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Arrivarono all'alba a bordo della Ducati Rt 450 di color giallo all'aeroporto di Ciampino. Era il momento perfetto per mettersi al lavoro; i voli partivano o atterravano dopo le sette per questo non c'era nessuno che poteva notare Luca e Paolo, due ventenni, due ladri che si spostavano tra le file delle macchine parcheggiate all'esterno.

Erano un po' nervosi e si poteva capire dal rombo del motore che sembrava avesse una seria bronchite; era il loro primo furto d'auto, fino a quel giorno si erano dedicati solo a piccoli furti negli appartamenti.

Adocchiarono la BMW 2002 turbo color grigio scuro con targa svizzera. Sapevano che se l'auto fosse stata straniera sarebbe stato facile rivenderla, così gli aveva detto Er Pirata, un mese fa, alla bisca mentre giocavano a biliardo.

<<Controlla>> disse Luca mentre si guardava intorno per accettarsi la "libertà del furto" senza complicazioni.

Paolo si avvicinò all'auto, tirò la leva della portiera verso di sé. <<Oh, è aperta>> disse con stupore

<<Davvero?>> Luca si avvicinò con la moto. L'auto non era stata chiusa a chiave, non c'era neanche un allarme sonoro, erano senz'altro un buon segno pensarono i ragazzi e sorrisero.

<<Certo che se troviamo anche le chiavi...>> Luca si fermò quando vide la chiave impugnato nella mano di Paolo.

<<Aò se questo non è culo, non so come chiamarlo>>.

<<Certo che 'sti stranieri se fidano troppo de noi>> rise Paolo.

Mise in moto la BMW e partì come un razzo, Luca lo seguì con la moto; presero la rampa d'uscita dall'aeroporto con tutta la velocità che possedevano i motori.

Il volo Pan Am 723 New York- Roma atterò alle 8:45, in perfetto orario.

Indossavano dei completi eleganti: uno era di color blu notte mentre l'altro grigio ed entrambi portavano il colletto della camicia fuori dalla giacca, ed entrambi impugnavano una ventiquattrore e camminavano con passi certi tra la folla delle persone che occupavano la hall principale dei voli internazionali. Sembrano agenti di Wall Street in Italia per affari...in fondo un omicidio su commissione è pur sempre un "affare", per questo la FAMIGLIA scelse i due più quotati, i più pericolosi killer che possedevano: Frank Gemmi e Bob Treviso.

Le istruzioni furono chiare: appena arrivati sul suolo italiano, dovevano recarsi in una cabina telefonica e chiamare la ditta di autotrasporto De Leo, un prestanome che gestiva il riciclaggio dei soldi "lavandoli" all'interno dell'azienda.

De Leo gli avrebbe fornito l'auto e avrebbe lasciato all'interno del vano portaoggetti una cartellina, dove all'interno c'era il documento con tutte le informazioni e foto del bersaglio.

I due eseguirono il piano passo dopo passo ma quando uscirono e andarono nel parcheggio non trovarono l'auto.

Frank entrò velocemente nella cabina telefonica con un colpo solo chiuse le porte.

Primo squillo...secondo...terzo....l'addetto che prende le telefonate, al sesto squillo, iniziò ad agitarsi. Il suo compito era di rispondere solo a una chiamata di quattro squilli e comunicare il modello dell'auto e il numero del parcheggio, stop.

Al dodicesimo squillo, prese con coraggio la cornetta e rispose. <<P-pronto?>>.

<<L'auto non c'è>> disse bruscamente Frank <<che cazzo state combinando?>>.

<<Impossibile, signore. L'auto è lì da ieri pomeriggio. Forse avrà sbagliato fila e ->>.

Frank lo bloccò <<Non sbaglio mai ragazzo. Se ti dico che l'auto non è al suo posto significa che la cazzo di auto non c'è e questo è un serio problema. Perché se siete convinti di aver rispettato gli ordini allora qualcuno non sta facendo il suo dovere e dovrà rispondere direttamente a noi>>.

CALIBRO PESANTE (Storie noir)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora