L'acqua nel pentolino era bollente, la fiamma che spingeva contro il tegamino di metallo era calda, rossastra e torbida. La stanza spoglia fungeva da buon nascondiglio per lei che gattonava sul pavimento marrone, pieno di vetri e di cocci rotti; Passò con un ginocchio raso alla parete mentre si alzava, prese l'acqua bollente e se la rovesciò sulla gamba lanciando un urlo e un gemito di dolore acuto e trasparente.
Prese un respiro e abbassò lo sguardo sulla gamba rossa e fumante, la pelle cominciava ad asciugarsi, il sangue aveva smesso di sgorgare al di fuori della ferita. Avvicinò il pollice e l'indice e tirò via il proiettile che le aveva quasi fatto perdere una gamba.
"Come fai?"
"A fare che?"
La ragazza si accese l'ennesima sigaretta e schiacciò il pacchetto delle Malboro, ormai vuoto, in una mano. Diede un tiro a quell'arma letale che si stava portando alla bocca e prese un vecchio straccio dalla stufetta a vapore, lo avvolse intorno alla gamba e socchiuse gli occhi piantando i denti nel labbro inferiore soffocando un gemito acuto e sporco.
"A vivere in questa merda... in queste condizioni... con un proiettile che ogni santo giorno entra da quelle finestre distrutte e ti perfora una parte del corpo. Non sei stanca, non ti senti sporca sia fisicamente che mentalmente? Non ti senti abbandonata da questa merda di vita?"
"Abitudini."
Diede un'altro tiro alla sigaretta che teneva tra le dita. Strinse in un pugno l'angolo della camicia che indossava, l'unico vestito che si era portata dietro e che non si toglieva mai se non per dormire. Camminò scalza lungo il piccolo corridoio e aprì la porta tenendo la sigaretta tra le labbra, si chinò verso la cassa e ne prese fuori due birre. Fece il percorso opposto chiudendo la porta con un calcio e si sedette su quel pezzo di stoffa che lei chiamava comunemente "divano."
"Io non bevo grazie..."
"Steph fai schifo." Ghignò lei stappando la birra e portandosela alle labbra cominciando ad alternare il sapore della sigaretta a quel liquido aspro.
"No, non faccio schifo. " Scosse la testa guardandosi intorno. "Posso almeno sapere come sei arrivata qui?"
Lei spense la sigaretta sulla propria coscia guardandolo.
"È cominciato tutto tre anni fa..."
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Mania
Teen Fiction"La mania è caratterizzata da una immotivata e traboccante allegria ed euforia primaria, da una modificazione del corso psichico nel senso della fuga delle idee e dell'aumento delle capacità associative. La gioia di vivere stimola tutte le pulsio...