un giorno come altri

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Inizia la scuola, perdita di tempo per molti occasione per un futuro per pochi, e poi ci sono persone che la vedono come una parte di vita dove tutto fa parte di una grande avventura, o u un gioco se proprio vogliamo, un insano gioco dove regna l'indifferenza, il pregiudizio,la solitudine,la tristezza, l'amore. Sveglia alle 6:45, un caffè,una lavata,le cuffie la giacca lo zaino e fuori di casa a vivere un giorno come altri. Arrivato a scuola il caos più totale, orde di tamarri e risvoltini a gogo' uno dopo l'altro a squadrarti dall'alto al basso, ma poco importa, oramai non mi fa alcun effetto, entro e salgo in classe, prendo posto, mi siedo e cado nel nirvana della musica. Dopo una scrollata dal vicino di banco noto facce conosciute, li saluto e penso che sarà un anno molto lungo, tutti più piccoli di te, alcuni leggermente più grandi, pensi già che sarà difficile, facciamo l'appello, ho già fatto amicizia con qualcuno, sono un tipo che in fondo ama molto la "compagnia selezionata" ovvero quel gruppetto di poche persone con le quali riesci ad essere te stesso e volere bene, davvero bene, mi adatto con i tamarri oramai hanno conquistato il mondo da tempo e me ne faccio una ragione. Poi arriva lei, i suoi occhi, la sua voce che dal fondo della classe è riuscita a risuonare nel mio cuore e nella mia testa, non avevo mai visto tanta bellezza, era irreale sul momento, ero pietrificato ed innamorato. La voglio conoscere devo! Avevo subito capito che era speciale per me pur non avendola conosciuta in precedenza, wow che sensazioni mi trapassarono il cuore fino all'anima, sentii un brivido tutto lungo la schiena, mi avvicino tremano le mani, sudano quasi volevo balbettare, sono riuscito a dirle " ciao" una conversazione veloce e poi d'un tratto le ore passarono, passarono veloci anche solo a guardarla, era troppo bella. Uscito da scuola scopro che prende il mio stesso pullman e che ha già fatto Amicizia con una mia vecchia amica conosciuta da tre anni a questa parte, allora prendo l'occasione al volo le parlo di tutto. Mi sento bene, é bellissimo parlarle, mi perdo nei suoi occhi nella sua candida voce quasi non la seguo. Solo quattro fermate dopo devo lasciarla, quattro stramaledette fermate solo quattro, la saluto scendo con la mia amica saluto anche lei e vado via. Torno a casa non mangio mi sdraio e penso, mi sparo nella testa guns'n roses e mi addormento. Arriva mia madre da lavoro la saluto, mi alzo e faccio due compiti, non ce la faccio penso alla ragazza di oggi e disegno i suoi occhi, non mangio vado a suonare. Si è fatto tardi mi addormento con la chitarra e gli spartiti in giro ma nonostante tutto prima di entrare nel sonno più profondo penso a come questo, non fosse stato un giorno come altri.

Questo strano incerto amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora