Mi é sempre piaciuto viaggiare.
Ricordo quando da bambina attendevo con ansia ogni festività per poter viaggiare con i miei genitori e tutta la mia famiglia.Era bellissimo caricare l'auto, cercare i vestiti più belli nell'armadio per poi metterli nelle valigie, prendere quella vecchia polaroid che mio padre mi permetteva di usare solo in poche occasioni per catturare come diceva lui dei "momenti indimenticabili".
Non potrò mai dimenticare la sensazione che provavo ogni singola volta che ci ritrovavamo in un posto nuovo, così come l'entusiasmo di scoprire nuove culture, nuove lingue, nuove tradizioni, nuove persone, catturare momenti e custodirli dentro di me come un ricordo prezioso da proteggere per tutta la vita.A distanza di molti anni oggi é ancora così.
Ogni viaggio per me é un'occasione inestimabile e sono così grata al mio lavoro, perché mi consente di farlo molto spesso e in luoghi molto diversi, alcuni dei quali non avrei mai pensato di visitare semplicemente perché sono poco conosciuti o dall'apparenza non mi attirano.
Ma poi mi ritrovo in mondi così diversi e lontani dalla mia caotica Madrid e capisco che non ci sarà luogo al mondo che mi pentirò di aver visto, semplicemente perché ogni viaggio é un arricchimento personale e mai una perdita di tempo.Ripenso ai primi viaggi fatti da ragazzina con poco e niente nelle tasche ma con tanta voglia di spaccare il mondo e mi rendo conto che ne é passato di tempo da allora, ed io non sono più la stessa.
Non sono più quell'adolescente con la testa pieni di sogni e speranze, perché gran parte dei miei sogni oggi fortunatamente li ho realizzati, e in fatto di speranze, quelle sono decisamente maturate col tempo.Mi godo il venticello fresco di inizio settembre che mi spettina i capelli e il sole che mi riscalda la pelle ancora abbronzata, reduce dalle mie ultime vacanze passate ad Ibiza.
Mi guardo intorno e non posso fare altro che farmi rapire dalla bellezza e l'eleganza di Venezia, decisamente una delle città più belle del mondo.
Appoggio la schiena contro il legno duro di questa gondola e per un momento chiudo gli occhi cercando di catturare a pieno questo momento di spensieratezza e riflessione.
É da quando sono partita da Madrid che mi sento con la testa tra le nuvole.
Sarà l'effetto dell'Italia o il fatto che ritornare sui red carpet, indossare abiti delle grandi firme, incontrare i fan, fare interviste ed essere accerchiata dalle telecamere é una cosa che ho dimenticato completamente da quando é scoppiata la pandemia.Riapro gli occhi e mi metto a fissare lo splendido tramonto davanti ai miei occhi e sorrido, sorrido perché sono grata alla vita per tutto questo.
Mai avrei pensato di ritrovarmi a soli 35 anni su una gondola diretta al famoso festival del cinema di Venezia.
Quando mi hanno comunicato che sarei stata ospite quest'anno, mi ci sono voluti giorni per convincermi che fosse reale e ci sono voluti forse mesi per fare realizzare la cosa ai miei genitori.
Mio padre ha sempre visto questo evento nel piccolo schermo di casa sua in attesa che sfilassero i suoi divi del cinema preferiti e ora stenta a crederci che su quel kilometrico tappeto sfilerò proprio io.
E forse stento a crederci anche io.Felice di pensare a quanto lui possa essere orgoglioso di questa cosa, estraggo il mio iPhone dalla borsa, apro instagram e inizio a filmare il meraviglioso panorama che mi circonda.
Giro il telefono in più punti e non riesco a capacitarmi di come sia possibile ammirare tanta bellezza con solo due occhi.<<A cosa ti serve avere un fidanzato fotografo se ti scatti le foto da sola?>> mi chiede il mio ragazzo abbassandosi gli occhiali da sole e guardandomi mentre mi scatto dei selfie.
<<Ma guarda come sono vestita!
Ci saranno occasioni migliori per accendere quel tuo meraviglioso aggeggio!>> esclamo riferendomi alla sua attrezzatura da fotografo che porta dietro di sé ad ogni viaggio che facciamo.
Oltre ad essere il suo lavoro é anche la sua passione, per questo lo lascio fare.
Il mio cagnolino, Tito, scende dalle sue braccia e viene verso di me.
Mi abbasso per prenderlo tra le mie braccia e lo stringo forte a me giocherellando col suo musetto, mentre riprendo il mio smartphone e mi scatto qualche foto con lui.
Distolgo lo sguardo dal mio cellulare e sorrido al mio fidanzato, mandandogli un bacio con la mano.
Remy se ne sta seduto di fronte a me mentre il sole gli illumina i capelli e la pelle, rendendolo ancor più bello di quello che normalmente é.
Penso a quanto sia davvero fortunata ad avere accanto una persona così gentile e paziente come lui che mi segue e appoggia in tutto ciò che faccio.
Lo osservo mentre con la sua macchina fotografica inizia a fare dei scatti alla città da molte angolazioni diverse.
Penso che saranno sicuramente delle foto favolose, quelle da stampare e aggiungere all'album dei ricordi.
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279 KILOMETRI
Short StoryPrendo il telefono e apro l'app "Maps". Calcolo la distanza tra Venezia e Milano. 279,1 KM. Duecentosettantanove kilometri che mi dividono dalla mia metà. Dalla mia donna. Dalla persona che amo. Dalla persona che so bene nonostante tutto mi ama alla...