Missy P.O.V
Stavamo camminando per le strade di stradford
Andammo a prendere un gelato,io lo scelsi alla nocciola,mentre justin scelse fragola e lampone.
Dato che eravamo a Maggio e il caldo su faceva sentire,e anche tanto, decisi di indossare un paio di pantaloncini corti a vita alta e un top bianco. Lasciai i miei capelli sciolti e Indossai le mie adorate supra bianche.
Ci sedemmo in una panchina ancora con i gelati in mano,quando vidi la faccia di justin sporca si tutta la bocca e sulla punta del naso e non potei fare a meno di ridere.
*Justin* - cosa c'è? Perché ridi? - chiese guardandomi confuso
*io*- ahaha sei tutto sporco di gelato...-
*Justin*- dove? - chiese 'leggermente' imbarazzato
*io* qui! - dissi indicadndo con l'indice attorno alla bocca e sul naso.
Lui cerco di togliersi lo sporco con la lingua,ma non ci riusci. - Ahah aspetta,faccio io - dissi prendendo un fazzoletto e pulendogli la bocca. Solo ora mi accorsi chr eravamo vicini,forse troppo vicini,perché riusci a sentire il suo respiro sulle mie labbra. Appena ebbi finito di pulirgli la bocca mi allonatanai subito,imbarazzatissima.
*io* - ehmm..allora,raccontami un po di te.. -
*Justin* - cosa vorresti sapere,sentiamo? -
*io* - non saprei,un pó di tutto,tanto per conoscerci meglio - chiesi timidamente.
*Justin* - non c'è molto da dire su di me; i miei genitori sono separati,mio padre ha sposato un'altra da cui ha avuto altri due bambini,un maschio e una femmina: Jaxon e Jasmine a cui voglio un gan bene,li vedo quasi ogni week-end,mi piace passare il tempo con loro,giochiamo,ci divertiamo è una cosa bellissima. Sono sicuro che tu e Jasmine andreste molto d'accordo. - disse sorridendo.
*io* davvero? -
*Justin* - certo...ora tocca a te raccontare...-
*io* - bhe se tu non avevi molto da dire io ce ne ho ancora meno - disse ridendo sarcasticamete. - ehmm vediamo: i miei genitori e mia sorella sono morti in una sparatoria quando io avevo 7 e mezzo, i miei nonni non potendo prendersi cura di me e non avendo altri zii mi mandarono in un orfanotrofio dove venivo costantemente picchiata e presa in giro - presi un respiro profondo e continuai - da quando i miei sono morti non faccio altro che avere incubi ed é una cosa orribile avere paura di prendere sonno sapendo che ti sveglierai nella notte...come hai notato oggi,mi tagliavo per sfogarmi - feci un'altra pausa;non era facile confessare quelle cose per me... quando nominai il fatto che mi picchiavano e che mi tagliassi vidi la sua mascella contrarsi,la vena del suo collo pulsare e le sue mane stringersi in due pugni.. - ma non uso solo quel metodo per sfogarmi - aggiunsi poi,notando che si rilassó un pó - spesso per non pensare leggo,a volte anche mi stupisco di me stessa di come posso finire un libro intero in meno di tre ore - ridacchió e questo mi fece sorridere un pó - quando mi dissero che sarei stata adottata fui sollevata dal fatto che non mi avrebbero piu fatto del male la dentro,ma subito dopo mi preoccupai per fatto che avreste potuto comunque farli voi e questo mi spaventava, e anche parecchio, ma appena ho visto Pattie, il modo in cui mi ha accolta mi ha fatto capire che voi non siete cosi spaventosi,da come pensavo - fini il mio luuuungo discorso aspettando che justin dicesse qualcosa ma l'unica cosa che ricevetti fu solo il suo sorriso e devo ammettere che anche solo quel bellissimo sorriso mi bastava,il suo sorriso mi bastava.
Passammo tutto il pomeriggio cosi,a parlare del piu e del meno, conoscendoci meglio.
Quando si fece tardi tornammo a casa.
Appena entrai salutai Pattie e Steven e andai in camera mia,posai il cellulare e le cuffiette nel comodino accanto al letto e mi buttai su quest ultimo a pancia in su ripensando a quello che era successo oggi pomeriggio; a come eravamo vicini quando lo stavo pulendo dal gelato e al solo pensiero Arrossì.
Poi a guando gli raccontai,praticamente tutta,la mia storia e al solo pensiero mi sentii sollevata dal fatto di aver raccontato tutto a qualcuno,solo sperai selo fosse tenuto per se e non lo avesse sperperato in giro.
Sospirai,mia alzai da letto e andai in bagno per lavarmi le mani dato che,di sucuro,sarei dovuta scendere per 'mangiare'.
Mi ero ripromessa che mi sarei impegnata a mangiare e a smettere di tagliarmi e voglio mantenere la mia promessa,o almeno provarci.
Dopo essermi lavata le mani scesi si sotto dove trovai Pattie intenta a preparare la cena.
*io* - le serve una mano? -
*Pattie* oh ciao cara,si grazie e dammi del tu - disse tornando a cucinare.
La aiutai pelare le patate e le misi in forno mentre lei intanto si occupava del pollo.
Dopo aver finito di mangiare,e stranamente ci riusci senza sforzi di vomito, con il permesso di Pattie e Steven andai di sopra,mi lavai e misi il pigiama ,che consisteva in una felpa abbasanta larga grigia che mi arrivava fino a metà coscia. Una specie di camicia da notte ;-).
Sentí Pattie chiamarmi da sotto cosi scesi.
*Pattie* - tesoro,volevo dirti che domani é lunedì e c'è scuola justin ti accompagnerà,ti abbiamo gia iscritto e sarai in classe con justin. -
*io* ooh , d'accordo,buonanotte -
*Pattie* - Buonanotte tesoro -
E detto questo sali in camera mia,mi misi sotto le coperte e mi lasciai cullare tra ke braccia di Morfeo.
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#SPAZIO AUTRICE#
Saaaalve a tutti,volevo dire che questa è la prima storia che scrivo e vorrei dei piccoli consigli da voi.
Mi raccomando ditemi come vi sembra la storia,se vi piace,se vi fa schifo,tutto.
E ringrazio tutti che leggono e che leggeranno la storia e vorrei anche cheidervi se potreste fare pubblicità alla storia, grazie :-) :-)
UNA BACIO ♥♥