Rimango immobile come una cretina, la mia mascella è stesa per terra e potrebbe contenere tutti gli insetti esistenti a questo mondo, la mia sanità mentale è ufficialmente andata a farsi fottere "No, non può essere vero." continuo a ripetermi come una mantra, eppure i miei occhi hanno visto VERAMENTE un orso trasformarsi in un ragazzo «È tutto uno scherzo, vero?» domando finalmente «No.» mi risponde semplicemente l'orso/uomo con gli occhi arancioni beccandosi un'occhiataccia dall'orso con gli occhi rossi che è ancora al mio fianco «Non fare la schizzinosa, vivi in mezzo ai lupi che sono mille volte peggio di noi. Inoltre, se non fosse stato per mio cugino ora saresti la mia cena.» dice con nonchalance come se fosse la cosa più normale di questo mondo, l'orso dal manto ramato digrigna i denti e in tre secondi me lo ritrovo a camminare su due zampe, il cugino lo guarda spaventato "Ah, allora hai la strizza anche tu brutto stronzo." penso osservando accuratamente l'aspetto del mio salvatore "Ha un pelo molto particolare, tra il rossiccio e il ramato, la sua stazza è immensa solo a quattro zampe è alto quasi due metri, quando si alza in piedi ne raggiunge quattro, il che lo rende spaventoso (o almeno dovrebbe visto che lo trovo troppo carino e coccoloso. È un male?). Se questa bestia dovesse cadere su qualcuno quel poveraccio si ritroverebbe addosso come minimo 650 kg di carne e pelo e morirebbe all'istante... speriamo di non essere io quel qualcuno.".
L'orso si riavvicina a me e mi fa segno di entrare nella casa, io annuisco e gli do un grattatina alle piccole e paffute orecchie pelose, le adoro! Lui apprezza decisamente tanto leccandomi il viso facendomi vedere la sua dentatura che non ha niente da invidiare ad uno squalo bianco. Lo guardo allontanarsi e sparire dietro ai cespugli «Dove va?» chiedo al cugino "simpatico" che sembra essersi ripreso dallo spavento «È andato a cambiarsi, tra due minuti tornerà.» lo guardo perplessa mentre afferra me e la valigia trascinandoci all'interno della villetta su per delle scale fino a rinchiudermi in una camera da letto con una vista mozzafiato «È bellissimo...» mormoro guardando ammaliata una piccola cascata che si riversa in un laghetto illuminato dalla luna «Diciamo che ha il suo fascino.» mi risponde qualcuno alle mie spalle facendomi sobbalzare «Mi dispiace per il piccolo trambusto, non avevano intenzione di farti del male, mio cugino è un idiota patentato.» dice sorridendomi e facendomi sedere sul letto «Ho fatto chiamare il medico, verrà tra pochissimo.» lui continua a parlarmi, ma io non riesco a dire una sola parola, questo ragazzo è di una bellezza mai vista prima. Ha dei capelli neri corti e due occhi azzurri che sembrano zaffiri, è molto alto all'incirca 1. 90 centimetri, è muscoloso e grosso quanto tre ante di un armadio, sembra un giocatore di rugby e io ho la bava alla bocca. Cazzo Benjamin è un gran figo, ma questo ragazzo è... è UN DIO GRECO!
Lo vedo guardarmi perplesso, spero che io non stia veramente sbavando perché sarebbe umiliante, e si gratta la nuca imbarazzato «Tu dovresti essere Camilla?» chiede e io annuisco «Come mai sei finita nel mio territorio? Sai che poteva andare mille volte peggio di quello che è successo? Ultimamente abbiamo trovato molti vampiri da queste parti e tu saresti finita per essere la loro cena. Comunque, io mi chiamo Aleksey Kodiak e sono l'Alpha di questo branco, è un piacere conoscerti.» io sospiro «Camilla Coleman... piacere mio dio gr...Aleksey.» "Stavo veramente per chiamarlo dio greco? Signore mi è andata in pappa il cervello!" lui si lascia scappare un sorriso e si siede al mio fianco osservando la mia gamba «Sono davvero molto dispiaciuto per quello che ti ha fatto, ma il suo compito è quello di sorvegliare il confine e lo prende molto seriamente. Addosso hai l'odore di lupo e lui ha pensato di andarci giù pesante perché pensava che le ferite che ti avrebbe inferto sarebbero guarite subito, è stata una svista che poteva costarti la vita e non so come farmi perdonare.» «N-non devi, è stata colpa mia se non fossi scappata da Benjamin non mi sarebbe successo niente. Tuo cugino ha fatto solo il suo lavoro, dovresti esserne contento.» inarca un sopracciglio e scuote il capo «E poi tu sei arrivato in tempo, sei stato un eroe con il tempismo di un orologio svizzero. Ora non ha più senso pensarci.» dico poggiando una mano sulla sua spalla sentendo i muscoli guizzare al mio tocco, quando mi rendo conto del gesto troppo confidenziale ritraggo la mano come se mi fossi scottata e lui mi guarda un po' deluso «Posso farti una domanda?» annuisco «Perché scappavi da quel lupo rognoso?» «Perché lo chiami lupo? Non vorrai dirmi che anche lui si trasforma!?» «Non lo sapevi?» scuoto il capo «La famiglia Hall è a capo del branco più grande e antico che sia esistito, anche noi discendiamo dalla stessa famiglia, solo che abbiamo avuto un'evoluzione e siamo diventati orsi, mentre un altro branco ha assunto le sembianze di un coiote.» sbatto le ciglia perplessa «Quindi Benjamin è un lupo mannaro?» annuisce «Grande, grosso, nero e con gli occhi rossi.» «Ah.» rispondo semplicemente ricordando il mio incontro con il lupo e quando realizzo che è stato lui a spogliarmi, bendarmi e rivestirmi avvampo come se mi avessero dato fuoco con un lancia fiamme. «Tutto bene?» mi domanda visibilmente preoccupato «Si, si... come mai avete gli occhi rossi?» «È il segno di essere un Alpha.» «Quindi quello che comanda.» doveva essere una domanda, ma mi è uscita un'affermazione "Ora capisco perché nessuno, tranne me, è in grado di dire di no a quel coglione ritardato senza cervello." i miei pensieri vengono interrotti dall'ingresso del medico che guarda la mia ferita con preoccupazione.
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Alpha Red Eyes
Hombres LoboCamilla Coleman ha 22 anni, vive a Ghost Town con sua madre, sua sorella Abbie e suo fratello Drew. Inizialmente risiedeva a Jakesville, dove suo padre convive tutt'ora con la nuova compagna. Lì non si è mai sentita a casa e non aveva amici con cui...