudo gli occhi. Ma li riapro subito dopo.

Sentiamo bussare alla porta.

«Si?» rispondo.

La porta si apre e compare una chioma nera corvina.

«Oh...ehm...» dice guardando me e poi Matt «non pensavo avessi compagnia»

«Io me ne stavo andando in realtà» dice Matt alzandosi.

«No Matt. Rimani pure se vuoi» dico io.

«Si è fatto tardi. Ho un paio di cose da fare a casa con mamma» bugia stratosferica «ci sentiamo dopo Meg» si avvicina e mi da un bacio sulla fronte. Brayden tossisce. Ma che problemi ha?

Appena Matt esce dalla stanza, Brayden chiude la porta e ci appoggia la schiena senza staccare gli occhi da me.

«Potresti gentilmente lasciare la porta aperta?» chiedo fredda.

«Perché? Hai paura di me ora?» dice con un ghigno.

«Non ho paura di nessuno, ma non mi fido di te» rispondo sincera. Ho sempre avuto un livello di fiducia nelle persone molto molto basso, anzi quasi inesistente. L'unico che in questi anni è veramente riuscito a conquistarsi la mia fiducia è Matt.

«Con me non corri nessun pericolo non ti preoccupare» dice e si siede ai piedi della porta, esattamente dalla parte opposta alla mia.

«Perché hai provato a baciarmi prima?» vado dritta al punto.

«Perché sentivo di farlo» alza le spalle come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

«Sei fidanzato o sbaglio? Come credi si potrebbe sentire Anna a sapere che "ti sentivi" di baciare un'altra ragazza?»

«Anna lo sa. Quando ci siamo messi insieme le avevo detto che la nostra relazione non sarebbe mai stata una cosa seria, che io avrei potuto stare con qualsiasi altra persona e lei anche»

«Quale ragazza potrebbe mai accettare una cosa del genere?!» sono quasi inorridita.

«Lei» alza ancora le spalle «vuoi sapere esattamente come vivo io la mia vita?»

«Sentiamo» rispondo incuriosita.

Si alza, fa qualche passo verso di me e si siede per terra davanti alla mia poltrona. Appoggia i gomiti sulle ginocchia e mi guarda. Uno sguardo così profondo non l'avevo mai visto in vita mia. È come se potesse pietrificarmi da un momento all'altro.

«È semplice. Faccio tutto quello che mi sento di fare, senza pensarci. Voglio baciare una ragazza, lo faccio. Voglio prendere un aereo per andare dall'altra parte del mondo, lo faccio. Voglio tirare un pugno ad un ragazzo perché mi sta sulle palle, lo faccio. Voglio ubriacarmi fino a non ricordare più nulla, lo faccio. Non mi importa di quello che pensano gli altri. È la mia vita e ci faccio quello che voglio.
Sai come si chiama tutto questo? Vivere d'istinto.» prende un respiro «e tu invece?»

«Io cosa?» evito il suo sguardo.

«Come la vivi la tua vita?» il suo tono è quasi...dolce? Dove diavolo è il Brayden del primo giorno che mi odiava e mi guardava dall'alto in basso come se fossi spazzatura.

«Con il cervello. Non faccio o dico nulla senza pensarci due volte. Non bacio un ragazzo senza essere sicura al 100% di amarlo. L'amore è una cosa seria. I sentimenti sono una cosa seria. Non puoi giocare con le vite degli altri solo perché ti va. Ho un cervello e voglio usarlo. Programmo ogni singola giornata della mia vita presente e futura. Non lascio niente al caso e di certo non vivo d'istinto come fai tu. Ecco come la vivo»

«Perché?»

«Perché cosa?!» dico spazientita.

«Perché non ti lasci andare? Perché hai questo bisogno di avere tutto sotto controllo?» chiede avvicinandosi ma rimanendo comunque seduto per terra.

«Non...non mi va di parlartene Brayden...» non ci riesco e le mie mani stanno tremando, cerco di nasconderle sotto le cosce ma credo che se ne sia accorto.

«Va bene» si alza davanti a me e appoggia le mani sui braccioli della poltrona in cui sono seduta. È ancora troppo vicino a me «Un giorno me lo dirai?» i suoi occhi si muovono su tutto il mio viso. Ho le farfalle nello stomaco, non lo provavo da anni. Non riesco a rispondergli, così senza staccare i miei occhi dai suoi annuisco.

«Grazie» sussurra e rimane in questa posizione per qualche secondo finché alla porta sentiamo bussare, ancora...Brayden si allontana di scatto.

«Meg io...» dice Ethan entrando prima che potessi dire qualsiasi cosa «cosa ci fate voi due nella stessa stanza? Ancora vivi tra l'altro»

«Nulla di importante. È tutta tua» mi indica Brayden e se ne va lasciandoci lì così.

«Ti ha infastidito?» mi chiede Ethan.

«Ehm...si...un po'» mento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 11, 2020 ⏰

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