2

83 3 2
                                    

Il mio primo ultimo giorno di scuola, non poteva iniziare peggio. Ricordo ogni dettaglio nitidamente. La sveglia che avevo con ostinata accortezza puntato la sera prima, in modo che suonasse con almeno due ore di anticipo rispetto all'orario di inizio delle lezioni, era stata rimandata da me stessa almeno un paio di volte, prima che potessi realizzare di non essere abbastanza sveglia da avere il pieno controllo delle mie azioni. È stato il risveglio più traumatico di sempre. Il conturbato balzo fuori dal letto, mi era costato un crampo al polpaccio che aveva ulteriormente rallentato i miei movimenti. Non potevo permettermi lunghe docce e minuziose preparazioni davanti allo specchio per rendermi presentabile, perciò mi ero limitata a lavarmi velocemente, ad indossare frettolosamente la mia uniforme scolastica e a spazzolare la mia lunga chioma bionda, in modo selvaggio. Un toast freddo in bocca, zaino in spalla e via fuori di casa.

Il primo giorno di scuola, di norma mostravano tutti una certa cura personale che quel giorno come non mai, mi aveva messo a disagio mentre entravo alla Wheeler High School. Kyan era arrivato prima di me e con il suo solito sprint mattiniero mi era spuntato alle spalle chiedendomi :
<<Pronta per il tuo ultimo primo giorno di scuola?>>
<<Ti prego Kyan, non mettermi ansia.>>
Avevo risposto io, tutt'altro che solare. Solitamente al mattino, mi ci volevano almeno un'ora o due, prima di svegliarmi completamente.
Ci eravamo diretti in classe e dopo aver preso posto, in mezzo al tafferuglio di studenti ed esserci salutati tutti a vicenda, ecco entrare in aula l'insegnante di storia e il preside, pronto con il suo solito discorso di rito rivolto agli studenti dell'ultimo anno.
<<Bentornati miei cari diplomanti. Quest'anno per voi sarà l'anno decisivo in cui si spera, vedrete realizzare le vostre fatiche. Il vostro impegno verrà ripagato e potrete iniziare un percorso di vita diverso. Le vostre idee saranno focalizzate sul vostro futuro. Alcuni continueranno a studiare all'università, altri intraprenderanno il loro cammino nel mondo del lavoro. In un modo o nell'altro, le vostre vite cambieranno per sempre e quello che mi auguro io oggi, è di vedere i vostri sogni realizzarsi.>>
Dopo alcune raccomandazioni e consigli, il preside aveva concluso il suo discorso, augurandoci un buon anno scolastico e lasciando la parola alla professoressa di storia.
<<Ringrazio da parte di tutti, il preside, per i suoi preziosi consigli.>> Una stretta di mano formale tra i due e il preside aveva abbandonato l'aula. Poi la professoressa si era rivolta alla classe.
<<Ora vorrei presentarvi il vostro nuovo compagno di scuola. Entra pure Kingson.>>
Dalla porta aperta dell'aula, era entrato un ragazzo mai visto prima. Per un istante, un senso di puro ardore aveva pervaso il mio corpo. I miei occhi si erano posati su di lui da capo a piedi. Avevo fatto caso ai suoi capelli mossi e rasati ai lati, al colore castano chiaro e ai suoi occhi verde acqua. Al suo piercing al sopracciglio sinistro e al corpo definito probabilmente da una buona attività fisica.
<<Vi presento Zac Kingson. Prendi posto Zac.>>
Alle parole della professoressa, ero tornata con i piedi per terra e avevo distolto lo sguardo dal nuovo compagno di classe.
<<Ha l'aria di essere il solito figlio di papà.>>
Mi aveva bisbigliato Kyan dal posto accanto al mio.

Addiction Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora