L'inizio

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'Sono a casa!' urlo dopo aver sbattuto poco elegantemente la porta.

Ma nessuno viene ad accogliermi. Sento però delle voci accompagnate da risate provenire dal salotto. Abbandono le mie valige all'ingresso, compresa la tracolla che oramai mi stava massacrando la spalla! Daltronde dovevo aspettarmelo dopo la sfacchinata che mi sono dovuta fare...e per di più su di un tacco dodici!

L'ennesimo tuono che sento rimbombare dietro la porta mi rammenta che sono praticamente zuppa d'acqua, e anche che sto allagando l'ingresso. Guardo le gocce scivolare dal capotto fradicio sull'orendo (sicuramente nuovo) tappeto di Cythia.

-Poco male- penso -con un pò di fortuna mi sarà risparmiata la vista di questo orrendo tappeto color...cacchi!?! mio dio che orrore!!-

Mi strofino la faccia ritrovandomi le mani sporche di mascara, non posso presentarmi in queste condizioni, corro di sopra sperando con un pò di buona fortuna di non essere vista da nessuno!

Quando finalmente raggiungo la mia camera da letto chiudo la porta a chiave e mi fiondo in bagno lasciando le valige in un angolo. Avvicinandomi allo specchio accendo la luce in alto a sinistra in un gesto automatico, prendo l'asciugamano alzando leggermente gli occhi, per poi sobbalzare -O mio dio! Sono un mostro!-

Il mascara mi è colato sulle guance, le gocce di pioggia hanno creato delle crepe sul mio viso -Altro che fondotinta invisibile-.

Scuoto la testa mentre cerco di tirare via gli ultimi residui di trucco, apro l'acqua della doccia e inizio a spogliarmi nel frattempo che si scaldi l'acqua, per poi immergermi. Il sollievo che provo è immediato l'acqua calda mi scivola addosso massaggiandomi delicatamente, rimango sotto l'acqua per non so quanto tempo, uscendo solo quando le mani sono lesse.

L'unica nota positiva è la maniacale organizzazione di Cythia che aveva già preparato la mia stanza facendomi trovare un morbidissimo accappatoio, che ora mi avvolge. Cerco di riparare al disastro che ho fatto per terra, prendo il cordless schiacciando il codice otto, collegati alle cameriere di servizio.

Una voce decisa m risponde -Desiderate my lady..?-

-Sono Katherine, ho bisogno che si dia una sistemata alla ingresso e..e alle scale- affermo.

Non mi domanda il motivo rispondendo -Subito my lady-

Sospiro -Almeno questo è sistemato!- ora devo rendermi presentabile nel più breve tempo possibile.

Scendendo le scale intravedo le porte ad anta del soggiorno spalancate, togliendomi il peso di farlo io stessa. Ma ovviamente una giornata cominciata nel peggiore dei modi di certo non può che peggiorare!

Sento qualcosa sbattere contro di me e una sensazione di bagnato sul petto. Una voce maschile sghignazza accompagnata da un -Ops!-

E subito dopo una voce che lo richiama -George!-...ma in questo momento non me ne importa, sono troppo imbambolata a guardare la macchia del mio vestito color pesca farsi sempre più intensa –Oh Dio è vino! E questo era un Armani!..-

Sconsolata sollevo lo sguardo pronta a fulminare questo incapace! ..ma..ma rimango incantata da due stupendi occhi verdi, e sopracciglia chiare ma non per questo meno virili. Subito dopo vengo catturata da una bocca carnosa e decisamente troppo sensuale per un uomo, ha zigomi pronunciati e un naso dritto, il tutto servito ad uno sguardo decisamente sensuale.

Vedo una grande mano che sposta il ciuffo biondo caduto leggermente sugli occhi 'Dovrebbe tagliarli...' penso.

Ma il suono della sua voce mi sconvolge -Sono mortificato Signorina io...- dice scrutandomi con stupore alternando la vista su tutto il mio corpo e soffermandosi tra la mia bocca e gli occhi, facendomi arrossire ma e il rumore che sento dentro al petto a sconvolgermi, lo sento rimbombare nelle orecchie.

-Kate, tesoro!-

-Oh Cythia, come sta..- ma non mi lascia parlare sconvolgendomi come un uragano.

-Tesoro! mi dispiace il tuo povero vestito?! Vieni, ti accompagno a cambiarti..- asserisce.

-Non serve..conosco la strada- dico forse un pò più amaramente di quanto avrei voluto. La vedo bloccarsi, ma solo per pochi attimi riprendendosi subito.

-Indubbiamente cara- afferma con il suo sorriso criptico.

Sento il cuore martellarmi mentre prendo un tubino blu scuro semplice, non riuscirei a impegnarmi in un abbigliamento elaborato ora. 

'Che cavolo' sbotto, ho anche il reggiseno macchiato, mi cambio anche l'intimo al volo e corro di sotto. Adesso entro con più calma, un folto gruppo di persone che parla tranquillamente sorseggiando dei drink. Tra cui Cythia e il mio fratellone Roger, che ride amabilmente con una coppia di vecchi amici, anche se il loro nome mi sfugge al momento.

Mi avvicino abbracciando Roger da dietro lo sento diventare di ghiaccio -Hai un profumo fantastico- sussurro, purtroppo non resisto scoppiando a ridere.

-Sei tremenda!- sbuffa mentre si gira e mi stritola in un super abbraccio da fratello maggiore –Mi sei mancata Kiki!-

-Oh il mio cuore si scioglie!- scherzo ma vedendolo rabbuiarsi aggiungo – Dai se..se..ci siamo visti per il tuo compleanno!- accuso scuotendo la testa.

Noto dalla contrazione della mascella di Roger di averlo ferito,questo argomento è sempre molto spinoso per lui -Ti ricordo che siamo a novembre..mentre il mio compleanno e a Gennaio!- sbuffa, ma vedo il suo sorriso allargarsi.

-Voglio anche io il mio abbraccio!- la voce della mia nipotina Amber è squillante come sempre. Mi scosto guardandola è bellissima con i suoi occhioni da cerbiatta e la chioma scura –Sei invecchiata zietta!?!- scherza sorridendomi.

Li faccio la linguaccia stritolandola velocemente –Resterò sempre più giovane di te, nipotina..- la prendo in giro.

-Eh Cythia?- domando non vedendola più..

-Sicuramente è andata a strillare Winston per non essere venuta a prenderti in aeroporto- sbuffa con noncuranza agitando una mano per farsi vento. La mia espressione deve essere un programma perchè la vedo diventare seria.

-Kiki.. quello che Amber vuole dire e che noi davamo per scontato..- tenta di addolcirmi Roger ma sono fuori di me e lui sa bene il perchè.

-Davi per scontato cosa Roger! Non è compito di Winston venirmi a prendere ma tua mio caro fratello!..- cerco di tranquilizarmi respirando a fondo.

-Dai Kate, conosci Cythia vuole che al tuo arrivo sia tutto perfetto- mi ricorda l'altra mia nipotina Summer, di ben dieci anni più grande di me. La saluto senza però voler continuare questa discussione, sanno tutti che per me Winston non è un semplice maggiordomo, e dopo intendo accertarmi della situazione. 

Cythia non ha idea del reale motivo della mia visita ma Roger si! E questo mi fa infuriare.

Dopo un affrettato giro di saluti esco dalla veranda rimanendo sotto alla tettoia per proteggermi dalla pioggia che scende impetuosa, il freddo è pungente e l'aria frizzantina mi calma i nervi. Dò un occhiata in giro e non vedendo nessuno mi accendo una sigaretta appoggiandomi alla vetrata della casa. –Finalmente- sospiro alla prima boccata.

La cosa veramente triste e che non fumo da mesi, esattamente da quando mi sono trovata di nuovo in questa casa. –Assurdo!..- lamento rientrando prima che qualcuno venga a cercarmi.

Dopo tre bicchieri di vino i muscoli sono sciolti e non devo più sforzarmi di sorridere, perchè oramai un sorriso ebete ha conquistato il mio volto.

-Una moneta per un tuo pensiero, mia cara-

-Non valgono così tanto- rispondo guardando i suoi grandi occhi grigi, così familiari, ma anche sconosciuti. In fondo sono stata io a decidere di andarmene, a tagliare tutti i ponti, come qualcuno mio malgrado mi ha voluto far notare.

Sono queste le decisioni che ti cambiano la vita, o per lo meno che ti condizionano nel prossimo futuro. Ci penso a cosa sarebbe successo se avessi fatto scelte diverse. 

Io sarei una persona diversa? o comunque un tragitto diverso non avrebbe cambiato il risultato. Questo è un grande dubbio, a cui non potrò dare risposta. Quindi eccomi qui, a parlare con te..

Con te che fai finta di essere quello di una volta..

VERITA' NASCOSTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora