TERZA PARTE

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Ora che l'avevo finalmente ritrovata, ora che i nostri cuori avevano ricominciato finalmente a battere insieme, anche restare poche ore senza di lei mi era sembrato un inferno.

<<Finalmente sei qui!>> esclamo aprendo la porta e ritrovando la felicità nel suo splendido sorriso che mi sembra ancora più bello di qualche ora fa.

<<Che hai fatto senza di me, bionda?>> mi chiede entrando e sfilandosi gli enormi tacchi che indossa.
Si siede sulla poltroncina e si massaggia i piedi doloranti.
Odia camminare sui tacchi e la stressano particolarmente.

<<Ho dato uno sguardo sui social e i fan sono in delirio perché ormai sanno che ci troviamo nello stesso hotel>> le spiego sedendomi  di fronte a lei che ride divertita.

<<Oddio, sai bene che ci tormenteranno, no?>> mi chiede sorridendo.

<<oh, si, lo facevano anche quando una si trovava in America e un'altra in Spagna, figuriamoci ora che ci troviamo nella stessa stanza>> commento ironica.
Lei si passa la lingua sulle labbra, poi si avvicina a me e con un ginocchio mi apre le gambe, mentre con l'altro mi sale addosso sporgendosi verso la mia bocca.

<<Bionda, da oggi avranno qualcosa di reale su cui parlare>> mi dice baciandomi sulle labbra dolcemente.
Porto le sue mani sul suo sedere facendo combaciare alla perfezione i nostri corpi.
Ho un incessante bisogno di farla mia e anche subito.
Tutto il tempo trascorso lontano da lei non ha spento quella fiamma che ci ha sempre unite, ovvero quella della passione.

<<Vorrei tanto continuare, ma dobbiamo andare a pranzo amore>> mi dice staccandosi appena da me.
Sussulto per il modo in cui mi ha chiamata.

<<Amore?>> replico alzandomi e cingendole i fianchi da dietro.

<<Si. Che c'è? Non ti piace?>> mi chiede.

<<Oh, no, lo adoro. Solo che non é da te>> affermo. Ride, poi si volta verso di me con sguardo curioso.

<<Ah, no? E cos'è da me?>> mi chiede.

<<Ehm..beh.. Bionda, Maggie, Maca>> le dico elencando i tre nomi che ha sempre usato nei miei confronti.

<<Ok, da oggi aggiungi un altro ditino con "amore">> mi dice prendedomi una mano e alzandomi un dito.

<<Najwa.. sembra una cosa sconcia detta così>> le dico facendola scoppiare a ridere.
Amo il suono della sua risata.

<<Bionda, sei proprio una pervertita!>> esclama dandomi una pacca sul sedere.
Rido di gusto godendomi la sua espressione meravigliata.
Di solito tra di noi é sempre stata lei quella a tirare in ballo argomenti più "spinti".

<<Sará l'effetto di non averti avuta per due anni>> mormoro.
Lei si volta verso di me con occhi infuocati e guarda l'orologio sulla parete dietro di me.

<<Sai che ti dico, bionda?
Non prolunghiamoli ulteriormente questi due anni d'attesa..>> mormora venendo verso di me con occhi desiderosi.

In poco tempo ci ritroviamo nude l'una di fronte all'altra, nel letto di questo hotel che ci vede unirci bisognose l'una dell'altra.
Facciamo l'amore come non abbiamo mai fatto.
É dolce, passionale, travolgente, una cosa che ti fa rimanere senza fiato e parole.
Ci ritroviamo abbracciate e strette al buio ad ascoltare i nostri respiri tornare pian piano regolari e i nostri cuori battere all'impazzata.
Mi perdo tra le sue braccia che mi fanno sentire a casa anche se siamo in un altro paese, in un letto qualsiasi e non potrei desiderare di meglio in questo momento.

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