Gennaio 2019
Hero's POV
-Sei in ritardo.-
Anche questa mattina non ho sentito la sveglia.Ieri , nonostante fosse giovedi sera, dopo una lunga settimana trascorsa a leggere e firmare non so quanti contratti, mi sono concesso un'uscita con i miei amici, trascorrendo un po' di tempo al Shire. In realtà sono tornato a casa all'una passata, leggermente brillo visto tutte le birre che ci siamo scolati ma questo evito di dirlo. Era da tempo che non uscivano come ai vecchi tempi: io sono stra-impegnato con l'azienda di famiglia viste le pressioni di mio padre che vuole farmi lavorare da solo per andare in pensione in anticipo; Matthew dedica anima e corpo al lavoro e alla sua bellissima moglie Inanna essendo convolato a nozze pochi mesi fa; Shane lavora nel dipartimento scientifico di polizia della città risolvendo casi su casi, mentre Felix sta lavorando come un matto per stipulare un contratto con una nota azienda londinese a nord della capitale britannica.
-Lo so.- rispondo secco controllando di sfuggita l'orario sull'orologio che ho sul polso.
Cazzo, mi ucciderà.
-Sai anche che Josephine si arrabbierà a morte, vero?-
Christian, il mio autista di fiducia, questa mattina è davvero perspicace. Forse anche troppo.
-Per questo motivo ho una guardia del corpo.- puntualizzo guardando negli occhi il mio amico tramite lo specchietto retrovisore.
-Ah, no... hai sbagliato persona.- dice Chris retorico. –Non ho intenzione di proteggerti da lei.-
-Sul serio?- chiedo divertito vedendolo cosi serio.
-L'ultima volta che avete litigato non vi siete parlati per tre giorni, amico. Non parliamo di una biondina qualunque.. –
Ha dannatamente ragione. Josephine non è una bionda qualunque. Non è come le altre donne. Lei è spiritosa, diligente, seria, divertente... dannatamente sexy anche se odia essere definita cosi. Ha certi occhi azzurri e certi capelli biondi che la rendono dannatamente irresistibile. Per non parlare delle sue labbra, cosi carnose cosi...Merda devo smetterla se non voglio ritrovarmi con un'erezione nei pantaloni a prima mattina!
-Tre giorni?- chiedo confuso.
-Per scusarti le comprasti i suoi cioccolatini preferiti... ricordo che erano impossibili da trovare.- dice rinfrescandomi la memoria.
Ha ragione. Ricordo bene quel giorno perché fu la nostra prima vera litigata. E' successo l'anno scorso, erano da poco passate le feste natalizie ed io ero nervoso per l'arrivo di un socio italiano che voleva entrare in affari con noi. Non so cosa le dissi, lei mi rispose di rimando e io la invitai a stare zitta dicendoglielo però in malo modo.Ricordo ancora i suoi occhi. Erano increduli, spenti e perché no anche furiosi.
Se non le avessi chiesto scusa forse a quest'ora non sarebbe neanche più la mia assistente. E io ho bisogno di lei. Non solo perché riesce a conciliare tutti i miei appuntamenti, ma perché è la mia partner.
E' l'unica donna della mia vita che mi fa filare. L'unica che mi fa ragionare, che mi da l'energia necessaria ad andare avanti.
E' anche l'unica donna che mi ha respinto.
Prima che diventasse la mia assistente, quand'era solo una dipendente dell'azienda di famiglia, le chiesi di uscire con me per una birra.
Ricordo quel giorno come se fosse ieri. Sono passati già due anni, ma il suo rifiuto mi brucia ancora dentro. Volevo provarci con lei, ma lei in tutta risposta mi diede un bel palo, che ancora oggi mi fa bruciare di rabbia. Forse per questo motivo mi sono convinto dell'idea che non dovevo lasciarla andare.
Promettendole che avrei tenuto le mani a posto, le ho chiesto di uscire insieme e dopo qualche mese siamo diventati migliori amici.
Lei sa tutto di me e io so tutto di lei.
Beh non tutto tutto, visto che ancora non so quanto porta di reggiseno e se fa sesso con il profilattico, ma in generale so molte cose. Ci ho messo un po' a conquistare la sua fiducia, ma alla fine ne è valsa la pena.
Quando Jamie (la mia vecchia assistente) mi avvisò che aspettava il suo primo figlio, non ci pensai due volte a dare a Josephine una promozione, convertendola cosi nella mia segretaria.
Una segretaria che non mi porta il caffè, precisiamo.
Lei all'inizio era furiosa, per via della voci che giravano su di noi in azienda, ma poi si è calmata pian piano dimenticando la faccenda nonostante le voci continuino ad esistere. Ciò nonostante non ho mai rinunciato ad uscire con belle ragazze per svagare la mente. Ma non posso nascondere che, nel mio cuore c'è sempre lei.
Non so come spiegarlo ma... è come se sapessi di essere destinato a lei. Tutte le altre, per quanto possano essere belle e intelligenti, vengono subito poste a confronto con lei e perdono importanza.
Lei vince su tutto.
-Fermiamoci alla sua caffetteria preferita.- dico risoluto sapendo quanto Jo ami il caffè.
-Pensi che questo la calmerà?- domanda Chris divertito.
-La conosco meglio di chiunque altro... credimi mi perdonerà senza battere ciglio.-
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Life as we know it
Romance-Scusate, Matthew e Inanna non vi hanno mai parlato della tutela legale di Nova?- -No.- diciamo all'uniscono Hero ed io guardandoci in maniera confusa. -Beh...- inizia l'avvocato in netta difficoltà. -... stilando il loro testamento, chiesi chi si s...