Polyanna

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Bianca, 23 anni, magra, alta e di una bellezza disarmante. Quando la si guarda negli occhi, si può scorgere in lei il colore dei suoi occhi cangianti, che vanno dal verde al castano. A causa dei suoi capelli rossicci, il suo soprannome era 'Polyanna', e a lei piaceva essere chiamata così. Splendidamente informata su qualsiasi avvenimento attuale e del passato, e interessata a tutto ciò che accadeva nel mondo, dalla sfilata di moda alle guerre in Iraq, sin dal piccola il suo sogno nel cassetto era quello di fare carriera come giornalista per una grande testata giornalistica. Non le importava fare un lavoro che le facesse guadagnare 2000 euro, anzichè 1800, lei voleva solo raccontare alla gente il suo modo di vedere il mondo, usando come prospettiva i suoi occhi. Era inevitabile non appassionarsi a ciò che scriveva, aveva una dolcezza nella scrittura che dava quel non so che di sincerità, teneva incollati gli scrittori del suo blog in cui trattava argomenti storico-politici, o di cucina, era in grado di passare dall'ultima Chanel in uscita, alle cause della crisi economica in Grecia. Quando frequentava il liceo classico di Milano, la sua professoressa era estasiata ogni volta da ciò che scriveva, talmente tanto da consigliarle di spedire qualche lavoro a qualche casa editrice, oppure di partecipare a quei concorsi dove puoi iniziare a farti un'idea di come funziona il mondo della scrittura. La chiamava la ragazza dalla penna d'oro, quando scriveva si immergeva nel suo mondo e non riusciva a distogliere neanche per un secondo lo sguardo. Armata di cuffiette, era il suo posto sicuro, un calice di vino e una bella coperta calda, Bianca sentiva di poterci morire lì per la felicità che le procurava questa routine. Appena laureata ebbe difficoltà a trovare lavoro, perciò siccome la sua idea era quella di andare a vivere all'estero, per cercare di ottenere la fama desiderata, e ormai ai suoi genitori non chiedeva più niente dall'età di 16 anni, cercò un lavoro come cameriera in una tavola calda. Si manteneva cercando di arrotondare, facendo lavori su commissione, scriveva degli articoli per dei giornaletti di provincia, o per notizie comunali. 

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