Brutte Sensazioni

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( Pow Amy Sogno )

Camminavo in un palazzo abbastanza strano, ma allo stesso tempo familiare. I colori delle mura sono di un bianco spento insieme alle mattonelle di un colore grigio cupo. L'arredamento da l'aria di essere molto antico, poltrone di pelle nere come la pece, i tavolini di un marrone molto scuro, al tetto dei lampadari con dei cristalli bianchi. Camminai per molto tempo in mezzo a quelle mura molto familiari, fino ad arrivare ad un'immensa porta che probabilmente dava l'accesso alla sala del trono. Varcai la soglia per rimanere sorpresa dall'immensa stanza che avevo davanti, le pareti insieme al pavimento era dello stesso colore di tutte le altre stanze, le tende come tutto il resto erano nere e in fondo alla sala c'erano due troni, rimasi sconvolta nel capire che mi trovavo in Paradiso, ma che è successo qui? Mi avvicinai hai due troni vedendo due persone sedute su di essi, rimasi ancora più sconvolta nel vedere che in uno di quei troni c'ero seduta proprio io e che dall'altra parte c'era seduto qualcun'altro, provai a capire chi era senza nessun risultato dato che vedevo il volto sfuocato per chi sà quale ragione.
Guardai attentamente la mia figura che avevo davanti, indosso un'abito grigio pieno di diamanti in tutte le parti, scarpe anche esse grigie con il tacco abbastanza alto e in testa porto una corona con dei diamanti bianchi. Feci un passo indietro vedendo che due guardie angeliche e due guardie demoniache stavano portando due prigionieri davanti a me, iniziai a piangere vedendo che quei due prigionieri erano Lucifero e mio padre Azrael, erano ridotti in uno stato pietoso... Pieni di ferite ovunque, vestiti strappati e con delle profonde occhiaie. Vidi la mia figura alzarsi dal trono per andare di fronte a loro, li guardò entrambi con un ghigno sul volto.

<< Allora voi due... Vi siete decisi di schierarvi finalmente dalla nostra parte? >>

<< Scordatelo... Io non obbedirò mai alla persona che ti ha ridotta così, preferirei rimanere il Re che sono piuttosto di essere un vostro tirapiedi >> disse Lucifero con un piccolo ghigno sul volto.

<< Lo stesso vale per me figlia mia, non obbedirò mai a quel maledetto che mi ha rovinato la vita fin dall'inizio >> disse Azrael sputando verso la persona che non riuscivo a riconoscere per via del volto sfuocato.

La mia figura diede un forte schiaffo ad entrambi e iniziò a ridere, io iniziai a tremare per l'energia negativa che avvertivo nell'aria, ma che significa tutto questo?

<< A me non me ne importa nulla di quello che pensate sinceramente, voglio soltanto la fedeltà che vi ho chiesto dal primo giorno, ma dato che voi due siete duri di comprendonio insieme a tutti gli'altri aumenterò le vostre torture che vi infliggono ogni giorno >> disse la mia figura per poi tornare dove era seduta prima.

<< Come puoi farmi questo? Dov'è la donna di cui mi sono innamorato? Dov'è la mia Regina...? Dove sei finita? >> urlò Lucifero cercando di dimenarsi dalle guardie demoniache che lo tenevano fermo, a quanto pare la sua forza è sparita in qualche modo.

<< È inutile che cerchi di liberarti Lucifero, la tua forza è rinchiusa in quella bellissima anfora che hai visto quando te l'ho tolta, quindi rassegnati >> disse la mia figura con cattiveria.

<< Voglio sapere che fine ha fatto la mia Regina, dimmi dov'è... >> urlò nuovamente Lucifero.

<< È morta... >> disse la mia figura in un sussurro.

Io iniziai nuovamente a piangere, la stanza in cui mi trovavo iniziò a girare e un forte senso di nausea invade tutto il mio corpo in un nano secondo, caddi a terra chiudendo gli'occhi. Non so per quanto tempo rimasi svenuta nel mio sogno, ma i sintomi di malessere non volevano passare in nessun modo e la mia salute stava peggiorando secondo dopo secondo. Ad un tratto sentì qualcuno che mi prese in braccio, sono tornata alla realtà? O sto ancora sognando? Cercai di aprire gli'occhi con la poca energia che avevo in corpo e notai che la stessa persona che vedevo prima con il viso sfuocato mi aveva preso in braccio e che mi stava fortemente stringendo fra le sue braccia. Poco dopo il mio sguardo cadde sulle sue mani e sgranai gli'occhi vedendo che erano le stesse mani che avevo sognato qualche giorno fa, le stesse mani che si sono fermate un'attimo prima di farmi del male. Rimasi in silenzio dato che non riuscivo nemmeno a parlare per il forte malessere, come se avessi un nodo in gola impossibile da sciogliere.
Sentivo il suo sguardo su di me e questo mi rendeva ancora più nervosa, poco dopo iniziò a parlarmi e quella sua voce... È così familiare, ma non riesco a ricordarla in nessun modo.

Love Lucifer - Little Angel Of DestructionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora