Capitolo 4

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Agosto 2021

Josephine's POV

-Sai chi è un tipo carino? Il pediatra di Nova.-
-Inanna, ti prego.-
E' il primo compleanno di Nova. Sono passati già 12 mesi dalla nascita del mostriciattolo dai capelli neri e dagli occhioni verdi come il papà.
E sono passati esattamente quasi 2 anni dalla mia litigata con Hero.
Le cose non sono state facili all'inizio. In realtà non lo sono neanche ora visto che non parliamo più come prima, evitiamo di uscire insieme da soli, non si trattiene più da me a dormire...
Siamo due estranei in pratica.
E' colpa sua, ma anch'io ho esagerato. Gli ho detto cose che non pensavo, me ne sono andata dall'azienda per più di due settimane per poi tornare e riprendere il mio lavoro come se nulla fosse. Sono tornata a Perth dai miei genitori con la scusa di voler trascorrere del tempo con loro ma ovviamente mia sorella Katherine ha capito subito che c'era qualcosa che non andava. Solo  Inanna sapeva dov'ero. Volevo svagare la mente, distrarmi con mia sorella Katherine ma più Hero mi chiamava e mi cercava, più io non riuscivo ad andare avanti.
Tornare poi a lavoro è stata una doccia fredda. Ho chiarito con Chris quasi subito mentre per quanto riguarda Hero... ha cercato di avvicinarsi in qualunque circostanza possibile, con qualunque scusa ... ricevendo sempre una porta chiusa in faccia.
-Ma perché no? E' intelligente, educato, di buona famiglia.... È un gran bel pezzo di ragazzo.-
-Tutte le volte che hai cercato di combinarmi un appuntamento... sono andati un fiasco.-
In realtà sono andati alla grande: Inanna mi ha sempre fatto uscire con tipi stra-fichi (uno di loro era un pompiere che nel tempo libero faceva lo spogliarellista) ma ho sempre scartato l'idea di vederli per una seconda volta, visto che uscire con un tipo diverso da Hero avrebbe significato voltare pagina.
E io non ci riesco.
Per quanto voglia fare la forte, Hero è importante per me. Forse se non lo vedessi tutti i giorni, se non lavorassimo a stretto contatto, sarei riuscita a dimenticarlo.
-Se li paragoni ad Hero, è ovvio che sia cosi.- sussurra leggendomi nella mente.
-Non li paragono ad Hero... non sono interessata ad una relazione in questo momento tutto qui.-
Sto ancora frequentando di tanto in tanto Dylan. Ci sentiamo qualche volta, andiamo a pranzo fuori... lui ci ha provato ma io gli ho fatto capire che non ero disponibile. E lui, non ha fatto più nulla.
Nonostante tutto marca il territorio con Hero come se stessimo insieme, facendolo ingelosire di proposito, e io glielo lascio fare perché sotto sotto è ciò che si merita.
-Non vuoi raccontarmi cos'è successo?- chiede Inanna dolcemente distraendomi dal decorare la torta che ho preparato per la festeggiata.
E' da un po' che mi cimento con la cucina. E' iniziato tutto come un gioco, comprando qualche ricettario online, e alla fine è diventata una passione. La torta che ho preparato per Nova è al cioccolato, con un enorme paperella sopra fatta in pasta da zucchero.
-Siamo usciti e non è andata bene.- dico mentendole visto che non ho intenzione di dire a nessuno il vero motivo della nostra litigata.
Credo che Hero non abbia detto neanche a Matthew il motivo del perché non ci parliamo. Non so perché forse se ne vergogna, forse cerca di dimenticare, non lo so.
-A tal punto da rovinare la vostra amicizia? Avete fatto sesso e non ti ha soddisfatto abbastanza?- chiede Inanna scherzando.
Ma magari. 
-Dov'è Nova?- chiedo cambiando discorso.
-Fuori con i ragazzi... la prendi tu e le cambi il vestitino? Tra un po' dovrebbe arrivare la baby-sitter.-
-A cosa ti serve una baby-sitter? Hai me.-
-Per quanto Nova ti adori... nessuno è come l'incantatrice.- dice Inanna confondendomi.
Chi diavolo è l'incantatrice?
Evito di farle altre domande, trovandola troppo impegnata a mettere a punto le ultime cose per la festa e decido di uscire fuori per prendere il mio mostriciattolo.




Hero's POV


-Khadija è ancora in Tibet con Pia?-
E' strano sapere che una mia ex è diventata lesbica. Non ho niente contro gli omosessuali, sono contento che Khadija abbia trovato una persona che le voglia bene e che riesca a stare a passo con le sue pazzie... forse è solo imbarazzante sapere che è venuta a letto con me in passato e ora si da da fare con una donna.
Siamo in giardino e Matt sta supervisionando dei ragazzi che stanno montando un castello gonfiabile enorme per il compleanno di Nova. Il suo primo compleanno.
-Tornerà tra un mese... chiama almeno due volte alla settimana per sapere se è tutto a posto.- rivela Matthew concentrando tutte le sue attenzioni sui due fattorini del negozio. –Credo che quei due siano fatti...-
Lascio stare per un secondo Nova, che per la cronaca è in braccio a me da quando sono arrivato, seguendo lo sguardo del mio amico costatando che ha ragione.
-Hai intenzione di chiamare la polizia?- chiedo scettico visto che in passato anche noi, ci siamo fumati una canna una volta ogni tanto.
-No... certo che no. Anche Inanna ed io una volta all'anno ci concediamo.. una sbandata.-
-Vi fumate una canna? E non mi hai mai chiamato?- chiedo divertito.
-L'Hero che conoscevo non esiste più... lo sai tu e lo so anch'io.- dice lanciandomi una frecciatina riferendosi ovviamente a Jo.
Non gli ho raccontato granchè sulla nostra litigata. Due anni fa, la stessa sera che ci comunicarono che aspettavano Nova, gli rivelai che le avevo chiesto di uscire. Poi, la verità si è persa con il tempo.
-Ora se non ti dispiace, vado a fingere di comportarmi come un adulto..- dice iniziando a camminare verso i ragazzi che da più di mezz'ora stanno ridendo come dei cretini.
-Quando sarai grande, ti racconterò tutto ciò che ha fatto il tuo papà..- sussurro nell'orecchio di Nova che tranquilla tranquilla sta in braccio a me e osserva ciò che le succede intorno. –E credimi, alcune cose sono davvero imbarazzanti.-
-Cos'è imbarazzante?- chiede una voce femminile alle mie spalle facendomi sussultare.
Mi giro, trovandomi faccia a faccia con Jo, che mi osserva con lo sguardo corrucciato.
-Le vicende giovanili di Matthew.... ne ha combinate di tutti i colori.- dico facendo un passo verso di lei cosi da starle più vicino.
Continuiamo a lavorare insieme, ma tra di noi c'è un muro che ci separa. Non usciamo più , non scherziamo più, in ufficio ci parliamo di rado... ha perdonato Chris dopo poche settimane mentre io... io dopo due anni non posso ancora rivolgerle la parola senza un valido motivo.
So che è ferita, ma anch'io lo sono. In questi due anni, ha fatto di tutto per farmi pentire delle mie bugie.
Come? Uscendo con Dylan a pranzo, non rifiutando mai un suo invito, accompagnandolo a qualche cena di galà...
Ha praticamente preso il mio posto. Fortunatamente però, negli ultimi tempi è sparito dalla circolazione. Non si presenta neanche più in azienda, mentre prima ad ogni occasione passava con la scusa di volermi salutare.
In realtà voleva vedere lei.
Avranno litigato? Lei lo avrà mollato?
Non ho modo di saperlo. Non ho più diritto di sapere certe cose, nonostante il mio cuore e la mia testa si siano fermati a due anni fa.
A quel maledetto giorno.
Certo, in questi due anni sono uscito con delle donne ma... nessuna è lei. Anche se Julie mi attirava un po' di più rispetto alle altre per il suo carattere libertino e il suo fisico mozzafiato, nessuna è riuscita a togliermi dalla testa lei.
La mia migliore amica.
La stessa donna che è qui di fronte a me, in tutto il suo splendore.
-Ne avete combinate di tutti i colori... tu eri con lui.- dice correggendomi.
-Vero... - sussurro accennando un sorriso sincero. –Come procedono i preparativi dentro?-
-La torta è pronta, il catering è arrivato... Inanna è super nervosa. Tutto nella norma.- ammette sincera.
-Bene.-
-Ho bisogno della festeggiata.... Devo cambiarla. Tra un po' arriva la baby-sitter.-
-Baby-sitter?- chiedo confuso. –A cosa serve una baby-sitter? Ci siamo noi.-
Mi piace occuparmi di Nova. E' cosi tranquilla. E lei mi adora. Non lo dico per vantarmi , ma è cosi.
-Forse Inanna vuole solo che ci godiamo la festa... - dice scrollando le spalle facendo la vaga.
Come posso godermi la festa se lei mi evita? Certo, ci saranno i ragazzi a farmi svagare ma non è la stessa cosa.
-Ma Nova non vuole stare con la baby-sitter... vero Nova?- dico cambiandole posizione, trovandomi cosi faccia a faccia con lei. Le metto le mani sotto le braccia e inizio ad issarla verso il cielo prendendola al volo come faccio di solito.
-Hero non ti conviene .....-
-Oh tranquilla le piace... vedi come ride?- chiedo interrompendo Jo che come sempre è troppo apprensiva.
-No in realtà, mi riferivo al fatto che...-
Prima che possa continuare, vengo colpito da una sostanza calda e appiccicosa simili a della bava o cose cosi. Abbasso lo sguardo verso la maglietta che ho deciso di indossare sotto la camicia e me la ritrovo sporca di giallo.
Nova mi ha appena vomitato addosso. Grande.
-Ha appena finito di mangiare e potrebbe vomitarti addosso.- aggiunge velocemente Josephine cercando di trattenere una risata.
Mi schiarisco la voce e abbasso la piccola, porgendola a Jo che senza pensarci due volte la prende in braccio e la porta dentro.
-Tutto bene?- chiede Matthew ritornando da me con una bustina trasparente con dell'erba dentro.
-Tua figlia mi ha appena vomitato addosso.- dico serio fingendomi arrabbiato.
-In realtà intendevo con Josi...-
-Abbiamo parlato per un paio di minuti da soli e senza interlocutori... di questo passo mi perdonerà sul letto di morte.-




Josephine's POV


-Vai a vedere se Hero ha bisogno di una mano sopra?-
Ho appena finito di vestire Nova nella nursery, infilandole un vestitino bianco di tulle , completo di scarpine e cappellino (che la fanno sembrare un bon bon irresistibile) , e sono ritornata di sotto visto l'arrivo dell'incantatrice.
La baby-sitter di cui tanto Inanna si vanta, è una ragazzina di 13 anni. Una studentessa che cerca di arrotondare la paghetta badando alla piccola Nova di tanto in tanto quando Inanna e Matthew vogliono uscire. In realtà con la mancia che le lascia Matt quando avrà 16 anni sarà in grado di comprarsi una macchina. E non una macchina qualunque.
-Credo di esserti più utile qui.- suggerisco vedendola cosi nervosa.
-Ha bisogno di una camicia pulita... - puntualizza Matt divertito. –Puoi prenderla dal mio armadio.-
-Non puoi andare tu? E' il tuo migliore amico.- commento visto che l'idea di raggiungerlo sopra mi rende nervosa e non poco.
Fingo di essere forte, ma in realtà non lo sono. Mi manca, e stare da sola con lui in un bagno per giunta, non aiuterebbe a placare la fame che ho di lui. Vorrei solo chiudere questo capitolo, e aprirne un altro. Però con lui al mio fianco. Ma non so come fare.
-Sono due anni che va avanti questa storia....-
-Matt!- lo richiama Inanna visto che sa che non mi piace affrontare il discorso.
-No amore. Due anni sono tanti. E se sono nostri amici come diciamo, dobbiamo guardare in faccia la realtà.- dice Matt interrompendo la moglie avvicinandosi a me. –Siete innamorati e ignorate la cosa.-
Rido nervosamente, visto l'assurdità che ha appena detto, sapendo però che ha perfettamente ragione.
Almeno da parte mia.
Ci ho pensato spesso in questi mesi. Non c'è altra spiegazione. Non so cosa provi lui, ma io sono abbastanza sicura di amarlo.
Forse sono innamorata di lui dal primo giorno che l'ho visto.
-Lui sta male, tu stai male... la vita è troppo breve, Jo.-
-Matt...- sussurro scuotendo il capo visto che odio sentire queste cose.
-Smettetela di prendervi in giro. Qualunque cosa tu abbia fatto, o abbia fatto lui... andate avanti.-
Lo guardo negli occhi, riconoscendo subito gli stessi occhi di Nova. Lo guardo, e lui capisce al volo che non cambierò idea facilmente.
Anche se ha dannatamente ragione, anche se sono stufa anch'io di questa situazione.... Non posso.
Tutte le volte che penso di riavvicinarmi a lui, mi compare davanti agli occhi l'immagine di loro due avvinghiati come due conigli in una camera d'albergo.
-Io ci ho provato.- sussurra porgendomi il suo bicchiere di vino superandomi per andare sopra.
Più lui si allontana, più si allontana l'idea di chiarire con Hero.
Forse dovrei fare io il primo passo. In fin dei conti, Hero ha cercato di avvicinarsi a me in tanti modi e io gli ho sempre chiuso la porta in faccia.
-Matt?- lo richiamo alzando gli occhi al cielo. Mi giro verso di lui, costatando che sta sorridendo come un cretino.
-E' stato più facile di quando credessi.- sussurra quando gli porgo il calice che mi ha dato pochi secondi prima.
Salgo la rampa di scale, arrivando al secondo piano velocemente. Percorro il corridoio, andando verso il bagno visto che la porta è aperta.
-Nenche Mercy mi ha mai vomitato addosso...- lo sento sussurrare quando arrivo sulla soglia.
Si è tolto la camicia, indossa solo la maglietta a mezze maniche sporca di vomito. Sta cercando di pulirla con un fazzoletto bagnato ma è tutto inutile.
-Vuoi una mano?- chiedo palesando la mia presenza. Hero si gira verso di me, più che sorpreso di vedermi li davanti a lui.
-Mmm... credo di aver peggiorato solo le cose.-
Entro nel bagno e tiro la maglia, solo per giudicare il danno.
-Questa per oggi è andata... ma Matt ha suggerito di prendere una sua camicia... perciò...-
-Scegli tu. Una vale un'altra.- dice scrollando le spalle. La camicia che ha scelto di indossare stamattina, non è una camicia elegante. Più una sportiva, visto che Hero odia indossare roba elegante quando non deve andare in ufficio.
Annuisco, e vado in camera dei padroni di casa aprendo la cabina armadio entrando nel favoloso mondo di Inanna. Ha certi vestiti, e certi accessori che farebbero invidia anche alla regina Elisabetta.
Mi sposto nel lato di Matt, prendendo due camice sulle grucce: una bianca e l'altra nera. Visto che Hero indossa un jeans , io opterei per la bianca. Ma so che il colore che gli sta meglio è il nero.
Quando lo sento raggiungermi, esco dalla cabina armadio, con le due camice alzate nella sua direzione.
-Nera o bian....-
Non finisco la frase, visto che me lo ritrovo davanti a torso nudo e sono costretta ad abbassare lo sguardo per via dell'imbarazzo.
Non lo vedevo cosi da tempo. Come fa ad essere sempre cosi bello?
Mi schiarisco la voce, resto interdetta per un po', come se non sapessi cosa fare. Mi mordo nervosamente il labbro inferiore, tanto da farmi male e poi vado verso il letto a baldacchino per poggiare le camice cosi da non farle sgualcire.
-Io direi la bianca.. ma se preferisci la nera... o se vuoi cambiare colore...-
Sposto per un secondo lo sguardo verso di lui, e accenno un sorriso nervoso, quando mi rendo conto che lui mi sta osservando attentamente.
-La bianca va benissimo.- dice avvicinandosi a me sporgendosi verso il materasso per prendere la gruccia con la camicia scelta.
Nonostante Nova gli abbia vomitato addosso, riesco ancora a sentire la sua acqua di colonia.
Come se niente fosse, Hero sbottona i bottoni della camicia e se la infila davanti a me, sapendo bene quanto questa situazione sia strana da affrontare.
-Che ne dici?- chiede attirando la mia attenzione. Alzo lo sguardo, ed essendo più bassa di lui, mi ritrovo faccia a faccia con i suoi muscoli definiti.

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