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Qualunque ragazza della mia età sogna una storia d'amore perfetta, una di quelle che si leggono nei libri o si vedono nei film. Ognuno è diverso a modo proprio e vive la propria storia in maniera differente; c'è chi si accontenta, chi osa, chi affronta e chi combatte. Tutti siamo i protagonisti della nostra vita, della nostra storia. A diciassette anni, viviamo di speranze, di sogni e di fantasie. Il destino però ci riserva delle sorprese inaspettate, belle o brutte che siano non è importante perchè sono comunque nostre. Se in passato, qualcuno avrebbe predetto il mio futuro, non avrei creduto ad una sola parola. Io, Naomi Howard, una normale studentessa di diciassette anni, sono stata coinvolta in una storia folle, la storia di un amore contorto e di una vita sacrificata.

Sono una persona umile, grata di quello che la vita mi ha offerto anche se tutto non va come vorrei. È per questo che sulla clavicola sinistra, mi sono tatuata la scritta "Grateful". Sono figlia unica e vivo con mia madre Elisa. I miei hanno divorziato quando avevo quattro anni, inutile dirvi che nemmeno lo ricordo, perciò non so bene cosa significhi vivere in una famiglia unita. Mio padre è un piccolo imprenditore, che dopo aver rotto con mia madre si è rifatto una vita con un'altra donna. Pensano di avere un figlio insieme e io non sono contraria, perchè questo significherebbe avere un fratellino o una sorellina. Mia madre è una pediatra e non ha ancora trovato l'uomo dei suoi sogni. Per il momento si circonda di amiche e prende parte agli innumerevoli aperitivi tra zitelle. Sono quasi sempre sola a casa e non ho molti amici. L'unica persona che posso considerare un amico vero, è il mio compagno di scuola Kyan Roe. Lui c'è sempre stato per me e io per lui. Ci confidiamo tantissimi segreti. Nemmeno lui ha molti amici e vive a Fremont come me, con la madre e la sorella di dodici anni. Non gode di una perfetta agiatezza, purtroppo le sue condizioni economiche non sono delle migliori ed è per questo che quando può, svolge dei piccoli lavoretti saltuari per portare qualche soldo a casa. Kyan è un bravo ragazzo, ha la testa sulle spalle e aiuterebbe chiunque abbia bisogno di aiuto. Di recente, io e lui abbiamo avuto un piccolo malinteso. Prima che iniziasse la scuola, siamo stati insieme ad una festa. C'era tanto alcol e non so come, ho alzato un po' troppo il gomito e ho passato tutto il mattino seguente chinata sulla tazza del water a vomitare. E' stata la mia prima sbronza e devo dire che è stato orribile. Io non ricordo nulla o quasi di quella sera ma Kyan mi ha raccontato il giorno dopo, che l'ho baciato. Io ho baciato il mio migliore amico, avete capito bene. Kyan è molto bello, il tipico ragazzo di colore dal fisico perfetto e dallo stile "afro" impeccabile. Ma mai mi sognerei di baciarlo, per me è come un fratello. Sembra che Kyan abbia compreso la mia condizione ma io continuo a pensare di aver fatto una brutta figura e per quanto Kyan non abbia veramente creduto all'importanza di quel bacio, mi sento in colpa del fatto di essermi mostrata ai suoi occhi, per quello che non sono. Quest'anno ho affrontato il mio ultimo primo giorno di scuola e credetemi, per quanto tutti noi odiamo la scuola, non è facile sopportare l'idea di dire addio ad una parte della nostra vita. Non rivedere più i propri compagni o il proprio banco. Non prendere più parte ai litigi per occupare i posti migliori a mensa o disperarsi per i compiti non fatti. Prima dei diciotto anni, non ci rendiamo conto di quanto questi momenti di pura leggerezza, in realtà ci mancheranno. Ricordo bene quel giorno, non sapevo ancora come avrei passato i successivi nove mesi scolastici ma di lì a poco, avrei conosciuto la persona che presto avrebbe stravolto completamente la mia vita.

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