Mi alzai. Il mio migliore amico chiese "Dove stai andando?" "da lei"
Avevo bisogno di parlarle. Mi misi al volo una giacca e una sciarpa ed uscii, sapevo perfettamente dove trovarla. Bussai alla porta della pista di pattinaggio. Il biondino mi venne ad aprire, gli risposi con una smorfia.
"cosa ci fai tu qui?" "mi alleno" "posso entrare?" sorrise dolcemente. "torno subito" entrò e subito dopo una bambolina dai capelli c/c mi cinse la vita con le sue piccole braccia.
La guardai confuso "ehy come mai tutto questo affetto?" La piccola t/n alzò lo sguardo e mi accorsi che stava piangendo "ehm...vieni andiamo a sederci"
Ci accomodammo sotto il 'nostro' ciliegio "perché piangi micina?" lei tirò su col naso, ma non rispose alla mia domanda.
"Kuroo..."
"dimmi"
"com'è l'amore?"
Mi spiazzó. "Non saprei. Inizi a sentire le farfalle nello stomaco, il cuore batte più forte e le guance ti diventano rosse..." la bambolina mi guardò con quei suoi preziosi occhi c/o. Mi prese una mano e se l'appoggió sul petto "veloce tipo così?"
Il mio cuore perse un battito "...forse" senza lasciare la mia mano, ne guardò il palmo e sorrise con gli occhi lucidi "Kuroo...io-" la guardai "sì?" appoggiò delicatamente la mano sulla mia coscia e avvicinò i nostri visi "ti sfido....e questa volta vincerò"
Ghignai. Non smetteva mai di stupirmi. "d'accordo. sentiamo"
"una gara di arrampicata. Il primo che arriva in cima all'albero alto in cortile, vince" "ci sto, gattina"
Mi preparai con una mano sul ramo basso, sicuro di vincere anche questa volta.
Lei mi guardò e quasi vidi un fulmine collegare i nostri occhi. "pronti...." "partenza..." "...via!" partimmo in contemporanea.
La vidi poco davanti a me, poi però scivolò con una mano cadde in basso, aggrappandosi ad un'altro ramo. Mi fermai preoccupato.
"ti senti bene micia?" lei sorrise "si. Mi sono graffiata le mani ma sto bene" con uno slancio, ripartì alla carica.
Un pianto ruppe il silenzio religioso della campagna giapponese. Una bambolina c/c stava seduta, con le ginocchia piene di sangue, a terra, asciugandosi le lacrime con le mani e sporche.
Un altro bambino, qualche anno più grande la raggiunse sorridendo raggiante "t/n hi il disinfettante e i cerotti" lei lo guardò con i grandi occhi c/o e si strinse i lembi del vestito. L'altro si inginocchiò.
"potrebbe bruciare un po'" sorrise innocentemente, innaffió il ginocchio della bambina, che si mise a strillare "fai piano! Brucia!". L'amico ci soffió sopra e il bruciore si interruppe.
Lei smise di piangere, mentre lui metteva dei cerotti. La bambina fece per alzarsi quando lui la fermò.
"aspetta..." le baciò delicatamente entrambe le gincchia "con il bacino della bua passa tutto, vedrai"
"ARRIVATO!" strillai a tutti polmoni. La pattinatrice in qualche secondo era vicino a me "oh andiamo....stiamo scherzando?" mossi le sopracciglia su e giù sorridendo "nessuno mi può battere, e tu lo sai bene"
Mi morsi il labbro e lo sguardo mi cadde sulla scollatura. Lei arrossì e si coprii. La provocai un po' "chibi-chan...." risi "cos'è quel rossore, non essere timida, solo rilassati..." (n.a: cit. San Yagami Yato).
LA c/c abbassò lo sguardo arrossendo ancora "non-" ridacchiai "non ho intenzione di stuprarti tranquilla" (n.a: peccato....)
Potevo vederla nuda. Davanti a me. Che gemeva il mio nome. Questo mi eccitava, mi eccitava troppo.
"t/n...?" lei mi guardó tutta rossa "vuoi fare l'amore con me?"
*angolo autrice* Ssssssalve ppppopolo aaaaaaah ho bisogno di una trasfusione, lol. Giuro, sinceramente avrei aspettato ancora un po' per questa cosa, ma chi lo sa...magari non succederà niente. Magari sarai troppo imbarazzata e scapperai via. In ogni caso pensavo a un capitolo extra, nel caso io scelga la la seconda idea (quella di scappata non quella di farsi stuprare a sangue) Fatemi sapere se vi è piaciuto il capitolo E noi ci sentiremo alla prossima -Nico❤️
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