LA DECISIONE

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POV Gian

Sono fuori dalla cucina dove Tanche sta curando il braccio di Lele. Non so perché, ma c'è qualcosa che non mi torna. Questa situazione non mi piace per niente...
Mi avvicino alla porta per sentire cosa si stavano dicendo e sento dei gemiti.. pff che diavolo stavano facendo, poi sentii

T: "Allora dimmi perché la polizia vi stava inseguendo?"

L: "Beh io...ahiaaa stai attento con quell'ago dannazione. Stavo dicendo che io e Diego avevamo bisogno di soldi per pagare l'affitto della casa quindi, volevamo rapinare un supermercato solo che non abbiamo mai fatto niente del genere e quindi ci hanno beccati e poi questo"

Decisi di fare la stessa domanda a Diego.

G: "Diego posso farti una domanda?"

D: "Certo dimmi"

G: "Perché la polizia vi stava inseguendo?"

Vidi la faccia di Diego sbiancare per un attimo.

D: "Ehmm... in pratica stavamo rapinando u-un tabacchino... ci s-servivano soldi solo che poi la polizia ci ha beccati e poi mentre correvamo hanno sparato a Lele..."

G: "Ok"

Mi ha mentito, mi ha dato un'altra versione rispetto al suo amico. Ci nascondono qualcosa e io scoprirò cosa.

POV Diego

Ero da solo con Gian mi ha fatto la domanda che più temevo e non mi pareva tanto convinto... ho una paura fottuta di quello che può succedere.

Gian mi squadra dalla testa hai piedi, si sofferma sui miei occhi, e io sui suoi....sono stupendi sembra un cerbiatto, è bellissimo.... Dio ma cosa penso se qualcosa va storto questo mi farà saltare in aria la testa.. continuai a guardarlo negli occhi cercando di tenere testa al suo sguardo e sentii uno strano brivido percorrermi il corpo.. cosa mi stava succedendo forse è perché avevo paura che dopo che Lele fosse uscito da quella stanza ci avrebbero piantato una pallottola in testa. Ma che dico che senso avrebbe curarlo se poi ci uccidono... non so cosa mi succede i suoi occhi mi ipnotizzano.

Cazzo non posso farmi vedere fragile ora ti fai valere...stavo per dirgli di smettere di fissarmi quando si apre la porte rivelando il mio migliore amico e Tancredi.

POV Tanc
Usciamo dalla cucina, faccio un sorriso a Lele che lui ricambia, e si avvia verso il suo amico che lo abbraccia... questa cosa mi da molto fastidio, però lascio correre e mi avvicino a Gian che ha una faccia non poco incazzata, per entrare di nuovo in cucina e chiuderci dentro.

G: "Cosa erano quei gemiti prima? E quei sorrisi i da ebeti quando siete usciti?"

T: "Che cazzo stai dicendo Gian... i-io cercavo di farlo distrarre dal dolore che provava per la ferita, cioè cercavo di fargli sentire meno dolore... ohh non mi guardare così aveva una brutta ferita, una cazzo di pallottola gli ha attraversato il braccio praticamente... e per la cronaca io non sorrido ok?"

G: "Ti stai arrampicando sugli specchi...tutto questo non mi piace per niente, loro non mi convincono, certo lo spilungone è un sorco, ma non mi convince"

T: "Ohh Diego ti ha fatto già dimenticare di Federico? Eh"

G: "Che cazzo dici Tanc, non cambiare discorso quei due non mi convincono"

T: "Perché che ti hanno fatto, scappano dalla polizia come noi!"

G: "No Tancredi, diavolo quelli mentono...ho sentito la vostra conversazi..."

T: "Ah ora ti metti a origliare.."

G: "No, voglio dire si, ma ho scoperto che hanno mentito... ho fatto allo spilungone la stessa domanda che hai fatto tu a quello, hanno dato due versioni diverse"

T: "C-cosa?" non ci potevo credere Lele mi ha mentito.

G: "Si ci hanno mentito per quanto ne sappiamo potrebbero essere mandati qui da qualche gang rivale per ucciderci nel sonno, Tanc ragiona..."

T: "Ma la polizia ha sparato a Lele magari mi ha dato quella versione dei fatti perché con lo svenimento e il dolore che provava non ricordava bene quello che è successo! Gian.."

G: "Potrebbero essere anche loro della polizia"

T: "Ok Gian ora non spariamo cazzate, È STATA LA POLIZIA A SPARARE A LELE, ragioni quando parli"

G: "Va bene ho esagerato, allora sai che facciamo?"

T: "Cosa vuoi fare"

G: "Li uccidiamo è andiamo a fare la nostra vita di sempre"

T: "Gian io ho curato Lele da un dannato colpo di pistola... perché ora lo dovrei uccidere" Gian stava delirando, proprio non gli andavano giù... e poi non posso permettere che Lele muoia, la mia mente, il mio corpo, io voglio proteggerlo.

G: "Ok allora facciamo un patto"

T: "Che patto?"

Madonna che ansia ora ci mettiamo pure a fare patti, ma tutto per proteggere Lele da lui, da tutti e tutto...

G: "io non mi fido completamente di quei due , quindi io mi occupo di tenere d'occhio lo spilungone, tu continui a giocare al dottore con quell'altro e lo tieni d'occhio. Se ci troviamo in pericolo in qualche missione li lasciamo in pasto ai lupi, perché noi non ci possiamo fare prendere, in galera ci ucciderebbero... ok? Ci siamo capiti? Noi prima di loro."

T: "Ok accetto"

Ovviamente non avrei mai lasciato Lele alla polizia. MAI. Ma dovevo accettare per fare stare zitto Gian. Così usciamo dalla cucina.

T: "Potete venire con noi, visto che tu sei ferito e la polizia sicuramente vi sta cercando, ma vi dobbiamo bendare per il tragitto, Gian non si fida subito dei nuovi arrivati" dissi ridacchiando l'ultima frase.

L: "V-va bene"

Perché Lele sei così bello...così eccitante...mi farai uccidere...ma non mi importa.

Gian bendò Diego, io mi occupai di bendare Lele.

Appena lo bendai mi misi difronte a lui..non aveva paura... lo guardai e distinto mi morsi il labbro avevo una voglia pazzesca di baciarlo, gli sfiorai con le mani i fianchi e lui trattenne un piccolo gemito mordendosi il labbro inferiore... era così eccitante, sarei venuto solo a guardarlo.

Gian portò Diego in macchina e sali nel posto del passeggero.

Poi accompagnai Lele in macchina e mentre gli attaccavo la cintura li toccai il petto e misi una mano nel cavallo dei sui pantaloni toccandolo...lui cercò la mia faccia con le mani, mi accarezzò e poi avvicino il mio orecchio alla sua bocca è sussurrò

L: "Mi stai facendo eccitare così tanto...Ahh...perché lo fai?"

Mi avvicino al suo orecchio con ancora la mia mano che toccava il suo membro da sopra i pantaloni e senza pensare dissi esattamente quello che pensavo senza giri di parole.

T: "Forse farti eccitare è il mio obbiettivo, e forse lo faccio perché voglio che tu sia MIO"

Gli sfiorai con la mano le labbra e poi mi sedetti al mio posto, guardai dallo specchietto e Lele aveva un sorriso stampato in faccia...era perfetto, un angelo come nel sogno.
Accesi la macchina e partii.
Direzione casa nel bosco.

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Parole 1226

Spazio Baby Satan 😈

Gian non si fida manco a bastonate..per ora😈
Diego si sta cacando un po' in mano
Tanche fa il sottone con Lele

Su Instagram ho una fan page @baby.satan_dei.q4 dove pubblico spoiler e smadonno sui Q4 e i Tankele😬🥰 se volete potete seguirmi. Non ho messo spoiler di questo capitolo perché, dato il mio essere molto intelligente, non ho preparato la foto da pubblicare 😂😂

Fatemi sapere se vi sta piacendo questa storia e il capitolo con un commentino e una stellina ⭐️

Scusate se ci sono errori

Vi voglio bene ❤️❤️

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