SALVATAGGIO

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Pensavo che nel 2020 potessi camminare in strada da sola di sera senza avere l'ansia di essere violentata, invece devo ricredermi.

Sto tornando a casa dopo una festa di un compagno di classe, sono solo cento metri di distanza tra casa mia e la villa di Malik.

Accellero il passo appena sento qualcuno seguirmi, sono fottutamente terrorizzata.

X: Hey piccola ti va di salire a casa mia per un caffè? Abito proprio qui vicino.

Inizio a tremare

X: Hey dai non fare l'antipatica, hai proprio un bel culo lo sai? Poi quelle gambe mamma mia cosa ti farei.

Inizio a piangere

Odio essere una donna in questo momento.

Sento afferrarmi dai fianchi e lancio un grido fortissimo

X: Clare calmati, ora ti accompagno a casa

Conosco questa voce, cerco di mettere a fuoco la vista, ormai offuscata dalle lacrime.

Liam

Liam: che ci fai qui da sola?

Io: stavo tornando a casa

Liam: non devi mai stare da sola a quest'ora, sopratutto in questo quartiere.

Io: volevo solamente andare a casa

Liam mi abbraccia, lui è il mio migliore amico, lo conosco da sempre, è la persona più importante della mia vita.

Io: Quindi mi accompagni tu a casa Leem?

Liam: non chiamarmi così

Io: ok Payno 

Lui lasciandosi sfuggire una risata mi afferra la mano e mi porta alla sua auto.

Il viaggio prosegue con noi due che cantiamo Rain on me a squarciagola, lui adora Lady Gaga.

Arriviamo a casa e il mio sorriso si spegne, anche oggi mi toccherà passare una notte da sola.

Liam: c'è tuo padre?

Io: no

Liam: è partito di nuovo?

Io: Liam, è partito due settimane fa

Liam: quindi sei stata tutto questo tempo da sola?!

Io: cosa dovevi fare scusa?

Liam: potevi chiamarmi, ti avrei ospitato a casa mia.

Io: sai che Cheryl non vuole che passiamo tanto tempo insieme

Cheryl è la sua ragazza, lei è del quinto anno, lui del quarto e poi ci sono io del secondo.

Liam: piccola nessuno può dirmi quanto tempo posso passare con te, ora entriamo, dormo da te.

Io: ok entra pure carissimo

Lui mi tira un buffetto sulla nuca facendomi ridacchiare. Lo adoro.

Liam: io vado in cucina

Io: fai pure come se fossi a casa tua

Liam: lo so

Io: vado in camera

Liam: arrivooooo

Io: invadente del cavolo! Dormirai nella camera degli ospiti!

Liam: sei seria?

Io: sì perché?

Liam: Clare ti conosco da quando sei nata, da piccoli, in campeggio, ti ho tenuta in equilibrio mentre espellevi i tuoi liquidi, sono dovuto stare in bagno con te a scuola, numerose volte mentre ti cambiavi l'assorbente. Pensi davvero che potrei scandalizzarmi a vederti in pigiama? Poi abbiamo dormito insieme settimana scorsa!

Io: beh hai ragione

Liam: quindi?

Io: saliamo

Mentre saliamo le scale lo sento ridere, cavolo che risata che ha.
Appena entriamo in camera, si libera della maglietta e me la lancia in faccia, che persona gentile.

Liam: se vuoi puoi indossarla

Io: Liam non c'è bisogno che lo dici, nell'armadio ho più vestiti tuoi che miei!

Liam: hai ragione

Mi giro verso l'armadio per cercare l'altro cuscino, così da dormire più comodi.
Mi volto nuovamente verso il letto, ma, con la mia grazia da elefante in un negozio della Thun, cado quasi per terra. Dico quasi perché due braccia mi afferrano al volo.

Liam: stai bene?

Io annuisco velocemente, senza staccare il mio sguardo dal suo viso. Siamo vicini, particolarmente vicini. I miei occhi si abbassano sulle sue labbra, sembrano così morbide.

Liam: al diavolo!

In mezzo millesimo di secondo la sua bocca preme sulla mia, mille sensazioni invadono il mio corpo. Ora siamo entrambi in piedi, io stringo le mani tra i suoi capelli, lui su i miei fianchi.

Non so quanto tempo siamo stati in questa posizione, so solamente che quando ci siamo staccati abbiamo sussurrato contemporaneamente quelle due parole:

Ti amo



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