Capitolo dodici.

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“Perché avete litigato questa volta?”
Alice si spostò una ciocca di capelli mentre teneva il telefono incastrato tra la spalla sinistra e la testa.
“Per le solite cose..” sbuffò Abbie dall’altra parte del telefono. Alice sospirò. Lasciò il quadernetto sul letto e decise di finire il disegno in un altro momento portando la sua totale attenzione sulla sua amica.
“Quando la smetterete di litigare per cose che non vi riguardano? Io e Jamie ci siamo lasciati, punto. Non risolverete niente continuando a litigare per questo motivo.”
Alice si alzò dal letto e si avvicinò vedendo la neve scendere dal cielo. Dicembre era arrivato e il Natale era vicino. Erano ormai due settimane che la sua migliore amica litigava con Robert e questo la faceva sentire in colpa.
“Litigo con Robert perché lui prende sempre le difese del suo amico quando è per colpa sua se il nostro gruppo non è più unito come prima.” Spiegò semplicemente Abbie.
“Non è colpa di Jamie se lui non provava niente per me mentre io mi sono innamorata di lui.” Lo difese Alice mordicchiandosi il labbro inferiore. Lei continuava a dare la colpa a se stessa se tra loro due era finita.
Ci aveva provato ad odiarlo, ma non ci era riuscita. Era complicato farlo, nessuno al mondo poteva negarlo. E doveva ammettere Alice, che era complicato amarla. Né lei né lui ci riuscivano, lei da sempre, lui per niente.
“Quando smetterai di darti la colpa per quello che è successo Ali? È lui la testa di cazzo a non aver capito cosa ha perso.” il tono di Abbie era infastidito. Non riusciva davvero a capire come Alice non riuscisse a vedere quanto fosse bella.
“Possiamo non parlare di me e Jamie per favore?”
Abbie acconsentì e iniziò a parlare di tutt’altro con la sua amica. Rimasero a parlare per un’oretta senza accorgersene.
“Stasera vieni da me?” le chiese infine Abbie.
“Devo vedermi con Sam.”
“Ultimamente passate molto tempo insieme, non è che mi nascondi qualcosa?”
 il tono di Abbie era malizioso ed Alice lo capì subito.
“Abbie..” la rimproverò facendola ridere.
“È solo un amico e poi sai cosa provo per il fratello. Ora ti lascio, devo prepararmi che sono già in ritardo.” e così dicendo chiuse la telefonata dopo aver ricevuto la risposta dell’amica.
 
“Ciao Sam.” Alice salutò con un abbraccio il biondino che la stava aspettando ad una delle entrate del parco del loro quartiere.
“Ciao Ali..” ricambiò l’abbracciò.
“Hai fame?” le chiese sciogliendo l’abbraccio ma mantenendo un braccio intorno al collo della ragazza.
“Un po’.” Alice si strinse nel giubbotto per sentire più caldo. Quel pomeriggio aveva nevicato e l’aria era più fredda del solito.
“Crapes?” le chiese sorridendo lui sistemandosi meglio il cappello in testa con la mano libera.
Alice annuì e insieme si incamminarono alla creperia più vicina.
“Due alla nutella.” Ordinò il ragazzo. Alice stava prendendo i soldi dalla tasca per pagare ma Samuel fu più veloce e pagò per entrambi.
“Perché non mi hai lasciato pagare?”
“Volevo offrirtela io come un gentil uomo.” 
sorrise lui prendendo le due crapes in mano e porgendone una alla ragazza.
Uscirono fuori e tornarono al parco dove si sedettero su una panchina a parlare.
“Perché stai ridendo?” chiese confuso il ragazzo vedendo Alice ridere divertita.
“Ti sei sporcato di nutella.” Il ragazzo le fece la linguaccia prima di pulirsi con il fazzoletto.
“Il fazzoletto è più sporco di te. Stai peggiorando solo le cose.” disse ridacchiando.
Poi aprì la sua borsa porgendo un fazzoletto pulito al ragazzo.
“Grazie.” disse lui prendendolo e pulendosi dalla nutella.
Finito di mangiare i due ragazzi ripresero a camminare e a chiacchierare. Si trovavano in perfetta sintonia ed andavano entrambi molto d’accordo.
Camminarono fino ad arrivare al piccolo laghetto del parco poi si fermarono lì a osservare le anatre.
Erano entrambi appoggiati alla ringhiera quando Samuel girò la ragazza verso di se baciandola.
Alice rimase immobile, non si staccò dal ragazzo per la troppa sorpresa.
 
"Sam.."
Mormorò Alice quando il ragazzo si allontanò dalle sue labbra ma non continuo perché qualcuno tirò un pungo al ragazzo.
Alice spalancò gli occhi portando una mano sulla bocca quando riconobbe il ragazzo che aveva colpito Samuel.
Jamie, il ragazzo che amava, stava tirando pugni al fratello più piccolo.
"Che cazzo ti prende Jamie?" Urlò Samuel rispondendo ai pugni.
Alice notò i muscoli di Jamie contratti e nei suoi occhi vide solo rabbia.
Jamie continuava a tirare pungi al fratello che cercava di scansarli. Alice poté notare che Jamie era molto più forte di Samuel.
Ora il fratello maggiore aveva sbattuto il piccolo contro il tronco di un albero. Samuel chiuse gli occhi per il dolore e si piegò quando il fratello gli lasciò un pugno nello stomaco. In un momento di distrazione del maggiore, Samuel riuscì a colpirlo sullo zigomo e sul labbro facendolo indietreggiare.
Alice si mise in mezzo quando vide Jamie tornare all'attacco.
"Lascialo stare." Disse con voce tremante.
Jamie incontrò lo sguardo di Alice. Era pieno di terrore e delusione. Guardò il fratello alle spalle della ragazza che si toccava la bocca da dove gli usciva del sangue. Il suo petto si alzava e si abbassava velocemente. Poi riporto lo sguardo sulla ragazza e, così come era venuto, se ne andò senza dire una parola.
 
"Che ti è successo?"
Domandò Robert quando incontrò Jamie al parco. Aveva il labbro inferiore gonfio, lo zigomo destro nero e qualche taglio sulla guancia.
"Ho fatto a pugni con mio fratello." Il tono di Jamie era duro.
"Perché?"
"L'ho visto con Alice.."
"Non è la prima volta che escono insieme e lo sai. Perché l'hai picchiato?"
"Si stavano baciando."
"E ti sembra un buon motivo? Cazzo Jamie, è tuo fratello."

Robert era sconvolto. Aveva visto Jamie fare a pugni con qualcuno ma non avrebbe mai immaginato che avrebbe alzato le mani su suo fratello.
"Non la dove a baciare."
"Perché? Non state più insieme, l'hai lasciata o te ne sei dimenticato?"
"Non per quello. Sam è come me, lui la farà solo soffrire e lei non se lo merita."
"Se tieni così tanto ad Alice perché l'hai lasciata?"
"Perché io amo il sesso senza sentimenti. Alice è una bella ragazza. Ma ce ne sono tante altre belle come lei che non si vogliono impennare in una storia con me. Lei troverà il ragazzo adatto a lei e io continuerò la mia vita."
"Non potrai sfuggire sempre all'amore Jamie. E tu.."
"Io non sono innamorato di Alice."

Lo interruppe Jamie alzando il passo e andando a casa sua lasciando il suo migliore amico guardarlo andare via preoccupato.
Robert aveva notato che da quando era arrivata Alice, lui era cambiato.
 
 
 
 
"Sam tutto bene?" Alice si avvicinò preoccupata al ragazzo quando Jamie si allontanò.
"Fa vedere." Disse spostando la mano del ragazzo dal labbro spaccato. La sua mano era sporca di sangue che usciva ancora dal labbro.
Aveva un occhio gonfio e nero che riusciva a malapena a tenere aperto. Anche lo zigomo era gonfio e c'era un piccolo taglio vicino l'occhio.
"Vieni.." Alice fece segno al ragazzo di seguirla e dopo cinque minuti erano a casa sua.
La madre di Alice doveva essere a lavoro dato il silenzio che regnava in casa.
"Aspettami qui."  Disse indicando il salotto e correndo in bagno.
Tornò poco dopo con del ghiaccio, del disinfettante e del cotone.
Porse il ghiaccio al ragazzo che lo mise subito sullo zigomo colpito mentre Alice lo puliva dal sangue che si era incrostato vicino al naso.
"Stai fermo." Disse quando il ragazzo si allontanò dal suo tocco delicato mentre provava a disintegrargli il labbro.
Una volta disinfettate tutte le ferite Alice andò a conservare tutto lasciando il ghiaccio al ragazzo.
"Perché mi hai baciato Samuel?" decise di chiedergli.
"Dovevo capire una cosa. Non sapevo che mio fratello fosse nelle vicinanze, non l'avrei mai fatto se l'avessi saputo. So cosa provi per lui."
"Cosa?"
"Io e mio fratello non siamo molto diversi. Anche io come lui cambiavo spesso ragazza, solo che con me le relazioni duravano un po' di più. Ma non sono riuscito a capire fino in fondo cosa piacesse veramente a mio fratello del sesso.." 
Alice capì che quello che le stava per dire non era molto semplice per Sam, lo capì dal suo sguardo e dalle continue pause che faceva.
"Ho pensato che non mi piaceva più di tanto perché non c'era alcun sentimento. Le ragazze le conoscevo a malapena. Però è da una settimana che non penso sia più quello il motivo. Per questo ti ho baciato, volevo vedere se con te provavo qualcosa. Tu sei una ragazza bellissima e in questi giorni mi sono affezionato come se fossi una sorella. Ti voglio un bene immenso... E.."
"Hai provato qualcosa?" 
Gli domandò lei quando il ragazzo si bloccò.
Samuel scosse la testa sospirando.
"Mi dispiace averti usato ma avevo bisogno di capire." Si scusò il ragazzo. Alice gli sorrise.
"Sei riuscito a capire quello che volevi capire?"
"Solo una volta ho provato qualcosa per un semplice bacio."

Alice gli fece segno di continuare.
"Ho sempre creduto ci fosse qualcosa che non andasse in me e ora ne ho la conferma."
Alice capì quello che stava provando Samuel, per anni si era sentita in quel modo.
"Non c'è niente che non va in te Sam.."
"Mi piacciono i ragazzi." 
Deglutì abbassando lo sguardo.
"Non vedo quale sia il problema Sam.. Sei un ragazzo fantastico, la tua sessualità non è un problema."
"Forse non lo è per te, ma mio fratello e mio padre non capirebbero."

Il tono del ragazzo era triste.
"Vedrai che si sistemerà tutto Sam, capiranno."
"No..tu non conosci mio padre.. Lui.."

Il tono del ragazzo di spezzò.
Alice si avvicinò e lo abbraccio facendolo genere per il dolore a causa dei pugni del fratello.
"Scusa." Disse staccandosi ma Samuel l'avvicinò a se affondando la testa nei capelli della ragazza.
"Sam, per qualunque cosa io ci sono."

Love is weakness.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora