capitolo 3

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NOTE DELL'AUTRICE

Ciao ragazze! (o c'è anche qualche maschio che sta leggendo? Se sì fatevi sentire). E' passato un sacco di tempo dalla mia ultima pubblicazione... vi prego di perdonarmi...

Allora in questo capitolo vediamo perfettamente la bipolarità di Sasuke, ragazzi quanto è complicato: prima pensa a ma poi pensa c! Davvero difficile stargli dietro con la scrittura, meno male che a questo ci pensa Naruto!!

sapete, credo di essermi un tantino sbilanciata con le paranoie del nostro Uchiha, fatemi sapere se avete trovato questo capitolo un tantino pesante, i vostri commenti mi fanno sempre piacere.

il prossimo sarà l'ultimo capitolo.

buona lettura <3

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- Sai, vorrei proprio provare la soddisfazione di un pompino fatto da un uomo.

Nel sentire queste parole la bocca del biondo si mutò in un sorriso sbieco, accarezzò il lobo sotto i capelli neri di Sasuke e sussurrò a pochi centimetri da esso.

- In genere non sono una persona riservata, ma vorrei evitare che qualcuno mi vedesse con la testa tra le tue gambe.

Sasuke si scostò dalle braccia dell'altro come fosse stato appena scottato, aveva appena preso consapevolezza che chiunque avrebbe potuto vederli su quel prato. Un senso di panico lo pervase, stava per fare cose sconce con uno sconosciuto! Era sempre stato una persona molto vigile in questi frangenti e non riusciva mai a lasciarsi completamente andare: dentro la sua testa rimaneva sempre l'autocoscienza di sé e di chi gli stesse intorno, ma in quei lunghi istanti in cui si era baciato col biondo essa era stata completamente taciuta, soggiogata dall'eccitazione che sentiva pulsare al suo interno, e ora urlava per comunicargli che quegli occhi limpidi avevano un'influenza pericolosa su di lui, tanto da fargli dimenticare di essere ad una festa affollata.

Naruto si accorse subito di aver rotto l'atmosfera con la sua ultima frase, si dette del coglione da solo, aveva capito che il ragazzo di fronte a lui era uno parecchio suscettibile e incostante, non avrebbe dovuto esordire con quella frase che l'aveva messo subito in allarme, ora doveva vedere come riuscire a risolvere la situazione perché Sasuke sembrava vicino alla fuga

- Ehi calmati, possiamo andare in un posto più appartato. – cercò di dirgli, ma

Aveva l'intonazione di un adulto incerto che si rivolge a un bambino che piange.

Sasuke infatti non si risollevò affatto, ma anzi ritirò ancora di più nella sua diffidenza.

- No, penso sia meglio finirla qua. – disse lapidario.

Però nonostante ciò non se ne andò, si era messo sì a distanze dalla presa tentatrice del biondo, ma non gli voltò le spalle, aveva come un'aspettativa inconscia di ricevere una risposta.

Naruto rimase un po'destabilizzato del repentino cambio del comportamento di Sasuke, se lo aspettava confuso, non di certo così freddo. Però decise di non abbandonarsi allo sconforto, anzi la prese un po' come una sfida personale, il moro che gli era davanti lo mandava fuori di testa per quanto era bello, non voleva rinunciare a stare con lui. Rimase comunque mezzo istante senza saper cosa dire, ma poi capì subito in che modo approcciarsi.

- Va bene – asserì sicuro, suscitando la sorpresa nell'altro – se vuoi rimanere qui da solo a rimuginare tra i tuoi pensieri astiosi prego, io però mi prendo l'unica bottiglia di alcol buono che mi sono portato e me ne vado nella stanza degli ospiti, tanto non rimarrò solo a lungo.

&quot;io non ho mai...&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora